Bloody Tears

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    Ally, The Keeper ♥

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    -E ora dove cazzo mi trovo?-

    Qualche tempo prima...

    Era da una buona ventina di minuti che aveva perso di vista il gruppo di mortali e la situazione non aveva fatto altro che peggiorare di minuto in minuto.
    Nell'esatto momento in cui la battaglia all'esterno si era conclusa e tutti si erano voltati alla conquista del castello, era stato placcato e teletrasportato nelle schifosissime segrete di quell'altrettanto schifosissima roccaforte.
    Chiunque lo stesse sfottendo dall’alto dei cieli in quel momento, doveva goderci molto delle sue sofferenze, altrimenti non si spiegava l'escape room a cui era stato sottoposto! Francamente, Ryurik non era una persona dal gran senso dell'orientamento fin da principio. Era un difetto che aveva, riconosceva ed accettava. Tuttavia, un conto era perdersi per colpa sua, un altro era se era stato buttato in un letterale labirinto! Sali, scendi, gira a destra, no a sinistra e via dicendo. E ad ogni maledetto angolo che sbucava, ecco altri dieci amabili famigliari pronti ad azzannargli il collo. Non fosse stato per Leinhart che a metà strada era sbucato dal nulla con un "Serve un aiuto?" (al quale Ryurik rispose sarcasticamente "No, sto una favola", facendo quasi andar via l'anziano vampiro) non ne sarebbe uscito sicuramente non-morto e vegeto.

    Inutile elencare la serie di insulti che nel tragitto gli avevano continuato a vomitare addosso: traditore, parassita, verme, feccia... Palese che solo un vampiro del loro rango potesse dirgli tali cose: d'altra parte, non possono specchiarsi i bastardi.
    Cazzo, a guardarli erano poi tutti così uguali: tutti perfettini nei loro lunghi abiti, occhi spiritati che certamente andavano ad indicare come fossero diventati Heartless a loro volta e quel sorrisetto irritante che gli avrebbe strappato con le unghie se necessario. Pagliacci. Anche perché la pelle era già candida come il latte, mancava veramente solo il naso rosso per essere perfetti. Che poi erano veramente ridicoli, loro che erano diventati delle stupide pedine, delle semplici marionette alla mercé di Morene: proprio il bue che dice cornuto all'asino.

    -Urusai! - sbottò a una certa all'ennesimo insulto.

    Mendokusai. La sua pazienza stava venendo messa a dura prova. Se solo non si fosse fatto abbindolare dalla promessa di rivedere quel Gallaway, l'unico ad avergli mostrato della sincera umanità in così tanti anni di solitudine. Se solo non avesse ancora tutta quella rabbia in corpo verso se stesso e verso la propria stirpe. Se solo i vampiri si ricordassero per una buona volta che anche loro nascono bene o male con un Cuore. Invece, erano tutti impazziti in quel buco di posto. O forse era lui l'unico vero pazzo lì in mezzo. Fissò Leinhart fermo di fianco a sé, mentre uno dei loro tanti parenti si dissolveva in cenere nelle sue mani. Non sapeva ancora bene come inquadrarlo: una parte di sé lo disprezzava per aver lasciato che tutto ciò accadesse, per la sua debolezza ed incompetenza; tuttavia, almeno sembrava che stesse provando a sistemare le cose in qualche modo.
    Fu in quel momento che Leinhart ricambiò lo sguardo cremisi di Ryurik ed aprì bocca. Il ragazzo di primo impattò non registro quanto gli fu detto, troppo stupito per elaborare un'informazione di tale portata. Tuttavia, non gli ci volle nemmeno troppo per esplodere in un "Eeeeeeeeeeeeeh?!" stralunato.

    -Ti è andato di volta il cervello, vecchiaccio?!- aveva esclamato poco dopo, girando i tacchi e continuando la propria carneficina.

    Lui, il nuovo capofamiglia? Ah! Quella sì che era bella! Però, da quando l'ex capofamiglia proferì quelle dannate parole, il vampiro non smise un secondo di essere irrequieto. "Pensaci" gli aveva detto infine l'uomo bloccandolo dal replicare ulteriormente, come se fosse certo che Ryurik avrebbe cambiato idea di lì a poco. Ma il ragazzo non si sentiva veramente all'altezza: non era abbastanza forte o competente per un ruolo simile e aveva già assistito al decadimento dell'intera famiglia proprio per colpa di questi due punti fondamentali. L'unica cosa che gli era ormai rimasto rispetto a tutti loro era il proprio Cuore, ma null'altro. E nemmeno più tanto puro quanto lo era una volta, macchiato da diversi secoli con il sangue degli innocenti.
    Con questi pensieri che gli frullavano in testa come una maledizione, continuava a sferrare colpo dopo colpo, liberandosi la via verso i piani superiori.

    Dopo un po’, non vi era rimasto altro che una distesa di ghiaccio dietro il suo cammino. Sputò a terra, passandosi il dorso della mano sulle labbra. Con il fiato corto, le maniche della felpa strappate dalle continue magie inferte e la bocca impastata di zolfo e cenere, Ryurik si incamminava inesorabilmente verso la fine dell’area. Guardò i punti in cui i cadaveri si sarebbero dovuti trovare, ma, ovviamente, non vi era rimasta alcuna traccia, solo cumuli di cenere nera. Come recitava la Bibbia "Cenere alla cenere": quello era il loro inevitabile destino. Il debole e innocuo Vampiro era diventato ormai anche lui un Cacciatore. Esilarante, soprattutto dopo che quest'ultimi erano quasi riusciti ad ammazzarlo nelle segrete. Era stato decisamente complicato convincerli a risparmiarlo. Però, di una cosa alla fine erano tutti d'accordo: poco importava la vera motivazione del perché erano tutti riuniti sotto quel cielo plumbeo. Che fosse vendetta o giustizia quella che volevano impartire alla sua famiglia, non interessava minimamente a nessuno, tanto meno che a lui. Il ragazzo aveva un solo e unico sincero obiettivo: la testa decapitata di Morine tra le proprie mani. Voleva la morte della propria aguzzina. Voleva giustizia per tutte le vittime che erano morte a causa delle sue scelte. Voleva vendetta per il suo primo amore e unico vero amico.

    Non sarebbe mai stato un degno capofamiglia con quei pensieri egoisti, con quel Cuore oscuro che si ritrovava. Tuttavia, forse non vi era nemmeno bisogno che lo fosse. Forse, sarebbe stato un buon modo per estirpare le proprie colpe. Forse, sarebbe l'unico in grado di impedire che tutto ciò riaccadesse. Leinhart probabilmente sapeva cosa gli stesse passando per la testa in quel momento, ma, se così fosse, era tranquillamente in grado di non darlo a vedere, osservandolo con la sua solita "maschera" di indifferenza.

    Il duo proseguiva senza troppi intoppi, ma il ragazzo cominciò ben presto a sentirsi per qualche motivo turbato. Da quando aveva messo piede in quella prigione travestita da castello, non aveva avuto nemmeno un attimo di respiro. Ovunque fosse andato, si era imbattuto in problemi, costringendolo per buona parte del tragitto a doversi fare strada con la forza, proseguendo come un cupo mietitore verso la prossima vittima. Tuttavia, era da una manciata di minuti che non si imbattevano in qualche nemico o, in generale, in letteralmente nessuno. Inoltre, il silenzio opprimente che era sceso intorno a loro, spezzato solo dal rumore dei propri passi, non faceva che peggiorare il senso di agitazione che gli stringeva lo stomaco. Notò Leinhart osservarsi intorno con fare circospetto, quando una scossa fece alzare lo sguardo ad entrambi con una punta di sorpresa.

    -Morene- disse Ryurik con un soffio, i canini talmente aguzzi da ferirgli il labbro inferiore e lo sguardo liquido, rosso come il fuoco.

    La realizzazione gli diede un senso di euforia che non gli apparteneva. Avrebbe dovuto riconoscere fin da subito quella sensazione di malessere che solo quella stronza era in grado di dargli. Era passato così tanto tempo da quando l'aveva percepita l'ultima volta che non era riuscito a collegare, a differenza del suo corpo per il quale, a quanto pareva, non era passato nemmeno un secondo. Morene era solo a un muro di distanza da sé e ciò gli impedì per un attimo di reagire per un attimo con razionalità. Le gambe lo portarono verso le scale con una velocità senza precedenti. L'aveva trovata. Il suo obittivo, la sua preda!

    Ma sulle scale non poté non notare i segni di bruciatura e la cenere che le cospargeva. Gli si raggelò il sangue. Il tremore di prima, le urlà che ora riusciva sì a sentire in lontananza... Tutto ora tornava a un'ultima rivelazione: il combattimento aveva già avuto inizio. Lui e Leinhart erano stati troppo lenti! Dovevano correre ad aiutarli, prima che fosse troppo tardi! Si voltò verso l'uomo lo sguardo rosso, determinato come non mai a mettere fine a tutto quello scempio.

    -Va bene, accetto, vecchio! Ma solo se mi fai vedere per un'ultima volta come dovrebbe fare un vero capofamiglia!- disse con un ghignò, per poi correre dentro la stanza senza voltarsi più indietro.

    Di certo, Ryurik aveva immaginato diversi scenari apocalittici, ma nulla lo avrebbe preparato alla visione di quanto gli si parò di fronte. L'intero gruppo era a terra, se inconsci o morti non gli era dato da sapere. Lo sguardò balzò al centro della stanza, dove solo un paio di persone erano rimaste in piedi. Lost, l'Heartless con cui aveva chiacchierato al suo arrivo in quella dannata terra, e Yami, il fratello della ragazza-gatto di Shibuya. Confusione, rabbia, incertezza, tristezza: il suo intero essere non sapeva più a quale emozione cedere.

    Ma fu Yami a smuoverlo dal suo torpore.

    “I Belmont ti salutano.”

    E nonostante la sua mortalità, nonostante le ferite, nonostante la paura che sicuramente provava, quel ragazzo non voleva cedere e si ribellava al potere di un essere millenario. Risplendeva così tanto, come solo un vero Cuore degno e pieno di coraggio poteva fare. Come solo gli esseri umani sapevano fare. In Yami, rivide per un attimo lo scintillio di lui e di Evan. Era per loro che Ryurik si era da sempre ribellato al sistema, per loro che doveva combattere, per loro che doveva porre fine al Regno di Paura e Sangue di Morene.

    Urlò come non aveva mai fatto. Urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, con tutta la rabbia, con tutta la determinazione, con tutto se stesso. Urlò quel dannato nome che non aveva mai smesso di maledire ogni singolo giorno della sua vita da quel fatidico giorno.

    -MORENE!-

    The edgy boy is back! Uhm, ciao? Un uccellino mi ha detto che è qui la festa! Tempo di far bruciare Morene come la befana il 6 di Gennaio eheh :>

    Ryurik Vellond
    Bonus: Lottatore
    Salute: Illeso
    Mana: 55/55
    Stamina: 240/240

    Abilità Passive
    -Sprint: +100 Stamina

    Equipaggiamento
    -Arma principale: Una coppia di tirapugni in acciaio decorati da piccoli teschietti.
    -Borsa oggetti: 3/3 Pozioni

    Tecniche
    -Dodge Roll- (1 Slot Azione)
    (5 Stamina - incrementale)
    Effetto: Il personaggio può scegliere di potenziare la schivata contro un attacco in sua direzione, aumentando consistentemente la possibilità di evitarlo. Ogni Dodge Roll permette di schivare un solo attacco e dovrà essere sostenuto da una buona descrizione del movimento; usarne di più in sequenza senza almeno due turni di stacco comporta un incremento nel costo in Stamina, che aumenterà di 5 ad ogni Dodge Roll consecutivo. Non funziona contro tutti gli attacchi. Contromisure: Nessuna.

    -Channeling- (2 Slot Azione)
    (20 Stamina)
    Effetto: Il Lottatore concentra la propria energia interiore, lanciandosi in una rapida sequenza di tre attacchi corpo a corpo potenziati contro un nemico (o più nemici). Se gli attacchi vanno a segno, le Scie di Mana del Lottatore si attivano (se Adepto), consentendogli di lanciare una Magia senza costo entro lo stesso turno o nel successivo. Contromisure: Parate, Protect/Shell, Schivate

    -Glacial Strike- (2 Slot Azione)
    (10/20/30 Stamina a seconda del livello della Magia Blizzard)
    Effetto: Il Lottatore attacca uno o più bersagli, generando un'onda glaciale che si espande fino a cinque metri e infligge danni da ghiaccio a seconda del livello della sua Magia Blizzard. I nemici congelati possono venir frantumati autoconclusivamente nel Turno successivo, senza spendere Slot Azione. Contromisure: Shell/Reflex, Schivare

    -Aura Cannon- (3 Slot Azione)
    (30 Stamina)
    Effetto: Nel caso si trovi circondato da più nemici, il personaggio può tirare un pugno nell'aria in una direzione, causando una potente onda d'urto in un cilindro ad ampio raggio, respingendo tutti i nemici nel raggio d'azione. Se un nemico dovesse colpire un ostacolo, da esso verrà propagato ulteriormente il danno. La Tecnica può essere riattivata fino a due volte, al costo di 10 Stamina e con un respingimento dimezzato (ma non i danni). Contromisure: Schivare, Reflera

    Magie
    - 1 Slot = Livello 1: (Mana 10) Blizzard, Magnete, Idro, Stop, Aero; (Mana 20) Reflex, Dark.
    - 2 Slot = Livello 2: (Mana 20) Blizzara.
    - 3 Slot = Livello 3: (Mana 30) Blizzaga.
     
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    La sua vita da umano era stata… insignificante. Nient’altro che tempo perso.
    Aveva cercato a lungo un significato alla propria vita, a quel supplizio continuo, trovando soddisfazione nell’effimerità del momento. La pura soddisfazione di dominare sulla massa, ergersi sopra tutti, rivendicando una superiorità apparente. Come se, stare sulla vetta del mondo, potesse significare che la propria vita non era vuota, che aveva un significato, che era speciale.
    Eppure aveva perso tutto nel giro di un giorno, per colpa di quel sudicio teppista. Il proprio mondo era crollato come un fragile castello di carte. Aveva provato ad avventurarsi fuori da Shibuya… solo per venir aggredito da un Heartless evoluto, l’ennesima dimostrazione di quanto lui in realtà fosse debole. Era morto in un vicolo di Gotham, come nient’altro che un rifiuto umano al pari di quelli che tanto disprezzava. Si era spento, solo, senza riuscire a raggiungere niente degno di nota.

    Un’esistenza insignificante, davvero.

    Credeva che la propria rinascita, la propria venuta al mondo come Heartless, fosse in realtà la sua seconda occasione… Per fare di meglio, per realizzare ciò che desiderava e prendersi a forza ciò che era suo, ciò che in fondo meritava.
    Non si era mai fatto problemi ad uccidere, non aveva mai dovuto trattenersi, né ne aveva mai visto il motivo. Aveva abbracciato totalmente quella sua nuova vita che, alla fin fine, vergeva sugli stessi principi di quella precedente: la dinamica del più forte, e la dominanza di quest’ultimo sui più deboli. Era il motto in cui aveva sempre creduto fin da piccolo, perché questo era il cerchio della vita persino nel mondo animale —lui che tanto era appassionato di documentari e zoologia— e gli umani in quanto animali a loro volta dovevano sottostare a quelle stesse regole, così come era da aspettarsi lo facessero pure gli Heartless. Era un principio che lui trovava giusto, onesto, trasparente, meritocratico. Non era colpa di nessuno se si nasceva deboli, c’era sempre la possibilità di diventare più forti. Così come era solo da aspettarsi che chiunque fosse debole e si fosse arreso a quell’esistenza, dovesse essere schiacciato dai più forti come la formica che era.
    Secondo gli stessi principi, persino da Heartless non si era mai fermato di fronte alla possibilità di un pasto facile. E dopo aver recuperato i propri ricordi da umano, Lost non si era fatto alcun problema ad assaltare la scuola che aveva frequentato e fare una strage di Cuori… Solo Basil non era presente quel giorno, sia perché aveva smesso di frequentare la scuola da ormai un anno, sia perché —come aveva scoperto in seguito— era impegnato in quanto Keyblader a difendere Shibuya proprio dalla minaccia che loro in quanto Heartless rappresentavano. Anche in quella nuova vita le cose non erano cambiate: loro due erano nemici naturali.
    Lost non aveva mai avuto rimorsi nel cibarsi delle proprie vittime, ed anzi, l’unica cosa che lo aveva infastidito era stato il fatto di non aver avuto il tempo di andare ad eliminare personalmente i propri genitori. Dubitava che quei due fossero crepati, dopotutto l’area in cui vivevano, non molto lontana dalla scuola, era comunque distante dal centro e da dove il grosso delle creature oscure si era concentrato. Il suo assalto alla scuola era già stato di base un evento inaspettato, un’anomalia.
    Non si era mai dovuto trattenere dall’uccidere e dal nutrirsi, perché quello stesso istinto per lui così spontaneo e naturale andava ad allinearsi perfettamente con le proprie intenzioni ed ideologie. Lo scontro con Alyon era stata la prima eccezione… Era la prima volta che aveva combattuto al fianco di qualcuno, la prima volta che con qualcuno aveva creato un legame, per quanto non di amicizia ma in quanto compagni e commilitoni. Nonostante ciò… era comunque un legame, un’anomalia, un evento inaspettato che creava un’interferenza nella visione che Lost aveva avuto del mondo fino a quel momento. Alyon era un Heartless per giunta! Eppure, al contrario della propria natura che lo spingeva a sfidarla e dimostrarsi più forte di lei pur di asserire dominanza, il loro rapporto gli era parso comunque… paritario, in un certo senso.
    Per la prima volta aveva dato la sua parola a qualcuno. Per la prima volta aveva dovuto trattenere la Fame pur di rispettarla, pur di non tradire la propria compagna. Che lo avesse fatto più per se stesso che non per lei, poco importava. E per via di questa situazione anomala, questa era anche la prima volta che la sua natura di Heartless si era manifestata a lui così palesemente come l’ennesima prigione.
    Aveva creduto che tutta quella nuova forza gli avesse donato una maggiore libertà, finalmente in grado di ergersi sopra ai deboli e rivendicare ciò che gli spettava di diritto, finalmente libero da quelle stupide norme umane create da parassiti con lo scopo di proteggersi l’uno dall’altro erigendo muri di ipocrisia e menzogne… Eppure lui non era ancora libero, ed anzi, forse le sue catene si erano fatte persino più pesanti

    Non gli importava dei presenti. Non erano suoi compagni, ed intendeva mantenerli in vita solo perché quella era la cosa più intelligente da fare, come ulteriore supporto contro Morene. Riconosceva i propri limiti e sapeva di non essere in grado di abbatterla da sola. Anche se non per semplice e stupido buonismo, doveva comunque trattenersi… e non ci riusciva, che fosse per la Fame o per la forza di volontà della propria Signora, la propria mente era assaltata su più fronti. Non riusciva nemmeno a combattere. Era debole, era un peso. Voleva solo pace, voleva smettere di lottare contro se stesso, odiava non sentirsi in controllo… e per la prima volta nella sua vita era scappato.
    Si era nascosto nella propria Oscurità, sperando di trovare un po’ di tranquillità, nonostante udisse in sottofondo i rumori della battaglia. Dopotutto stavano affrontando una Vampira che faceva una volta parte dei Tredici di Fastus, era riuscita a mettere alle strette Ailani, per quanto indebolito dalla fame. A quel che sapeva, potevano essere già tutti morti in quel breve lasso di tempo… Dannato Ailani, come faceva a combattere con la Fame ogni giorno a quel modo, volontariamente, nonostante avesse la forza per annientare chiunque si parasse sulla propria strada? Come faceva a non impazzire…?
    Eppure nemmeno quella breve pausa durò molto, poiché la sua nuova Signora lo richiamò e lo obbligò ad emergere dal suolo.

    Quella puttana.

    Non sapeva cosa fosse successo in quel breve lasso di tempo in cui si era sottratto al combattimento, e poteva solo vedere come il resto di quella squadra improvvisata fosse stata messa al tappeto. Riusciva a percepire i loro Cuori, un secondo istinto in quanto Heartless, per cui era certo fossero ancora tutti vivi, per quanto svenuti.
    E costretto com’era ad avvicinarsi alla Vampira ed all’umano ancora in piedi, gli sembrò di notare un morso sul collo di quest’ultimo. E nel modo in cui la donna si rivolgeva al giovane, lasciava intuire che ci fosse stato proprio lui dietro a quel disastro, forse sotto il controllo di quest’ultima. La sua nuova Signora stava proponendo al ragazzo un patto: trasformarlo in un Heartless costringendo Lost a divorare il suo Cuore. Un’offerta allettante che avrebbe fatto salivare il giovane di Shibuya al solo pensiero, ma che in quel momento non faceva altro che farlo infuriare ulteriormente.
    Voleva usarlo come un comune strumento per i suoi scopi…
    L’odio ed il disprezzo che provava per lei superava la Fame. Un sentimento che persino il Cuore di cui avrebbe dovuto nutrirsi sembrava covare dentro di sé.

    “Non sarai mai la Signora degli Heartless.”

    Quella frase fece scattare qualcosa nel cervello del giovane di Shibuya. Proprio perché il proprio odio superava la Fame, qualcosa nel proprio cervello convertì quella stessa sofferenza che avvertiva dentro di sé in qualcos’altro di diverso, inaspettato. Come se l’odio che provava stesse rapidamente sovrascrivendo la Fame, in un processo che lo spingeva a percepire Odio e Fame alla stessa maniera. La propria attenzione si spostò su Morene, la voglia di vendicarsi su di lei che si andava ad intrecciare alla propria volontà di nutrirsi. Un’istinto che aveva già provato nel momento in cui si era scontrato con l’Ammazzadraghi prima.
    Nell’istante in cui Yami reagì, una magia temporale si palesò intorno a loro, con lo scopo di rallentare la Vampira. Ed essendo alle spalle della donna, che nel frattempo si era avvicinata al ragazzo, Lost si sarebbe gettato su di lei con l’intento di morderla al collo, un vero e proprio morso vampirico. Il proprio sangue nero che creava una connessione magica con lei per via delle ferite che essa stessa gli aveva causato poco prima. A sua volta, se il morso fosse andato a segno, questo avrebbe lasciato una bruciatura sul collo e la spalla della donna, prima di staccarsi da lei. Il rancore che vibrava nelle proprie parole.
    - Non permetterti mai più di darmi ordini, stupido pipistrello.-


    Lost usa Stopra (2) per rallentare Morene, dopodiché si getta su di lei per morderla al collo (1) con infusione Fire, e mentre la morde (o a prescindere dal risultato in caso il morso fallisca) usa Drain (2). [5/5]

    Lost
    Bonus Heartless Ravvicinato

    Magie utilizzate: Stopra (20 Energia), Fire (10 Energia), Drain (20 Energia)
    Tecniche utilizzate: ///

    Salute: 60% (+15%?)
    Energia: 255-50= 205/265


    Magie:
    - Magie di 1° Livello: Tutte (Aegis=Reflex & Drain=Energia).
    - Magie di 2° Livello: Darkra, Magnetera, Stopra.
    - Magie di 3° Livello: Darkga.

    Tecniche:
    - Burrow
    - Wormhole
    - Shadow Armor
    - Bite the Dust
    - Hear me Roar
    - Dark Dash
    - Bloodlust
    - Balzo Dominante
    - Crepitus
     
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    Per i Vampiri, la vita umana era di poco valore. Lo stesso che si potesse dare ad un animale da compagnia, la cui breve esistenza era solo fonte di sporadico divertimento. A qualsiasi ramo appartenessero, qualsiasi potere avessero, tutti i Vampiri guardavano ai Somebody allo stesso modo: creature caduche, capaci di grandi urla, il cui segno nella storia era destinato inevitabilmente a sparire. Gli umani, soprattutto, erano una costante fonte di spasso. Suscettibili al loro veleno, tanto sciocchi e influenzabili da aver trasformato il loro principale predatore in una romantica fantasia, il loro sangue aveva un sapore nettarino, delizioso per la maggior parte di loro. Prede perfette, che si gettavano volontariamente fra le loro braccia.

    Negli anni, avevano prosperato. Quando Morene aveva portato il Dono Oscuro fra i Vellondim, molti avevano accettato convinti che tale controllo potesse solo aumentare. In realtà finirono assoggettati a lei, eppure il sangue aveva un sapore ancora più dolce sulle labbra. Diventare Heartless aveva potenziato a tal punto la loro natura che non era pensabile tornare indietro. E gli umani, così numerosi da averne la nausea, sarebbero sempre stati il bestiame perfetto. Progettavano recinti adatti dove tenerli, modi per ingabbiarli nella mente prima che nel corpo. Erano solo cibo. E il cibo non è capace di reagire.

    Del bestiame capace solo di strillare e riprodursi non era in grado, dal punto di vista evolutivo, di manifestare una così netta tendenza all'autodeterminazione. I suoi occhi si spalancarono increduli, nel sentire le parole di Yami. Il suo viso si deformò in un ringhio; ma lui era riuscito chissà come a curarsi, a riprendere il fiato che gli bastava a colpirla con un fiotto di fuoco; inutile, sarebbe morto, ma nello spostarsi deviò di poco il morso di Lost. L'Heartless ribelle, la feccia di cui non aveva più alcun riguardo, le azzannò l'avambraccio deviando l'Arpione. Lo scaraventò attraverso la stanza, percependo le proprie energie venir intaccate.

    "Guardatevi!" Esclamò. "Nessuno di voi è degno anche solo di sfiorarmi! Vi macellerò tutti come bestiame!"

    La sua espressione marmorea si cementificò nello sgomento. Una voce, una che non sentiva da tantissimo tempo, una voce che aveva giurato di spegnere, si ripresentò al suo cospetto. Si voltò verso Ryurik, le sclere iniettate di nero, le lame d'ossidiana che si estesero come artigli snudati. Che serata memorabile.
    "TRADITORE!" Latrò, la sua voce riecheggiò come lo stridio di un corvo; fu un lampo nero e bianco nel gettarsi su di lui, nonostante il rallentamento di Lost, ma le lame d'ossidiana si schiantarono su del metallo con un schianto assordante.

    Leinhart, con la katana sguainata, bloccò l'attacco di Morene.

    "In qualità di Capofamiglia dei Vellondim, Ryurik è sotto la mia protezione." Disse il Vampiro con voce atona.
    "Spetta a me quel titolo!" Ringhiò Morene, menando altri fendenti; Leinhart scostò Ryurik, spintonandolo indietro di un paio di metri, gli fece da schermo con la propria spada. Fendenti così rapidi da essere quasi invisibili si scontrarono generando scintille bluastre.
    "L'hai perso quando hai accettato il Dono Oscuro. Solo un Vampiro può essere a capo dei Vellondim, Morene. E noi non lo siamo più." La katana s'impregnò di rovi argentei; un fendente generò una mezzaluna d'energia, che Morene parò con le lame d'ossidiana.
    "Allora è tempo di cambiamento." Immense ali grigie si innalzarono dalla schiena di Morene con un frastuono di ossa frantumate, membrana lacera fu tessuta sull'impalcatura ossea come la tela di un ragno. "Questo traditore non sarà mai il Capofamiglia, Leinhart. E io ti darò la morte che tanto desideri."
    "E' tempo di cambiamento. Concordo."

    Morene mandò uno stridio che avrebbe costretto Ryurik a tapparsi le orecchie; ed esso riecheggiò nel castello, ricevette poche risposte da ogni angolo della Stiria.
    Leinhart si voltò verso una finestra sfondata, dove un'ombra alata oscurò la luna. "Pandora." Disse, e scattò contro la finestra tagliando in due uno degli alleati di Morene. Pipistrelli, vampiri minori. Protetta la comune alleata di Nyarlathotep, vedendo che si era svegliata, le tese una mano per farla alzare. "Impedirò ai suoi alleati di aiutarla. Dovete ucciderla voi. Solo un Keyblade nel petto potrà eliminarla per sempre."

    Infine si voltò verso Ryurik, la katana sguainata. "Buona fortuna, Capofamiglia. Mostra a Morene che nelle tue mani c'è un futuro migliore." Balzò, il suo cappotto frullò come un battito d'ali; lampi argentati brillarono nel cielo, seguiti da agghiaccianti stridii. Morene non avrebbe ricevuto soccorsi dai propri alleati, lo scontro sarebbe andato avanti del tutto indisturbato. Qualsiasi fosse il destino della Stiria quella notte, sarebbe dipeso solo da loro e dalle loro scelte.
    "Da sola basterò. Insieme non siete stati neanche in grado di ferirmi." Ghignò, e la sua pelle ingrigì. Morene divenne altissima, le ali si estesero; le sue vesti nere stracciate la circondavano come un sudario, il suo volto divenne mostruoso. "Siete solo prede spaventate, che si agitano in cerca di un salvatore." Disse con voce dura, risonante, come se più voci parlassero attraverso i suoi polmoni. Arpioni le uscirono dalle spalle, come se altre ali volessero formarsi. "Mostrate il vostro falso coraggio solo quando c'è la vostra sopravvivenza in gioco. Determinazione, fede, redenzione, vi riempite la bocca di concetti complessi quando la verità è che cercate solo il padrone più gentile, che vi rubi l'anima e vi renda schiavi!" Si materializzò in mezzo al campo di battaglia, fluttuando quasi senza battere le ali. "Che cos'è la vostra vita, se non un miserabile mucchio di bugie? Non importa. E' tempo di morire!"
    Gli arpioni si staccarono dal corpo di Morene, due per ciascuno, cercando di colpirli tutti al petto, alle gambe o alle braccia, per bloccarli o ucciderli direttamente sul colpo. Avrebbero notato che, se avessero cercato solo schivarli normalmente, essi li avrebbero seguiti appena.

    La vera battaglia per la Stiria era cominciata.


    La Quest verrà aggiornata il 15 Aprile.
     
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    Era riuscito a ribellarsi. Alla propria Signora, così come alla propria Fame. L’odio gli aveva concesso uno spiraglio di libertà.
    Era riuscito a sovrascrivere i propri istinti, facendo affidamento proprio su quelle stesse emozioni che fino a quel momento lo avevano rallentato. Quella stessa voglia di distruggere e di nutrirsi al tempo stesso, era infine collimata fino a diventare un tutt’uno all’interno della mente del giovane di Shibuya. Le parole di quel Cuore, che a sua volta osò ribellarsi alla vampira, furono l’innesco che gli serviva. Ora capiva perché Alyon per prima lo rispettasse, nonostante fosse solo cibo per Heartless.
    Forse reagendo proprio all’attacco di quest’ultimo, Morene si spostò quel tanto che bastava per evitare il proprio attacco. Lost riuscì comunque a morderle l’avambraccio invece che il collo, per poi venir scaraventato dall’altra parte della stanza.
    - Il vostro sangue è delizioso, mia Signora. Posso averne altro?- mentì sarcastico, quasi a volersi prendere gioco di lei e ribaltare le aspettative da “predatrice” a “predata”. Semplicemente un altro gesto di aperta ribellione.
    Mentre si rimetteva a fatica in piedi, Lost osservò l’avambraccio che aveva colpito: le piccole ustioni che le aveva lasciato sulla pelle grazie al proprio morso vampirico si rimarginarono in fretta. Il ragazzo non sapeva molto sui Vampiri, a parte le leggende che giravano intorno a creature simili, quindi ipotizzò che quel potente fattore rigenerativo fosse dovuto alla sua razza, più che all’essere un Heartless. E se combinava questi due fattori insieme, salvo permettendo che le leggende fossero vere, l’unico modo di sbarazzarsi di lei in quanto Vampiro e Heartless doveva essere trafiggerla al Cuore con un Keyblade… Che fosse quello di cui avevano discusso mentre lui era addormentato prima dello scontro? Inoltre, parlando di Vampiri, il Cuore che aveva incontrato all’inizio di quella missione si era riunito allo scontro, forse proprio per reclamare le redini della famiglia Vellondim. Le cose si stavano facendo interessanti

    Prima che il Vampiro in questione venisse eliminato da Morene, un altro si frappose tra i due, intervenendo nello scontro. Un altro Heartless, percepiva. Ne ebbe ben presto la conferma tramite le sue parole: un altro Heartless Vampiro, esattamente come la donna che stavano cercando di uccidere. E solo un Vampiro puro, che non aveva accettato il Dono Oscuro, poteva reclamare il titolo di Capofamiglia. Si trattava di dinamiche interne di cui, sinceramente, a lui non interessava granché, ma che in quel momento rappresentavano la perfetta occasione per lui di riprendere fiato. Fu in quel momento di respiro, che si accorse che i morsi della Fame si erano fatti meno insistenti, come se sovrascrivendo quella sensazione fosse appena riuscito a sviluppare una sorta di “resistenza” ad essa. Che fosse in questo modo che Ailani riusciva a non nutrirsi pur avendone il bisogno costante? Era a dir poco galvanizzato da una presa di coscienza del genere…

    Ora finalmente poteva combattere senza più trattenersi.

    L’aspetto di Morene mutò, la sua pelle si ingrigì, le sue ali si estesero e lei divenne altissima. Che fosse quella la sua Forma Heartless? Significava che forse ora avrebbe fatto finalmente sul serio, uh? Poco male, avrebbe reso le cose più divertenti. Era quindi anche il suo turno di trasformarsi…
    Due arpioni si staccarono dal suo corpo, venendo sparati in sua direzione. Lost non sarebbe più scappato, non ne aveva la minima intenzione. I due arpioni si sarebbero scontrati contro una barriera, mentre lui ancora una volta si chinava in avanti come un atleta pronto a scattare…sia per prepararsi alla successiva azione, sia come precauzione in caso la barriera non fosse bastata e gli arpioni fossero passati attraverso. In ogni caso, se la minaccia fosse sventata, in quella posizione l’Oscurità lo avrebbe avvolto ancora una volta come un’armatura mutando il suo aspetto in una volpe, anch’essa acquattata e pronta allo scatto, le zanne nelle proprie fauci che prendevano fuoco talmente tanto era il desiderio di azzannare le carni di Morene. In quella posizione, cercando di non essere d’intralcio agli altri alleati, sarebbe scattato verso di lei come un treno, compiendo anche un balzo finale se la Vampira fosse stata troppo sopraelevata per essere raggiunta da terra. L’obbiettivo era azzannarla e ustionarla, qualunque parte del corpo fosse riuscito a prendere sarebbe andata bene. Lost sapeva di non poterla eliminare, poiché non possedeva quella stessa chiave che aveva scelto Basil e quei tre altri Cuori in quella missione… Tutto ciò che poteva fare era distrarre Morene quel tanto che bastava per creare un’apertura per uno dei tre prescelti.



    Lost usa Aegis (1) per proteggersi dall’arpione di Morene, dopodiché attiva la sua Forma Heartless (1) e Bloodlust (1) per rafforzare ed affilare i suoi denti (Effetto Sanguinamento). Infine, si getta su di lei per morderla con infusione Fire tramite la tecnica Bite the Dust (2). [5/5]

    Lost
    Bonus Heartless Ravvicinato

    Magie utilizzate: Aegis (20 Energia), Infusione Fire (10 Energia)
    Tecniche utilizzate: Bloodlust (20 Energia), Bite the Dust (20 Energia)

    Salute: 75%
    Energia: 205-70= 135/265


    Magie:
    - Magie di 1° Livello: Tutte (Aegis=Reflex & Drain=Energia).
    - Magie di 2° Livello: Darkra, Magnetera, Stopra.
    - Magie di 3° Livello: Darkga.

    Tecniche:
    - Burrow
    - Wormhole
    - Shadow Armor
    - Bite the Dust
    - Hear me Roar
    - Dark Dash
    - Bloodlust
    - Balzo Dominante
    - Crepitus
     
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    Laozillo si destò, non troppo dolorante ma decisamente confuso. Aveva qualche graffio sparsi sul corpo, ma niente di grave. Tuttavia, si sentiva stranamente intontito, con la vista offuscata e una percezione confusa dell'ambiente circostante. Riuscì a rialzarsi con fatica, lottando persino per mantenere l'equilibrio. Guardandosi intorno, cercò di valutare la situazione. Sembrava che gli Heartless fossero coinvolti in questioni gerarchiche tra loro. Questo significava che Ailani era probabilmente ancora vivo e forse manteneva un certo grado di influenza su alcuni di loro. Doveva evitare a ogni costo che Morene ottenesse il controllo totale sia sui vampiri che sugli zhakan. Eliminare entrambe le minacce sarebbe stato ideale, ma purtroppo la situazione si era aggravata.

    Improvvise preoccupazioni lo spinsero a cercare Yami. Un brivido di sollievo lo attraversò quando lo vide libero dal controllo di Morene, magari non lo era mai stato del tutto, o almeno questa era la speranza. Per evitare spiacevoli conseguenze, avrebbe chiesto ai suoi due fratelli di tenerlo d'occhio. Era possibile che gli effetti collaterali di questa missione si manifestassero nel prossimo futuro sul corpo, o peggio, nella mente del giovane Ayazaki.

    Allo stesso tempo, notò che Kyros aveva un bisogno urgente di cure. Iniziò a cercare nella sua borsa e tirò fuori una granpozione, lanciandola al suo amico ferito.

    Prendi e tracannala in un sorso! Ti farà sentire meglio.


    Poi cercò di allontanarsi, cercando di non farsi notare dalla vampira. Voleva rimanere inosservato per rallentare ulteriormente le sue azioni. Finalmente, una delle sue magie preferite aveva avuto effetto, e non poteva rimanere passivo.

    Speriamo che non si accorga di me pensò Laozillo, incerto.

    Ma le speranze di Lao furono tradite dal fatto che gli Arpioni lo notarono, eccome se lo notarono, in coppia arrivarono a fargli la festa e per quanto cercasse di confonderli erano proiettati verso di lui senza che potesse fare alcunché.
    Si sbilanciava a sinistra e lo seguivano, stessa cosa a destra.
    Iniziò a respirare più in fretta e cercò di prendere bene il tempismo lanciandosi all'indietro facendo leva sui propri inesistenti muscoli.
    Poichè lo continuavano a seguire il giovane mago ritenne che la mossa migliore fosse di prendere bene il tempo e cercare di schivarli senza movimenti futili del suo corpo.
    Dopotutto non potevano sterzare con la stessa velocità di crociera.
    Un proiettile, un'arma o persino un artiglio non aveva la possibilità di curvare di 90° senza perdere un minimo di velocità, questo valeva persino per le magie.
    Doveva fare in modo di muoversi in maniera appena sufficiente affinchè il colpo di Morene andasse a vuoto, ma al tempo stesso senza dare la possibilità di riorganizzare un attacco.
    Più facile a dirsi che a farsi, ma per il momento Lao non aveva altre idee, specie dopo il suo incantesimo e dopo aver aiutato Kyros, non che se ne fosse pentito.

    Laozillo lancia una granpozione a Kyros e usa stopga

    Laozillo Aun'Va
    Mago

    Mana: 175/300
    Stamina: 75/80
    Stato: Illeso
    Tecniche Utilizzate: Dodge Roll
    Magie Utilizzate: Stopga
    Slot Azione Usati: 5/5

    Magie Apprese:

    -Fire
    -Blizzard; Blizzara
    -Thunder; Thundara; Thundaga
    -Aero
    -Quake
    -Idro
    -Dark; Darkra; Darkga
    -Energia
    -Reflex
    -Stop; Stopra; Stopga
    -Antima
    -Haste

    Tecniche:
    -Double Shot
    -Dodge Roll
    -Focus
    -Glide
    -Teletrasporto
    -SuperGlide
    -Scatto Aereo
    -Spark Drive
    -Flame Burst
    -Esplosione
    -Velo del Tornado
    -Frostbite

    Accessori:
    - Compagno
    "Un cappello molto elegante dal tessuto protettivo: indossarlo impedisce il sanguinamento"
    - Denaro e Potere
    "Un orologio elegante che potenzia le tue abilità magiche: indossarlo aggiunge 30 Mana alla tua riserva magica."
    - Buckle Sleeve Shirt
    "Una maglietta che aiuta a sprigionare la potenza magica dentro di te: indossarlo potenzia l'uso di tutte le magie e tecniche di elemento Dark."
    - Naraka Rucksack
    "Uno zaino sportivo, che sostituisce la Borsa consumabili: indossarlo aggiunge due slot oggetti a quest'ultima."

    Consumabili:

    -32x Granpozioni
    -2x Etere

    Armi:

    Onya - Un bastone magico creato dalle mani del padre ed infuso col mana di Laozillo. La pietra violacea è uno strano minerale ottenuto in ricompensa per i servigi prestati a Disney Town
    (Sotto per vedere gli effetti in game)

    Replicatore:
    Un bastone dalla singolare capacità di replicare l'ultima magia lanciata dal suo possessore durante quel Turno, senza nessun costo, sia essa di Guarigione o Attacco. Quando l'utilizzatore lancia della magie con Double Shot, quest'abilità permette di usare direttamente Trio Magico.)


    - Frammento di Cristallo Se impugnato potenzia i danni della magia Thunder di Laozillo.

    - THORN RING - Un Accessorio che si lega stretto al dito di Laozillo. Le spine appuntite di questo anello infilzano chi lo indossa, potenziandone però le capacità magiche. Al costo di un Livello Salute (Indenne->Ferite Lievi ad esempio), Laozillo potrà generare una magia di secondo livello Elementale a propria scelta. Questa magia non può essere replicata con il Replicatore. Le magie Idro e Blizzard sono potenziate quando indossato.



    Mace of the Fierce: (3 Slot Azione) - Quando quest'Arma Antica viene attivata e compare nelle mani di Laozillo, il mago può tirare un potente colpo contro un nemico, scatenando un'esplosione di danni oscuri simile a un'Antima, ma con danno da Darkra, che sbalza via buona parte dei nemici. Utilizzabile 2 volte per combattimento.


    Edited by Jace - 15/4/2024, 00:18
     
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    Un attimo prima, Kyros si trovava fianco a fianco con Fate, arrivato da chissà dove, a proteggere il suo amico posseduto dal nero potere della Signora dei Vampiri... l'attimo dopo, si trovava riverso prono sul freddo pavimento di roccia della stanza, risvegliatosi in un mondo di dolore. Le uniche sensazioni che riusciva a provare, oltre ad un male invalidante, erano il sapore metallico del sangue in bocca ed un mal di testa terrificante che gli impediva di capire il sopra dal sotto.
    Impiegò del tempo per capire che non riusciva più ad udire alcunché. Gente parlava, urlava, si muoveva come in uno spettacolo di burattini senza narratore.
    Riuscì appena a muovere un braccio, poi l'altro. Da qualche parte cadde accanto a lui piovvero due fiasche di liquido, una verde ed una azzurra. Riuscì a girare a malapena il collo, e vide solo Laozillo, malmesso ma evidentemente abbastanza in forma da riuscire a stare in piedi ed evocare il suo incantesimo. Non riuscì a spiccicare una parola sensata, ma tremebondo riuscì lo stesso a raggiungere entrambe le boccette di liquido.
    Fu in quel momento, che davanti a lui si parò qualcuno: Fate, che si era interposto fra lui e qualsiasi cosa si stesse dirigendo dalla loro parte.
    Kyros rivolse al giovanissimo Keyblader amico di Ailani, uno sguardo confuso, con gli occhi a malapena aperti e la bocca schiusa colante sangue. Il mago non era perfettamente conscio di quello che stava accadendo in quell'istante, ma una cosa l'aveva capita: Doveva tornare a combattere.

    Con mani tremanti, riuscì a stappare il tappo dalla prima fiasca e a trangugiare il liquido al vago sapore di menta, e così fece con la seconda. D'improvviso, il mondo attorno a lui riacquistò i suoi suoni ed il suo senso. Sentì ossa schioccare e rimettersi in sesto, un dolore che aveva imparato a desiderare.
    I suoi polmoni si riempirono di aria, e poco a poco riuscì a mettersi in ginocchio.
    Alzò lo sguardo alla Luna, estese appena le braccia avanti e sopra a sé. Un sussurro sospirato scappò dalle labbra screpolate: – ...Lux –

    Un fascio di luce piovve al centro dell'arena, in direzione di Morene.


    Riassunto Tecnico
    Kyros trangugia entrambe la Granpozione e l'Etere (-2 SA), dunque evoca Luxga (-40 Mana, -3 SA) su Morene.


    Kyros Anushirvan
    Somebody della Luce / Mago
    Magie Utilizzate: Luxga (-40 Mana, -3 SA)
    Tecniche utilizzate: //

    Salute: Illeso
    Mana: (35+50-40)=45/235
    Stamina: (+50)95/95
    Slot Azione: 5/5

    Arma Principale:
    - Lama di Mythril (Mythril Sword) -
    Spada monofilare ad una mano e mezza. La lama, di una lega metallica dal colore bronzeo in grado di condurre efficacemente la magia, è ricurva verso la punta e ricorda vagamente un coltellaccio. L'armaiolo che l'ha costruita ha inspiegabilmente inciso un teschio sulla punta.
    Una volta ritornato da Villeneuve, Kyros decise che sarebbe stato opportuno imparare a combattere seriamente, e che forse una spada avrebbe fatto al caso suo al contrario magari del suo semplice bastone. Perciò si rivolse ad un armaiolo di Città di Mezzo, chiedendogli un'arma che fosse anche un catalizzatore magico.
    Egli aveva giusto qualcosa che faceva al caso suo: Una spada di mithril dall'aspetto incombente in grado pure di essere maneggiata a due mani.
    Capendo le sue iniziali perplessità, l'artigiano assicurò al mago che per far fuori Heartless fosse più che adatta, e lo indirizzò verso un istruttore di scherma.

    Equipaggiamento
    Monochrome Watch - Un orologio che potenzia le tue abilità fisiche: indossarlo aggiunge 30 Stamina alla tua resistenza fisica.

    Slips-ons (Nere) - Aumento riuscita schivata e movimento

    Onore - Il sopra di un completo molto elegante, dal materiale estremamente resistente: indossarlo mitiga molto il danno ricevuto da magie e tecniche di elemento Dark.

    Antica Armatura - Descrizione incoming.

    Magie Apprese:
    Fire;
    Blizzard;
    Thunder;
    Aero, Aerora;
    Idro;
    Magnete;
    Energia;
    Stop;
    Reflex;
    Lux, Luxra, Luxga


    Tecniche: Dodge Roll, Explosion, Double Shot, Dazzling Strike, Shield Blast, Colpo Tornado.


    Edited by .Kourosh - 15/4/2024, 00:02
     
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    I momenti successivi al suo attacco furono pieni di confusione Pandora: Quando riaprì lentamente gli occhi, l'unica cosa che riuscì inizialmente a notare era la presenza di tre voci. La sua vista smise di essere sfocata negli attimi a seguire, portando la donna a notare a chi appartenevano quelle voci: Una apparteneva a quella di Morene, la seconda a quella del vampiro dell'Esercito di Sora e l'ultima, infine, apparteneva ad un'altra figura, una fin troppo familiare per la seguace di Nyarlathotep.

    Quella stessa figura- La figura di Leinhart Rephael Vellondim- si avvicinò ben presto a lei dopo aver dialogato con Morene, proteggendola da un semplice pipistrello. Pandora di girò di scatto, come per processare l'accaduto: Davvero qualcosa del genere l'aveva quasi presa alla sprovvista? Subito dopo, scosse la testa tra sé e sé, come per decidersi di "rimettersi in gioco" in quel momento. "Leinhart. Alla buon'ora." Rispose la seguace di Nyarlathotep, ricambiando il saluto con una voce secca, quasi mormorando quelle ultime parole come se avesse bisogno di fare il minimo commento per sfogarsi contro qualunque cosa. Non c'era bisogno di un genio per capire che Pandora voleva andarsene il più presto possibile da quel luogo.

    Pandora accettò la mano del Nessuno, rialzandosi e ascoltando nuovamente le sue parole. La cacciatrice di Remnants sospirò brevemente, sia per il fatto che il vampiro avrebbe diretto le forze altrove, sia per la ripetizione di quel punto. "Peccato...E lo sappiamo." Rispose velocemente la donna, facendo un singolo cenno. Dopodiché, avrebbe impugnato Stark White con entrambe le mani, pronta di nuova al combattimento. "Ci vediamo, allora." Pandora avrebbe infine commentato, riconcentrandosi sulla figura della "Signora degli Heartless". Era difficile capire se, con quelle parole, la donna pensava che sarebbe sopravvissuta o meno a quella lotta. Neanche lei lo sapeva, rendendo le sue parole a dir poco impossibili da decifrare per quale verso tendevano.

    La trasformazione di Morene, in qualunque altro momento, avrebbe messo ancora più paura nel cuore di Pandora- Ma dopo essersi risvegliata, quella stessa paura fu rimpiazzata dalla stanchezza. Ovviamente, Pandora non era stanca fisicamente (almeno, non ancora), ma mentalmente- Stanca di vedere i loro sforzi venir negati in un batter d'occhio, stanca di dover combattere e stanca di essere definita in quel modo così aspro dalle parole di Morene, per quanto potrebbero essere veritiere.

    E, perciò, quella stanchezza, a sua volta, venne ben presto rimpiazzata dalla rabbia. "E cosa dovresti essere tu, Morene di Stiria?! La Signora degli Heartless? Il Capofamiglia? Colei che sconfiggerà Fastus?" Commentò la seguace di Nyarlathotep, il suo tono pieno di sfida, mentre due arpioni gli stavano volando contro. Non avrebbe perso tempo: Iniziando a muoversi, la donna avrebbe fatto particolare attenzione alle traiettorie degli arpioni, per poi provare a compiere, appena i due "proiettili" si sarebbero avvicinati abbastanza, uno scatto verso la sua destra, facendo particolare attenzione a non inciampare sul "trono" lì vicino.

    Non dubitava che gli arpioni sarebbero stati fastidiosi- Quindi, nel caso l'avessero continuata a seguire, avrebbe provato a fare un rapido ma forte fendente diagonale con l'asta della falce, dirigendolo dall'alto verso il basso. "Te lo dirò io- Niente di tutto ciò! La corona che sfoggi con vanto è stata rubata da un avversario indebolito da una lunga lotta- Mentre il tuo diritto di nascita è stato negato dalla tua stessa, stupida, brama di potere!" Aggiunse la donna di Remnants, il suo tono stavolta pieno di derisione, durante il tentativo di questa nuova azione. Non aveva la forza di bloccarli, ma perlomeno sperava che quella deviazioni sarebbe stata abbastanza da poter conficcare i due proiettili per terra- E così permettendogli di provare ad allontanarsi ulteriormente, in modo da non essere più nella traiettoria delle due "armi".

    "Se le nostre vite sono un miserabile mucchio di bugie, allora la tua è soltanto un'esistenza vuota, priva di ogni significato! Non appartieni, e non apparterrai, a nessun mondo- Se non quello dei morti!" Avrebbe, infine, detto Summer. Non sapeva dove aveva trovato la forza e la coerenza di dire quelle parole, soprattutto nel suo attuale stato rabbioso- Forse erano state le sue doti in quanto da membro della Quinta Divisione? In ogni caso, si pentiva di averlo fatto- Non era, davvero, un buon momento per perdere la calma che l'aveva definita fino a questo momento.

    Nonostante ciò, con quelle ultime parole, non sarebbe rimasta ancora ferma- Infatti, utilizzando la falce come catalizzatore, Summer avrebbe infine provato a lanciare una magia della luce verso il grande corpo di Morene, muovendo l'arma in modo orizzontale per plasmare la magia di luce a forma di arco, che avrebbe provato a dirigere verso il corpo del suo nemico. Infine, si sarebbe semplicemente preparata a difendersi dai futuri attacchi di Morene: In quella forma così spaventosa, non si aspettava di resistere per più di un paio di secondi, soprattutto nel caso la vampire avrebbe veramente concentrato la sua attenzione su di lei- Ma, perlomeno, sperava che gli altri avrebbero potuto approfittarne.

    Pandora utilizza Dodge Roll due volte per evitare di essere colpita dagli arpioni e deviarli verso il terreno, per poi muoversi via da essi. Nel frattempo, cerca di provocare Morene in modo da attirare la sua attenzione, per infine lanciare un Lux e mettersi in guardia, in preparazione di qualunque cosa sarebbe successa.
    Pandora
    Combattente

    Magie utilizzate, con costo: Lux, 20 Mana.
    Tecniche utilizzate, con costo: x2 Dodge Roll, 15 Stamina (5+10).
    Slot Azione utilizzati: 1 (Dodge Roll) + 1 (Dodge Roll) + 1 (movimento) + 1 (provocazione?) + 1 (Lux) + 1 (guardia) = 5 Slot.

    Salute: Ferita.
    Mana: 35-20 = 15/75.
    Stamina: 200-15 = 185/200.

    Abilità Passive
    Sprint.

    Cooldown Abilità:
    ///

    Equipaggiamento
    Stark White: Stark White è l'unica arma che Summer porta con sé. L'arma, normalmente, assomiglia ad una lunga falce, lunga circa un metro e ottanta, ma non è solo questo. Infatti, grazie alla premuta di un pulsante vicino all'estremità non affilata della falce, l'arma si può trasformare, passando da essere una falce ad essere, contemporaneamente: Una frusta, con la punta di essa a forma di cerchio e con una lama che ricopre tutto questo cerchio ed una piccola ascia, con la lama a forma di semicerchio, per funzionare anche come guardia. La catena della frusta è lunga tre metri.
    Dopo aver ricevuto un inaspettato regalo di natale, l'arma di Summer è stata incantata, e resa in Stark White Frosted. Adesso, a meno che non sia incantata con un'altra momentanea magia, la Stark White di Pandora quando è sotto forma di falce farà automaticamente a contatto danni di tipo ghiaccio, della potenza di un Blizzara. L'abilità non è attiva se l'arma sta venendo usata come Frusta.

    Extra
    Tecniche disponibili
    ♦ Sprint

    ♦ Dodge Roll
    ♦ Carica Scivolata
    ♦ Impatto Sonico
    ♦ Glide
    ♦ Superglide
    ♦ Scatto Aereo
    ♦ Turbine Volante

    ♦ Taglio Orizzontale
    ♦ Scatto Glaciale

    Magie disponibili:

    Fire, Fira
    Blizzard, Blizzara
    Thunder
    Aero
    Energia
    Reflex
    Stop
    Magnete

    Haste
    Lux

    Borsa oggetti:
    -x2 Granpozione
     
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    L'oscurità assomigliava ad un enorme lago immerso in una notte senza fine, alcuna luna illuminava uno sfondo completamente nero pece fatto di maree impossibili da vedere ad occhio nudo.
    Sembrava di cadere, una caduta lenta ma inesorabile lungo un insondabile pozzo vuoto e senza fine; i pensieri non riuscivano a raggiungermi o a manifestarsi, avevo completamente perso il controllo di quello che era rimasto del mio corpo dando per scontato che ne avessi ancora uno.
    Una flebile luce avanzò nell'oscurità incontrastata, aprendosi un varco come un sipario ed esattamente come tale presento uno spettacolo, luci che camminavano in fugaci forme tagliando l'oscurità. Aveva assunto due sottili forme umane, similmente a due ragazzini che ignari di quello che li circonda si rincorrevano nel tentativo di afferrarsi a vicenda. Risate di bambini occuparono una spazio vuoto e silenzioso, riecheggiando.

    "Prova a prendermi, Firish!"
    "Se questo è il suo comando, signora!"
    "Ti ho detto di non chiamarmi signora!"

    Voci immerse in una ignara innocenza, risate allegre di bambini che ingannavano la realtà. Ma un'ombra emerse a coprire la loro piccola luce, rendendo sordo qualunque rumore.

    "Vieni con me."

    Tuonò una lapidaria e distorta voce, come il tremore che annunciava una frana imminente e tornò il silenzio almeno fino all'arrivo di altri suoni distorti e confusi, vetri che veniva infranti in tanti pezzi sparsi, voci urlanti che si accavallano l'una sull'altra in un confuso vortice. Un ultimo grido spaventato di chi professava non di non avere paura di nulla.
    Riuscì a riaprire gli occhi, sentivo nuovamente il mio corpo in preda ai dolori e mi meraviglia di riuscire ancora a sentire braccia e gambe, le orecchie fischiavano rumorosamente. Ricordavo l'esplosione di oscurità che mi aveva investito, chissà da quanto ero stata alla mercé della vampira completamente inerme. Avevo ancora reminescenze di quel viaggio avvenuto mentre non ero padrona di me; una parte mi apparteneva come una cicatrice dopo una ferita ma altri invece mi erano del tutto sconosciuti.
    "Cazzo, svegliati samurai!"
    Riuscì appena a mettermi in ginocchio, dolorante e con il sapore del sangue in bocca. La voce di Maki era più che preoccupata e la figura sfocata a tal punto che se fosse passato un rivolo di vento avrebbe potuto spazzarla via. Non feci domande, non ne era l'occasione ed eri fin troppo impegnata a non urlare di dolore per le ferite.
    Mi accorsi di essermi risvegliata nel mezzo di un confronto fra simili, il vampiro traditore Ryurik era riapparso assieme ad una presenza sconosciuta scatenando le ire dell'Heartless: Morene assomigliava adesso ancora più ad un ombra che si estendeva lungo i muri di quel castello infestato e di nuovo le sue ossa cominciarono a viaggiare veloci pronte a trafiggere la loro carne.
    "Devi fare qualcosa e subito."
    "Facile parlare per te!"
    "Non rompere, dannazione! Non voglio morire e nemmeno tu lo vuoi." Anche lei adesso sembrava condividere il suo stesso terrore nell'osservare quella figura invincibile, reagiva soltanto differentemente. Però aveva ragione, dovevo rialzarmi o sarei nuovamente stata colpita ed il fato non sarebbe stato clemente questa volta. Facendo appello alle mie forze avrei atteso l'arrivo dei due arpioni ed avrei cercato agilmente di scansarmi dalla loro traiettoria e voltarmi quindi verso l'abisso: lei rimaneva lì, la sua figura come un mostruoso monito verso chi avesse avuto il coraggio, sfrontatezza o follia per affrontarla. Ed io non riuscivo a decidermi in quale delle tre identificarmi.
    Mi sarei avvicinata verso di lei grazie ad un piccolo volo, proprio come avevo fatto in precedenza, magari approfittando di un suo eventuale momento di distrazione ed appellandomi a qualunque cose stesse forzando la mia mano verso di lei avrei fatto incontrare al suo corpo pallido i miei pugni e calci cercando di bruciarla come possibile.
    "Keyblader!" Avrei gridato quasi disperata in una generale direzione che fosse verso la donna dai fulmini ametisti, la ragazzina di ghiaccio o ancora verso il più lontano amico di Ailani. "Per favore, aiuto!"


    Rida utilizza,Dodge Roll per schivare gli arpioni di Morene e si avvicina verso di lei tramite Aero cercando di prenderla di sorpresa con i tre attacchi di Channeling che sarebbero culminati eventualmente con un Fire

    Lottatore

    Magie utilizzate: Aero (10)
    Tecniche utilizzate: Dodge Roll x2(10) Channeling (20)
    Slot Azione utilizzati: 5
    Salute: Ferita
    Mana: 40/50=30/50
    Stamina: 90/130=60

    Abilità Passive

    Cooldown Abilità:
    ///

    Equipaggiamento

    Extra
    Tecniche disponibili:
    Dodge Roll
    Turbine Volante
    Channeling
    Rafforzamento
    Storm’s Rage
    Howling Winds
    Onda Sonica
    Magie disponibili:



    Borsa oggetti:


    Edited by Il grande Boss (?) - 15/4/2024, 22:37
     
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    Il cavaliere della luce

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    Lo scontro stava prendendo una piega veramente strana oltre che molto pericolosa. L'oscurità aveva avvolto la stanza in cui si trovavano, ovviamente tutto merito di qualche potere di Morene, che voleva usare quella magia per celarsi alla loro vista e attaccarli di sorpresa. Erano però riusciti almeno alcuni a riunirsi per difendersi a vicenda, ma nessuno a parte lei e qualcun altro aveva innalzato delle difese. Erano tutti spaesati e confusi? Perché? Non capiva la difficoltà in quella situazione, capiva il rischio certo, ma non era difficile riorganizzarsi e unirsi per una difesa unica e stabile. Aveva anche urlato anche di farlo, di innalzare delle difese magiche di qualsiasi tipo, ma niente. Morene attacco e non potte vedere bene che stava succedendo, ma il vampiro punto a Yami e mordendolo prese il controllo del mago. Non potte fare nulla per avvicinarsi al ragazzo e fermarlo da qualsiasi cosa stesse cercando di fare. Si era mossa infatti per difendere Kyros da uno degli arpioni e cerco di spostarsi all'arrivo dell'antima, che non riuscì ad evitare. La sua armatura venne distrutta dal colpo e perse i sensi come gli altri suoi compagni.
    In quel momento nella più totale oscurità della sua perdita di coscienza, penso di essere spacciata. Infatti come in un confuso dormi veglia, cercava di farsi forza, di svegliarsi e alzarsi per continuare a combattere. Non voleva morire cosi, non in questo modo non in una battaglia e cosi stupido e patetico. Voleva morire vecchia, viziando i nipoti e dopo anni di felice matrimonio con Evan. Ripensando proprio a lui, prima di pensare a matrimoni e lunghe vite insieme, dove tornare a riparlarci e chiarirsi con lui. Soprattutto voleva veder crescere Nate, aveva mosso da poco i suoi primi passi e voleva vederlo crescere ancora. Voleva accompagnarlo al primo giorno di scuola, aiutarlo con i suoi primi amori e vederlo diventare un uomo. Non poteva però fare nulla di tutto questo se moriva qui. Doveva riprendersi, alzarsi e ricominciare a combattere.
    Una voce raggiunse le sue orecchie, quella di Yami che dopo essersi ripreso dal controllo di Morene, aveva subito contrattaccato. Eileen in quel momento apri gli occhi e si alzo, notando l'armatura che era sparita, cosa che gli vece stringere un attimo i denti. In fondo era una difesa che poteva salvarla da molti danni potenzialmente letali. L'averla persa gli dava degli ovvi problemi. Comunque non ci bado nemmeno troppo. Vide che con da loro era tornato finalmente Fate e avrebbe dimostrato decisamente più allegria nel vederlo, se non fosse per la situazione di merda in cui si trovavano. Un altro che torno fu Ryurik, che in effetti era sparito all'improvviso. Credeva fosse rimasto giù a combattere, almeno lo sperava ancora vivo ed era cosi grazie al cielo. Non lo conosceva molto, ma alla fine era uno dei suoi visto che era stato richiamato da Evan.
    Quando finirono di parlare Morene parti all'attacco e senza dire una sola parole, Eileen si preparò a rispondere al suo attacco. Sentendosi più potente e rapida per un attimo, come se la sua percezione e la sua velocità di pensiero fosse più rapida di prima, capi che era merito della magia Haste. Ne approfitto per lanciare un etere verso Kyros visto che gli sembrava a corto di energie, per poi prepararsi all'arrivo degli arpioni di Morene. Evocando subito il Keyblade e vedendo l'arpione avvicinarsi verso di lei, si preparò subito a rispondere. Eileen avrebbe mosso qualche passo in avanti per poi passare sotto l'arpione con una rapida scivolata, per poter schiavare l'attacco di Morene e soprattutto avvicinarsi allo stesso tempo verso di lei. Se ci fosse riuscita Eileen sarebbe partita immediatamente all'attacco. Avrebbe in infatti cercato di colpirla con una serie di fendenti orizzontali caricati di magia della luce, per poi far cadere sulla testa della vampira un tuono violetto.

    Sotto l'effetto di Heste Eileen ne approfitta per lanciare un etere (1 Slot Azione) a Kyros, prima di partire all'attacco. Eileen usa Carica Scivolata/Impatto Sonico (5 stamana/1 Slot Azione) per passare sotto gli arpioni di Morine rivolti a lei, per schivarli in sicurezza e avvicinarsi a lei. Successivamente arrivata vicino a lei usa immediatamente Taglio Orizzontale (10 Stamina/2 Slot Azione) potenziato da un Infusione Luxra (10 mana/0 Slot Azione), successivamente usa un Thundara (10 mana/2 Slot Azione) potenziato dalla sua Runa del fulmine per ferirla ulteriormente.


    Eileen Walker

    Bonus: Maga, Keyblader

    Magie Utilizzate: Thundere + Runa del fulmine (10 mana/2 Slot Azione), Infusione Luxra (10 mana/0 Slot)
    Tecniche utilizzate: Carica Scivolata/Impatto Sonico (5 stamana/1 Slot Azione), Taglio Orizzontale (10 Stamina/2 Slot Azione)
    Oggetti: Etere (1 Slot Azione)

    Salute: Illeso
    Mana: 175/235
    Stamina: 255/260
    Armatura: 0%

    Abilità Passive

    Turbine Volante, Sprint, Focus, Superglide.



    Equipaggiamento

    Bacchetta Radiosa: Il suo Keyblade e divenuta la sua unica arma in combattimento.



    Extra

    Runa del Fulmine: Basta poggiarla all'arma per incastonarla; essa apparirà come una runa luminescente sulla lama. In alternativa può essere inserita anche in guanti, bracciali e altri pezzi d'equipaggiamento con le stesse modalità. Garantisce ad Akari la padronanza totale della magia Thunder, permettendole di scagliarla con maggior potenza e precisione. Le contromisure come il Reflex funzioneranno comunque. La runa può essere rimossa in qualsiasi momento e ha bisogno di due turni di combattimento per ricaricarsi dopo un lancio. La runa al momento è tatuata sulla coscia destra della ragazza, perfettamente visibile visti che sta proprio in mezzo tra le calze e il bordo dei pantaloncini

    Magie:

    ~Livello 1 - Tutte, Lux.
    ~Livello 2 - Thundara, Luxera, Reflera, Energira.
    ~Livello 3 - Thundaga.
    Magie speciali: Sancta, Haste, Shell

    Tecniche: Dodge roll, Carica Scivolata, Teletrasporto, Esplosione, Double Shot, Scatto Glaciale, Spark Dive, Sonic Impaler, Quick Blitz, Sprint, Dazzling Blade, Ciclone, Aerocolpo, Gliede, Dodge Roll, Scatto Aereo, Ring Esplosivo, Salvation, Turbine Volante.


    Edited by Key xD - 16/4/2024, 23:18
     
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    Il Castello Bianco che Non (Dovrebbe) Esiste(re)

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    Era accaduto tutto così in fretta. L’attimo prima era piegato alla mercé di quella donna, il cui volto gentile trasmetteva una materna sensazione, e l’attimo dopo il suo vero aspetto strappò quella disgustosa maschera manipolatrice. I denti acuminati emersero, le pupille si restrinsero in una vorace espressione furente, così tipica dei predatori. Il suo Cuore vacillò per un attimo, ma non si arrese, guidato da quella forza che aveva ricercato per anni. Aveva agito seguendo il desiderio di vivere e vincere, allontanandosi e sfruttando tutte le capacità che gli rimanevano per poter continuare fino all’ultimo. Perché se avesse dovuto accettare la propria fine, l’avrebbe fatto combattendo.
    In parte doveva ammettere che era estremamente soddisfacente vederla in quello stato davanti alla sua dimostrazione di determinazione, vederla agire per provare a colpirlo, seguire il suo tentativo di fuga per poterlo finire definitivamente con un Arpione: aveva giocato così tanto sul fattore sorpresa che non aveva realizzato quanto veloce potesse essere. Eppure la velocità della donna venne intaccata: riconobbe subito la magia temporale e vide Lost lanciarsi su di lei. In Cuore suo, Yami trovò una risposta ad una domanda che si era precedentemente posto sugli Heartless: non tutti erano bestie incapaci di agire e molti erano capaci di sconfiggere la Fame per qualcosa di superiore. Cosa avesse spinto Lost a salvargli la vita, nonostante le sue condizioni e nonostante non fossero alleati fino in fondo, non l’avrebbe mai saputo, ma gli fu eternamente grato quando l'aberrante arma di Morene lo superò di velocità e si schiantò poco lontano da lui. Trattenne il fiato, raggiungendo la fine della sala, le grida di sfida della donna che giurava di renderli tutti e due carne da macello. Era vero, erano solamente loro due, ma questo non voleva dire che non avrebbe cercato un modo per risvegliare i propri compagni o di combattere fino alla fine. Si stava preparando ad un nuovo piano, quando giunse l’inaspettato.

    - MORENE! -

    Sgranò gli occhi, voltandosi verso il portone e notando come un volto familiare fosse tornato ad aiutarli.
    RYURIK?!” Gridò con sorprendente felicità. L’unico vampiro che era realmente felice di vedere in tutto quel gran casino.
    Felicità che ovviamente Morene non ricambiò nel rivedere un proprio parente in carne, ossa e Cuore. La donna si gettò rapidamente su di lui, senza neppure dargli il tempo di rispondere in qualche modo al suo attacco. A giudicare dal suo sguardo, era decisamente arrabbiata. Eppure per quanto fosse veloce, qualcosa parò il suo colpo. Immediatamente non realizzò cosa fosse stato, probabilmente dovuto al fatto che i suoi occhi si erano chiusi nel timore di vedere il corpo del proprio compagno venir trafitto senza pietà, ma il sordo rumore del metallo risvegliò i suoi sensi. Un uomo dalla pelle cinerea ed i lunghi capelli neri si era intromesso in quel colpo, constatando con voce completamente priva di emozioni - che fosse un Nessuno? Non che potesse esserlo chiunque non mostrasse un po’ di emozioni nei propri discorsi - che in quanto capofamiglia dei Vellondim, era suo dovere proteggerlo.



    Capo-
    E QUANDO SAREBBE SUCCESSO, SCUSA?!” Si rivolse al compagno, occhi sgranati e pieni di domande.
    Con le parole di sua sorella, avrebbe potuto constatare che il giovane vampiro aveva compiuto una propria quest secondaria durante la sua assenza. Si rese improvvisamente di aver avuto un attimo in cui aveva seguito la stessa linea di pensiero di sua sorella e si limitò a toccarsi la fronte esterrefatto: oramai l’aveva completamente corrotto. O forse erano i residui di quanto successo fino a quel momento? Non avrebbe saputo dirlo.
    L’uomo affrontò Morene, troppo veloce per poter intervenire o aiutarlo in qualche modo. La donna richiamò a sè degli alleati e fu in quel momento che egli si distaccò, proseguendo la propria battaglia altrove. Nuovamente rimasti soli, con tutti i propri alleati che lentamente si rialzavano, la Falsa Signora degli Heartless profetizzò l’esito di quella battaglia, additandoli per la loro codardia ed i loro falsi valori. Si posizionò, sistemandosi i guanti e riscaldando i legamenti fra le dita. Una nuova battaglia era all’orizzonte e questa volta non avrebbero dovuto sbagliare in nulla.

    Che cos'è la vostra vita, se non un miserabile mucchio di bugie? Non importa. E' tempo di morire!



    Falsi valori, eh?” Schioccò la lingua scocciato e disgustato.
    Ma non arrivò alcun discorso da parte sua contro la donna, anzi, fu un’alleata di Fastus, particolarmente vicina all’uomo di prima doveva sembrare, che elargì un discorso in cui non poter far a meno di concordare, sorridendo appena, anche in una situazione simile. Tutti si rialzavano, tutti ripartivano all’attacco: non poté neppure richiamare i propri amici, che una gran esplosione di colpi ed assalti avrebbe offuscato tutte le sue parole. Anche perché c’era molto altro da fare prima di parlare!
    Gli Arpioni di Morene sferzarono nell’aria verso di loro, pronti a trafiggerli nuovamente. Il Mago avrebbe alzato il proprio braccio con il palmo racchiuso fra le dita rivolto verso l’alto, preferendo nuovamente una difesa fisica effettiva alla semplice schivata: una barriera formata di stalattiti glaciali avrebbe dovuto bloccare la loro avanzata, preferendo aumentare lo spessore rispetto all’ampiezza per impedire potessero passare da parte a parte.
    Fate, Ryurik, anche tu, qui!” Avrebbe richiamato i propri compagni e Kyla, nel tentativo di fornire loro un nuovo modo per potersi difendere.
    Che si fossero spostati lì o meno, il giovane Ayazaki avrebbe schioccato le proprie dita in direzione di Kyla, provandola a curare in parte dalle sue ferite. Una sorta di ringraziamento per il tentativo precedente di salvarlo.
    Sei l’unico vampiro che sono felice di vedere oggi.” Avrebbe poi detto rivolgendosi a Ryurik, con un caldo sorriso. “Sappi che le magie di ghiaccio sono completamente inefficaci contro di lei. Sarebbe preferibile andare con tecniche di fuoco. Forse anche di terra, ma ammetto che la geomanzia non mi ha mai particolarmente attratto.
    Dicendo ciò, vedendo tutti loro partire direttamente sulla donna, avrebbe tentato di aiutare il loro assalto cercando di offuscare la sua vista. Con due schiocchi secchi, avrebbe invocato sulle sue mani due sfere infuocate, lanciandole come se fossero delle palle da gioco verso l’alto, in direzione del viso della donna. Il suo tentativo di offuscamento doveva semplicemente coprire temporaneamente l’arrivo dei propri alleati, lasciando che le due sfere infuocate scoppiassero sul volto della Vampira per poterla stordire momentaneamente o, quanto meno, coprirle la vista da possibili attacchi.

    Yami usa Frostbite a difesa contro gli Arpioni, Energia su Kyla e Double Shot Fire contro Morene


    Yami Ayazaki
    Mago Elementale & Supporto
    Magie Utilizzate: Energia, Double Shot Fire
    Tecniche utilizzate: Frostbite
    Slot Azione Utilizzati: Energia (1) + Frostbite(3) + Double Shot Fire (1)= 5/5


    Salute: Determinato ed Illeso
    Mana: 60/230 (Energia - 20 Mana, Double Shot Fire -15 Mana)
    Stamina: 0/60 (Frostbite - 30 Stamina)


    Equipaggiamento:
    Gaengsaeng, uno scettro a torre con una gemma violacea racchiuso fra due vene di metallo.
    Pigliatutto
    Borsa dei Consumabili: Etere x3


    Magie Apprese (escluse magie iniziali):
    - Darkra
    - Reflera
    - Blizzara
    - Idrora
    - Antima
    - Shell
    - Protect






    Tecniche:
    - Dodge Roll
    - Double Shot
    - Focus
    - Frostbite


    Sigillo del Mistico - Una grande Dea è dotata di un potere immenso. Due volte per role, Yami può utilizzare una magia a sua scelta del livello -ga senza spendere alcun mana o slot. La magia -ga può essere unita ad altre magie castate (queste con normale costo) senza problemi.
    Benedizione di Leviathan: Tutte le magie di tipo Ghiaccio sono ora più forti.
     
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    Seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino

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    Le sue parole, forse prive di peso, forse annunciate dando troppo per scontato che quegli umani comprendessero, sembrarono causare l'esatto opposto rispetto a quanto sperava. Nessuno si unì alla sua barriera difensiva, nessuno comprese cosa volesse dire con "è stato morso", malgrado gli ampi avvertimenti comunicati precedentemente anche da Maria. Il come potesse averlo compreso con così tanta velocità, non sembrava neanche essere così rilevante da parte degli altri.
    Anche perché nessuno le diede retta.
    Spinti dal disperato tentativo di volerlo salvare, come se fossero fermamente convinti che potesse sentirli, che potesse destarsi e disobbedire dagli ordini impartiti da Morene stessa.
    Non avevano capito proprio un bel niente! Poteva sentirli, sicuro, ma ciò non significava che avesse un effettivo controllo sulle sue azioni. Neanche le parole più dolci e profonde che un caro amico potesse sussurrargli all'orecchio, avrebbero potuto rimuovere improvvisamente il controllo.
    Ringhiò dalla frustrazione, picchiettandosi insistentemente il casco mentre osservava quasi tutti, persino Alyon, fiondarsi nelle fauci del nemico, seppur temporaneo. E, in cuor suo, sperò vivamente che l'imminente attacco di Yami non fosse così devastante.
    Niente di più sbagliato.
    La sua barriera non resse l'onda d'urto Oscura, sgretolandosi in mille pezzi e scaraventandola lontano da tutti loro, in una macchia d'olio. L'Oscurità attorno a lei vorticò per attimi che parvero infiniti, il respiro bloccato nei polmoni per tutto il volo. E, non appena sbatté la testa malgrado il casco, il resto fu nero e vuoto.

    Si risvegliò non molto tempo dopo con un sussulto, lasciando che il casco sparisse dal suo viso per tossire. Non le impediva di respirare, ma la tuta doveva aver percepito il suo crescente panico e preferì rimuovere qualsiasi barriera dinnanzi la sua bocca. Le orecchie le fischiavano talmente tanto che, inizialmente, non sentì nemmeno le voci lì vicino a lei, né comprese cosa stesse accadendo. Poggiò i palmi contro il freddo pavimento, sollevando appena il busto e, continuando a fissare a terra, cercando di muoversi lentamente. Si sentiva terribilmente indolenzita e stordita, la testa pulsava talmente tanto che sembrava stesse scoppiando. Qualcosa di caldo passò sul suo labbro inferiore, toccandolo e guardandosi il polpastrello, infatti, poté confermare anche il perché di quello strano sapore di ferro.
    Le scappò da ridere.
    Perché era stata scelta, se nessuno voleva darle retta? Perché era stata scelta, se già al suo primo scontro era così in difficoltà?
    Quello che ai suoi occhi sembrò un lampo arancione entrò nel suo campo visivo, sollevando appena lo sguardo e notando che Fate era ritornato da presumeva di sotto. Era solo, forse aveva lasciato Ailani indietro al sicuro per le troppe ferite subite. Non pensò fosse morto, presumeva che almeno Alyon e Lost lo avrebbero percepito, e che là fuori si sarebbe sollevato ben più caos rispetto ad adesso.
    Il suo sguardo, ancora frastornato e confuso, si soffermò infine, di nuovo, su Morene. Dall'aspetto sempre più raccapricciante, si presentò con una smorfia infastidita e iraconda, mostrando i propri canini a un ragazzo non troppo in là, che riconobbe dopo che le versioni di lui smettessero di sdoppiarsi. Ryurik.
    Approfittò del trambusto per infilare la mano in una tasca, aprendo una boccetta contenente del liquido verde, simile a quella ricevuta in precedenza da Alyon, e bevendola in breve tempo. Aveva un sapore... Strano. Sapeva di medicina, eppure ogni volta che la sorseggiava, si ritrovava a berla tutta in un sol fiato manco si trattasse di nettare degli dei. Forse era una reazione che il suo corpo aveva non appena si rendeva conto che più ne beveva, e più ne gioviava.
    Il mal di testa si affievolì, sentendo qualcosa di appiciccoso dietro la sua testa; probabilmente doveva averla sbattuta più forte del normale, poco fa. Si rialzò quindi, un po' a fatica, un po' controvoglia, riprendendo fiato, riflettendo.
    Che senso aveva proseguire un combattimento se le speranze di vittoria erano così effimere? Dem doveva averla mandata qua per un motivo, su questo non vi era alcun dubbio.
    Ma quale cazzo era il motivo?
    Si asciugò il naso col dorso della mano, tirando su subito dopo, e con un lungo sospiro e una scrollata di spalle, si risollevò del tutto. Vide Yami, poco più in là, totalmente ripresosi dallo stato di trance indotto dal morso, una strana aura di... Determinazione, che lo circondava. Fu assurdo che, per un attimo, nei meandri del suo subconscio, fu sollevata di vederlo ancora integro.
    Poi però si ricordò di cos'era successo poco prima, e dovette rivalutare per l'ennesima volta le sue priorità.
    Basta.
    Era stufa marcia di tutta quella situazione.
    "Di certo non ti stai presentando come padrona magnanima." Commentò aspramente, scuotendo la mano davanti il suo volto come a volerla zittire e sminuire le sue parole. Vuote e prive di significato. "Quindi perché dovrebbero desistere dall'attaccarti? Arrancheranno nella loro misera sopravvivenza, ma tu vuoi derubarli della loro vita. Sei la prima a sparare sentenze e raccontare castelli di bugie." Aggiunse infine, volutamente tenendosi da parte da tutto quel discorso. Sapeva bene, fin troppo bene, di essere inciampata nella ragnatela di un ragno, di avere lei stessa un padrone a cui rispondere, qualcuno che aveva deciso di prenderla sotto la sua ala, e di donarle un'arma in regalo. Di donarle altro potere.
    Come se Kyla si sarebbe fermata soltanto a quello.
    Un errore, una stringa di codice di troppo, un'intelligenza che non era pensata affinché ragionasse di testa tua, affinché fosse in grado di elaborare le sue risposte, di imparare dai suoi errori e di assorbire la conoscenza che gli altri avevano da offrire con lo schiocco di dita. E perché mai avrebbe dovuto fermarsi? Dopotutto, stava dimostrando di non essere un errore.
    Ma la soluzione ultima.

    Gli arpioni arrivavano, sferzando l'aria a una velocità sconcertante. Kyla strinse la propria arma, lasciando che si trasformasse in un disco e volasse verso la sua destra. Nel frattempo, si sarebbe lanciata a terra, cercando di evitare il primo arpione e allontanandosi un minimo dalla traiettoria del secondo. Subito dopo, il suo corpo sarebbe sparito dagli occhi tutti, rispuntando dietro Yami e sfruttando la sua barriera di ghiaccio come protezione. Sentì le sue forze venire ancora di più, e sgranando gli occhi, poté vedere il palmo di Yami illuminarsi, puntato in sua direzione.
    Ghignò per un attimo, puntando il Keyblade sopra la sua testa, la punta di due rovi che si illuminò di una luce azzurrina.
    "Questo non ti sdebita dall'Antima di prima." Annunciò con voce quasi atona. "Però la tua magia ti ha risparmiato un calcio tra le gambe." Ammise. Dopotutto, DOPO la sua difesa, l'intento era quello di avvicinarsi a lui e, dovendo pensare a un modo facile e veloce per impedirgli per un po' di muoversi, essendo uomo, la prima cosa che le venne in mente fu quella.

    Ma la sua Barriera, non supportata dal resto del gruppo, fu pressoché inutile contro l'Onda Oscura che evocò. E si ritrovò a volare dall'altra parte della stanza.

    Due grosse fiammate sarebbero partite dal suo Keyblade, confluendosi con quelle di Yami e aumentando di dimensione, volando poi entrambe al volto della Vampira e contribuendo, di conseguenza, alla copertura temporanea degli altri attacchi.

    Kyla, intanto, usa la sua Granpozione per curarsi (1 slot). Dopo il discorso motivazionale(?), lancia il Keyblade verso la direzione di Yami, usando Dodgeroll (1 slot) per allontanarsi dalla traiettoria degli arpioni e attivando subito dopo Warping Transfer per teletrasportarsi alle spalle del ragazzo. Sfrutta la barriera di protezione di Yami, evocando un Double Shot Fira (3 slot) e puntando anche lei alla faccia di Morene.


    Kylaa
    Bonus Keyblader
    Bonus Mago

    Magie Utilizzate: Doubleshot Fira (30 Mana)
    Tecniche utilizzate: Dodgeroll (5 Stamina), Warping Transfer

    Salute: Illesa
    Mana: 235/275 (30)
    Stamina: 130/140 (5)
    Slot Azione: 5/5

    Abilità Passive
    Kyla è resistente a tecniche e magie di elemento ghiaccio, non può essere congelata e bloccata dalla magia di questo elemento dei nemici, e usa la metà del Mana per usare le tre magie di tipo ghiaccio. Tuttavia, il fuoco le provoca il doppio dei danni in più rispetto alle altre persone.

    - Focus

    Magie
    - Double Shot
    - Tutte le magie di primo livello
    - Fire, Fira
    - Blizzard, Blizzara, Blizzaga
    - Stop, Stopra
    - Reflex, Reflera
    - Haste
    - Dark, Antima

    Tecniche
    Tecniche di movimento
    - Dodge Roll [5 Stamina incrementale, 1 Slot]
    - Glide, Superglide [1 Slot]
    - Teletrasporto [30 Stamina, 2 Slot]
    - Carica Scivolata [5 Stamina, 1 Slot]

    Tecniche elementali
    - Frostbite [30 Stamina, 3 Slot]
    - Flame Burst [40 Stamina (+10/15 Mana per ogni sfera oltre il limite 5), 4 Slot]
    - Esplosione [30 Stamina, 3 Slot]

    Tecniche Keyblade
    Warping Transfer: Kyla può lanciare il Keyblade, che agirà come il suo disco permettendole di tele-trasportarsi sulla sua posizione. All'arrivo, il Keyblade emetterà un'onda di ghiaccio che farà danno da Blizzard ai nemici intorno.
    Può essere usato solo una volta per Turno, ma non ha costo in Slot Azione.

    Frost Proxy: 2 Slot Azione, 20 Stamina dopo primo utilizzo
    Kyla marchia un nemico, facendogli apparire addosso un cerchio di ghiaccio. Per i 2 Turni successivi, il bersaglio prenderà tutti i danni al posto di Kyla. Se in quel lasso di tempo il bersaglio muore, Kyla viene curata di 1 Livello Salute.
    Si può concatenare a Warping Transfer.

    Fatal Freeze: 5 Slot Azione, 50 Stamina dopo primo utilizzo
    Quando dà il colpo di grazia a un nemico, Kyla può scatenare intorno a sé un'onda di ghiaccio che congela e danneggia tutti i nemici con danni pari al suo livello nella magia del Ghiaccio. La maggior parte dei nemici rimane congelata per tre Turni. I nemici congelati che muoiono in quel lasso di tempo. possono attivare l'effetto di cura di Frost Proxy.

    Extra
    Borsa consumabili: Etere x2, Granpozione x1


    Edited by Tomori_16 - 29/4/2024, 13:03
     
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    Troppo piccola. Troppo debole. E troppo poco accettata dai suoi stessi compagni, ancora. E forse, troppo ingenua. Non sa spiegarsi perché quel folle sia arrivato a bastonarla via, ne perché non riusciva ad accettare il suo stesso elemento, l’oscurità… ma da li in po’, fu solo buio. Un colpo così potente da stordirla e lasciarla a terra, confusa e quasi fuori gioco. Il suo corpo sta venendo di nuovo cosparso di crepe e danni, come fosse un vaso di ceramica appena caduto e danneggiato. Quanto ancora avrebbe retto in quelle condizioni? Era davvero il caso di spingersi fin oltre qualunque limite e sicurezza, pur di riuscire a vincere quella battaglia?

    - ... -
    Era una domanda stupida, per lei. Nel momento in cui arrivò l’urlo di Yami, lo sguardo della Dragonessa si spalancò di colpo. Non era un grido di aiuto, ne di pazzia, quanto uno di… volontà e determinazione. Le parole di qualcuno che aveva spezzato le catene del controllo mentale, ed era pronto a combattere ancora! Quel pensiero la portò a sorridere, prima pian piano, poi più vistosamente, rialzandosi testardamente da li a sua volta. In tempo anche per udire il discorso delirante di Morene, che non poteva in alcun modo condividere, ma per motivi che forse potevano sorprendere.
    - Joor… Zah… Frul… -
    Mortali. Finiti. Temporanei. Questo erano gli umani, questo era lei da viva… e invero, dopo aver visto Ailani e la forza dei Keybladers, anche lei aveva da poco… ricordato… che cosa significasse davvero lottare per la propria sopravvivenza. E non aveva mai, mai reputato le persone intorno a lei come bestiame, anzi…
    - ...Ciò che tu chiami bugie… io le chiamo imprese. Miracoli. E uno da solo ha reso umani e draghi alleati. Tu… sei solo una Shadow esaltata che fatto il suo tempo! -

    Se considerava qualcuno nient’altro che un insetto, era proprio lei. Cieca ed ebbra di un potere che oramai le andava solamente negato e strappato via. E non si tirò più indietro, aprendo le ali e dando sfogo al suo potere, così che la propria magia potesse manifestarsi ancora una volta. Inizialmente, come uno scudo etereo e violaceo, a far da muro all’arpione che tentava di minacciarla. Non solo lo avrebbe voluto bloccare, ma ne avrebbe “rubato” le energie, così da iniziare a curarsi e a riprendere le forze. Un preludio, da cui poi si sarebbe mossa con celerità, questa volta per tornare al fianco proprio dell’Ayazaki. Senza dar motivo a nessuno di pensare che volesse assaltarlo, almeno!
    Nel tragitto, si accorse finalmente di alcune cose, oltre all’ovvia mutazione del nemico: la presenza di un altro… vampiro dalla loro parte, e del ragazzo profondamente legato al Signore. Aveva domande da porre e curiosità da soddisfare, certo, ma dovette rimandare tutto a dopo, avendo la mente concentrata unicamente su un obbiettivo, la caduta della loro nemesi. E lo avrebbe fatto uniti, esattamente alla pari dello scontro con Leviathan!
    Avrebbe dunque fatto totalmente leva sulla propria potenza arcana, in due aspetti diversi. Il primo era verso uno dei loro alleati più prestanti, Eileen, donandole una benedizione oscura quanto rafforzante, anche per la sua luce. L’avrebbe velocizzata, così da permetterle di agire ovunque ritenesse opportuno. A lei, invece, sarebbe bastato raggiungere Yami… e condividere con lui uno sguardo d’intesa e apprezzamento, per ciò che è riuscito a fare finora. Per il guerriero che è diventato!
    - Hey. Permettimi di assisterti di nuovo, che ne dici? Insieme, come Drago e Cavaliere. -
    Sperava di essere accettata definitivamente a sua volta, giunti a quel punto! E per farlo, avrebbe fuso la sua capacità a quella altrui, spalancando le fauci… e attingendo alla sua natura più vera, più genuina. E più mortale, accendendo di nuovo la Fiamma capace di scacciare il male ed il buio, per cui i Draghi erano tanto famosi! Un bel respiro e…
    - YOL TOOR! -
    Alle sfere del ragazzo, altre due si aggiunsero all’attacco, fondendone alcune per potenziare notevolmente il tutto. Per dimostrare anche lei come di timore non ne avesse, ne aveva la benchè minima intenzione di piegarsi a quella donna. No, a quel mostro oramai!
    - GIU’ LE ZAMPE DAI MIEI COMPAGNI! -
    Lost, Kyla… Yami. Forse non lo erano tutti la dentro, ma quella volontà non si era spezzata, ne incrinata di una virgola. Dopotutto, difficile trovare creature più testarde, dedite e fedeli dei Draghi!


    Con un Aegis per tentare di bloccare e assorbire la forza dell'arpione (1), velocizza Eileen (3) e si avvicina a Yami, unendo il proprio Fire al suo per un Fira... e un Fire extra (5)


    Alyon
    Bonus Heartless a Distanza

    Magie Utilizzate: Haste (2 Slot, 20 Energia), Fire x2 (2 Slot, 20 Energia)
    Tecniche utilizzate: Aegis (1 Slot, 20 Energia)

    Salute: 55%
    Energia: 120/295
    Shroud of Darkness: //

    Abilità:
    - “Sigillo del Comando
    - Tutte le magie del Ghiaccio sono potenziate. Due volte per role, Alyon può evocare un Heartless Lanciacertola, che segue tutti i suoi comandi. Al costo del 40% della Salute, Alyon può evocare altri Lanciacertola aggiuntivi (uno per volta). 0/2

    Soaring Wings – I
    - Primo stadio dell’evoluzione di Alyon. A questo livello, le ali della Dragonessa crescono sensibilmente, arrivando ad un totale di tre metri di apertura quando dispiegate completamente. Queste le permettono ora di scendere planando e lentamente, nonché di poter compiere un singolo battito d'ali in qualunque direzione che le permette di scattare e schivare velocemente, al costo di 5 punti di energia.

    Shroud of Darkness – I
    - Secondo stadio dell’evoluzione di Alyon. A questo livello, il controllo dell’Oscurità migliora sensibilmente, potendo intaccare e modellare quella del suo stesso fisico che la compone. Per tre turni, può modificare la struttura di una parte del suo corpo a turno (Braccio, ala, testa ecc.), rendendola fino al triplo più grandi e dalla forma variabile, incrementando così sensibilmente forza e resistenza della parte manipolata al costo di 10 punti di energia.

    Equipaggiamento:
    - //

    Extra:
    - //
     
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    Il Buoi oltre la Siepe

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    Cos'era quel dolore lancinante? Quella luce nera improvvisa? Era forse morto? No, non poteva essere già morto. Lui non poteva, non prima di finire il suo lavoro, era troppo presto, lui...
    Si trovava avvolto da un bianco quasi accecante, che lo circondava completamente. Il vento agitava i suoi vestiti ed i suoi capelli, fiori dorati si scuotevano ai suoi piedi, i più maturi volavano via trasportati dalla brezza. Dietro di sé sentiva le voci dei suoi cari, dei suoi amici, ma il suo sguardo era puntato solo in avanti, su suo fratello. Kenma lo fissava, silenzioso, e Fate fece un passo avanti, cercando di raggiungerlo, ma i fiori gli si intrecciarono intorno alle caviglie, fermandolo sul posto. "Kenma!" Chiamo', tendendo una mano verso di lui. Il bambino si giro', dandogli le spalle, ed una figura dai neri artigli comincio' ad avvolgerlo, portandolo via. "KEN-"

    Fate apri' gli occhi di scatto, con un respiro profondo che si trasformo' in una feroce tosse. Sentiva il freddo pavimento sotto di sé e le ossa dolergli come se lo avessero investito; intorno a lui urla, suoni di combattimento. Sbatte' le palpebre confuso, mentre cercava di portarsi in piedi. Evoco' il Keyblade e lo conficco' nel terreno, per poi usarlo per appiglio per issarsi. Sentiva il sapore di ferro nella bocca ma... era vivo, era ancora vivo.
    Sputo' sangue e si asciugo' velocemente la bocca con la manica, fissando Morene con rabbia mal celata. Quantomeno Yami sembrava stare bene, e quello era l'importante, ma purtroppo non poteva mettersi a controllare lo stato di ogni suo compagno perché la vampira passo' immediatamente all'azione.
    "Usagi, aiutami! Thunderstorm!" Chiamo', evocando il suo Spirito Dream Eater ed unendosi ad esso con un lampo di elettricita'. Mentre il suo corpo mutava, facendogli spuntare orecchie da coniglio, segni sul volto e sulle mani che richiamavano quelli del Dream Eater prescelto e occhi rosa, si teletrasporto' immediatamente davanti a Kyros, per poi porre davanti a sé il suo Keyblade per parare gli arpioni della donna. "Non ci provare nemmeno!" Esclamo'. Avrebbe cercato, come prevedeva la sua tecnica, di "contrattaccare", ma era la prima volta che parava dei "proiettili" del genere - e quindi cerco' di lanciarglieli indietro, se questo fosse stato possibile. "Capofamiglia dei vampiri, signora degli Heartless... certo che sei proprio vanesia. Ah! Non vali nemmeno la meta' di Ailani." La provoco. "Facile vincere così. Gli basterebbe un *quarto* di pasto per farti il culo a strisce! E noi..." Si sarebbe lanciato poi verso di lei, velocemente, seguendo possibilmente il ritorno degli arpioni per attaccarla con il Keyblade. "...non siamo di meno, Morene! La tua crudelta' finisce qui!"

    Fate si fonde con il suo Spirito per attivare Thunderstorm (0 Slot), poi si teletrasporta (1 Slot) davanti a Kyros e usa Parry (2 slot) per parare gli arpioni e provare, da tecnica, a rimandarglieli contro. Dopodiche' attivando Haste (1 Slot) su se stesso si lancia su Morene con una tecnica elettrica, Quick Blitz, potenziata dalla fusione (1 Slot)


    Fate Carlyle
    Bonus Keyblader - Dream Eater


    Magie Utilizzate, con costo: Haste 20 Mana
    Tecniche utilizzate, con costo:
    Teletrasporto, 20 Stamina
    Quick Blitz, 20 Stamina
    Thunderstorm con il suo Spirito 0 Stamina
    Parry, 0 Stamina
    Salute: In Salute
    Mana: 80-20: 60/110
    Stamina: 280-40= 240/300

    Abilità Passive

    Bonus alla Difesa (Abilità Keyblade)
    Duelist: Se si trova alle prese con un nemico di grossa stazza o di alto livello, Fate ottiene un bonus alle schivate e i suoi attacchi ai punti deboli del nemico sono automaticamente colpi critici. Inoltre, Fate può lanciare Haste su se stesso, senza consumare Slot Azione, ma pagando 10 Mana in più.
    Oscuro: (Resistenza base allineamento) Il Keyblader è più protetto dalle magie (Lux, Luxra e Luxga) o dalle tecniche di tipo luce. Qualsiasi attacco infuso dalla luce farà tre quarti dei danni che avrebbe dovuto fare.
    Spazzatore: Impugnare il Keyblade per combattere da un bonus di difesa e uno di attacco contro gli Heartless. Il bonus è doppio contro le creature (Shadow, Cavalieri, Boss oscuri non umanoidi) e i PNG e normale contro i PG oscuri.
    Elemento Avvantaggiato: Fate è immune alle magie di elemento Tempo, che non sono in grado di rallentarlo né ostacolarlo; inoltre, qualsiasi Haste lanciato su di lui non lo affatica minimamente, permettendogli quindi di mantenerlo indefinitamente al costo di 10 Stamina per Turno.
    Sprint: Aumenta di 100 lo Stamina del personaggio.

    Equipaggiamento
    Armatura da Keyblader (ora attiva)
    Mr Mew Phone Case - Vedere oggetti

    Magie Conosciute

    - Fire
    - Blizzard
    - Idro
    - Quake
    - Thunder, Thundara
    - Aero
    - Stop, Stopra
    - Energia, Energira
    - Magnete
    - Reflex
    - Dark, Antima
    - Shell, Protect

    Tecniche conosciute

    - Furia Ardente
    - Dodge Roll
    - Carica Scivolata
    - Impatto Sonico
    - Glide
    - Sprint
    - Scatto Aereo
    - Teletrasporto
    - Zantetsuken
    - Shock Chain
    - Quick Blitz
    - Shattering Destruction
    - Sonic Impaler

    Parry
    2 Slot Azione
    Una volta ogni tre turni, Fate potrà contrattaccare un attacco corpo a corpo che gli viene rivolto contro, potendo quindi evitare l'attacco a suo piacimento e rispondere (sempre con l'uso del condizionale) all'aggressione infliggendo gravi danni all'avversario. Se il nemico contrattaccato viene ucciso, Fate recupera 10 Stamina.
    Dopo il primo utilizzo, la Tecnica costa 20 Stamina.

    Soaring Skylark
    2 Slot Azione

    Fate si teletrasporta/si lancia (a sua scelta) su un nemico, guadagnando un bonus ai danni e un'alta probabilità di schivata per tre Turni. Al termine dell'abilità, se il nemico viene ucciso, Fate può curarsi (da Ferito in su). Fate può anche usarla su un avversario che sta aggredendo un compagno di squadra o un innocente (a patto che sia il Fato a specificarlo) e ogni suo attacco infligge danni maggiori al bersagio. Se l'ha usata per difendere un alleato Ferito e il nemico viene ucciso, a guarire grazie alla Tecnica sarà l'alleato.
    Dopo il primo utilizzo, costa 50 Stamina.



    Extra
    Mr. Mew Phone Case - Una cover per cellulari che potenzia le tue abilità fisiche: indossarlo aggiunge 30 Stamina alla tua resistenza fisica.
    Borsa Consumabili: Contenente ora un Etere
     
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    Ally, The Keeper ♥

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    Quell’urlo era rimasto per secoli sopito dentro di lui. Aveva tentato in ogni modo di soffocare quella rabbia nel ghiaccio, per il bene degli innocenti che lo circondavano. Aveva represso così tanto, quasi a diventare lui stesso un blocco di ghiaccio. Nonostante ciò, in quel momento, non vi erano più motivi per negare quel che provava. Morene era lì, davanti a sè, colpevole ancora una volta di aver giocato con le vite altrui. Il suo fetore invadeva le sue narici, così forte da sopprimere il desiderio del sangue che scorreva in quella sala. I suoi occhi erano ora due focolari che ardevano con l’unico desiderio di vedere quella donna incenerire sul posto e la sua fottuta testa su una picca.
    Sapeva che quell’odio lo stava manipolando. Per una volta non gli importava minimamente.

    -MORENE! -

    Vederla irrigidirsi fu quasi un piacere per lui. La vecchia stronza non se lo aspettava minimamente, eh? Dopo così tanto tempo, finalmente il karma l’aveva raggiunta. Non si dimostrò nemmeno così tanto diversa dagli altri suoi seguaci, latrando quella maledetta parola per l’ennesima volta. Le avrebbe dovuto regalare un dizionario prima di essere esiliato. A vederla in quello stato, però, si domandò se avesse un piano per poter evitare quegli artigli che si ritrovava al posto delle braccia. Realizzò di non averne uno solamente nel momento in cui scattò verso di lui.

    -...Kuso.-

    Si era lasciato così coinvolgere dalla situazione che non aveva minimamente pensato a come affrontarla! Da quando era diventata così veloce?! Forse entrare così urlando non era stata la migliore delle idee. Ryurik si preparò al peggio, cercando quantomeno di pararsi davanti a sé con le proprie braccia, ma il colpo della vampira non giunse mai. Forse era stato il Fato a dargli Leinhart come angelo custode - con estrema ironia - ma mentalmente benedisse la sua presenza. Un po’ meno quando lo gettò senza troppi riguardi lontano da loro, iniziando a sferrare una lunga serie di fendenti e colpi che faceva fatica a seguire. Magari avrebbe potuto assumere il vecchio come guardia del corpo…

    -Senti, è una lunga storia ed onestamente non penso sia il momento adatto - rispose velocemente sbuffando a Yami: nonostante l’avviso, il vecchio aveva fatto di testa sua ed eccolo già lì con onorificenze che non voleva ancora possedere! Non che volesse rinunciarvi, ma non era il momento, maledizione!

    Non ebbe nemmeno il tempo di continuare la conversazione che Morene gridò. Riconobbe subito quel verso, coprendosi le orecchie per evitarne gli effetti: ovviamente faceva tutta la gran figa, ma chiedeva subito aiuto ad altri vampiri! Alla faccia di voler dimostrare di essere una degna capofamiglia.

    -Sì, va bene, va bene- rispose semplicemente all’uomo, ora intenzionato a bloccare eventuali aiuti. -Ma vedi di non creparci.-

    Degno del boss finale stronzo qual era quella donna, mutò nuovamente forma, forse per la terza volta consecutiva da quando era entrato in quella stanza. Avesse avuto un munny dorato per ogni qual volta un nemico si esprimeva in inutili e rivoltanti dialoghi prima di crepare, ne avrebbe avuti due. Il che era tantissimo, avendo partecipato soltanto a due quest con degli umani. Morene si mise a gettare contro ciascuno di loro un altro di quegli arpioni fatti di ossa. Stavolta sembrano avere una velocità normale, per cui Ryurik si sarebbe riuscito a preparare per tempo per poterli evitare. Fortuna volle che Yami si fosse messo a fare una barriera vicino a lui, per cui gli venne naturale nascondersi dietro essa. Sarebbe scattato rapidamente in direzione della barriera di ghiaccio, muovendosi con rapidi balzi dietro le stalattite glaciali, così da usarle come intermezzo fra lui e gli arpioni.

    -Vorrei poter dire di essere felice anche io di essere qui...- sbuffò, anche se doveva ammettere a sua volta di vederli tutti vivi. Schioccò la lingua, seccato, roteando gli occhi mentre il ragazzo gli spiegava le resistenze della vecchia. -Stai scherzando, spero. Niente ghiaccio? Che cazzo faccio io adesso?-

    Irritato dalla situazione, Ryurik semplicemente avrebbe osservato il mago, vedendolo usare magie di fuoco come la maggior parte delle persone lì. Forse avrebbe dovuto imparare ad evocarlo anche lui. Non era esattamente il suo elemento preferito, ma, hey, a quanto pare era utile dato che, oltre ad avere un vocabolario povero, Morene si scocciava pure di avere resistenze diverse dalle sue. Un po’ come quei boss che sono semplicemente colorazioni di altri nemici già affrontati prima.

    Edited by JustAlly - 29/4/2024, 22:40
     
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    Il Guardiano della Luce.


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    Gli arpioni saettarono verso tutti loro, non trovando bersagli: molti schivarono, unendo abilità e astuzia per non essere colpiti, altri usarono barriere lasciando che l'assalto si infrangesse contro di esse. Fate sfuggì ai propri arpioni e si piazzò a difesa di Kyros, respingendo le lame, che ferirono di striscio la loro stessa padrona.
    Lost sfrecciò in mezzo agli arpioni, le fauci snudate, e non fu il solo; in un assalto combinato, che fosse per fortuna o un ritrovato spirito di collaborazione, Morene fu attaccata da tutte le parti.
    Sospinta dai venti della rivalsa, Rida saettò agilmente in mezzo agli attacchi del Vampiro, e Pandora partì alla carica, più feroce e battagliera degli altri, costringendo l'attenzione di Morene su di sé.
    E fu accontentata.

    "Parole audaci, per una preda!" Ghignò Morene; sfrecciò su di lei, ma le zanne di Lost la raggiunsero alla spalla e subito dopo Rida fu su di lei, i suoi pugni amplificati dalla gragnuola di fiamme e incantesimi di luce che le piovvero addosso, non senza il nuovo, familiare rallentamento che bloccò di molto i suoi movimenti, giusto in tempo perché l'assalto, ben lungi dall'essere concluso, culminasse nell'arrivo di Fate ed Eileen; le lame di ossidiana furono concentrate a parare i fendenti di Eileen, e i sensi sovrasviluppati di Morene non bastarono a individuare anche l'arrivo del giovane Moschettiere, del quale riuscì solo a deviare la lama all'ultimo e, per farlo, dovette sacrificare la difesa dall'ultimo fendente di Eileen.

    "Vi credete così astuti..." Disse, ma stavolta la sua spavalderia era scomparsa. Il Keyblade di Fate aveva mancato di poco il suo cuore, colpendola al torace: Ala del Destino, ancora scoppiettante di archi elettrici, era conficcata nella sua spalla destra. Eileen aveva aperto uno squarcio ardente sul suo addome, la pelle grigiastra del vampiro presentava innumerevoli ferite per gli incantesimi subiti. Andavano rimarginandosi, ma non erano arrivati invano. "Lasciate che vi ricordi il vostro posto." Respinse Fate e, rapida come una folgore, piroettò su se stessa liberandosi degli aggressori con una mera folata di vento; la lama d'ossidiana, per uno scherzo del destino, ferì il ragazzo a una mano. Una ferita da niente, un taglio quasi irrilevante, non era nemmeno classificabile come una ferita.
    Eppure, quando Morene fece per portarsi la lama insanguinata alla bocca, tutti avrebbero capito cosa significasse. Ricordavano le parole di Maria Belmont, i suoi avvertimenti, e l'immane pericolo che quel Vampiro rappresentava se avesse completato quel folle gesto.

    Richiamati dalla loro padrona, gli arpioni sarebbero tornati rabbiosamente indietro, investendo chiunque si trovasse ancora nella loro traiettoria; avrebbero potuto schivare, stavolta anche senza l'ausilio di abilità o arti magiche.


    La Quest verrà aggiornata il 29 Aprile.
     
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