Paladini dei Giusti

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    Seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino

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    La magia, malgrado la miriade di catene che la bersagliavano, resse abbastanza da proteggerla da quasi tutti gli attacchi. Il suo sguardo correva lungo tutte le crepe che si formavano man mano che le catene finivano rovinosamente contro la sua difesa, e sussultò non appena questa si ruppe in mille pezzi come se fosse fatta di vetro. Una catena le si avvinghiò alla caviglia, limitandole i movimenti e bloccandola momentaneamente sulla piattaforma, ma avendo le braccia perfettamente libere, riuscì a puntare il Keyblade-Cannone in faccia al nemico. L'Heartless bloccò la sua carica, ancora ignorando o non potendo proprio rispondere al suo tentativo di istigarlo, cercando di evitare l'attacco di Yuki scansandosi, ma la ragazza non demordeva. Per quanto i suoi movimenti fossero veloci, riuscì a seguire la sua traiettoria affinché il colpo lo ferisse comunque, sparando un raggio continuo che nemmeno lei era riuscita ad immaginarsi la sua effettiva potenza.
    "Woah!" Senza neanche farlo apposta, la catena le impedì di essere sbalzata indietro, riuscendo a mantenere il rinculo dell'arma. Abituata già da tempo ad avere un corpo ben più resistente di quello attuale, forse aveva preso troppo sottogamba la forza del raggio, ma questo non la portò di certo a perdere il controllo del Cannone.
    L'Heartless urlò per il dolore mentre il Keyblade tornava nella sua forma originale. Yuki nel frattempo provò a strattonare col piede la catena, ma sentendola particolarmente resistente per un attimo si morse insistentemente il labbro, cercando di capire come togliersi da lì. Il nemico sembrò lasciarsi inglobare dall'Oscurità oltre la piattaforma, e perdendolo di vista la ragazza cercò subito di ritrovarlo, pensando si fosse nuovamente teletrasportato sopra la sua testa. Una pozza Oscura si espanse velocemente sotto i suoi piedi, stavolta degli artigli sbucarono dal terreno, come se si trovasse all'interno di un'enorme pianta carnivora e volesse inghiottirla. Aveva poco tempo per reagire, e tra la catena e gli artigli, l'unica opzione che le sembrava coerente era quella di sparire anche solo per un millesimo di secondo, ma essenziale per riprendere le distanze.
    In un battito di ciglia, il corpo di Yuki non si sarebbe più ritrovato sulla piattaforma, ma sopra di essa di qualche metro. Lasciandosi alle spalle un piccolo turbinio di fiocchi di neve, la ragazza tentò subito di analizzare la piattaforma e quello che c'era oltre, alla ricerca del suo nemico che sembrava apprezzare un po' troppo spesso sparire dalla sua vista ogni volta che lo faceva lei. Qualcosa, tuttavia, catturò la sua attenzione. Una... Sagoma? Una persona? Era luminosa, in mezzo a tutta quell'Oscurità era facile da distinguere rispetto a tutto il resto, eppure da quella distanza non poteva sapere di chi si trattasse.
    "... Che sia quella figura che tieni imprigionata?" Disse, domanda retorica e fine a sé stessa, oltre che borbottata tra sé e sé. Era stata trascinata lì dentro dall'Heartless stesso, per poi spingerla a battersi contro di lui. Un comportamento insolito, ma a giudicare dai dintorni, sembrava attualmente trovarsi nel Cuore di qualcuno... E, forse, quel qualcuno poteva trattarsi della persona che aveva promesso di salvare, di proteggere.
    Doveva avvicinarsi.
    Mantenendo tutti i sensi attivi nel caso in cui l'Heartless sarebbe riapparso, Yuki sarebbe scattata verso la luce in tutto un paio di volte, riuscendo a mantenere il suo corpo in perfetto bilico sopra quel baratro, come se il suo corpo fosse improvvisamente diventato più leggero di una piuma.
    "... Terra?" Pronunciò il suo nome con enorme titubanza, anche se qualcosa nel suo profondo l'aveva spinta a chiamarlo così, come se già sapesse di chi si trattasse. E, in quel momento, il tepore del suo Cuore si sarebbe allungato verso la sagoma, verso la Luce, come un caloroso abbraccio, un invito a risvegliarsi e accettare la sua mano. Il suo aiuto.

    Yuki si teletrasporta (2 slot) sopra la piattaforma, ad un'altezza sufficiente per vederla nel suo intero e lontana quindi dagli artigli. Attirata dalla Luce che vede in lontananza, sfruttando Superglide e Scatto Aereo (2 slot), cerca di avvicnarsi e di attirare la sua attenzione, oltre che risvegliarlo col poetico potere dell'amicizia(?)


    Yuki Lemaire
    Bonus Keyblade
    [Danni magici dimezzati]

    Magie utilizzate: ///
    Tecniche utilizzate: Teletrasporto (30 Stamina), Scatto Aereo x2 (10 Stamina)

    Salute: Illesa
    Mana: 170/200
    Stamina: 100/200 (40)
    [Energia: 230/230]
    Slot: [4/5]

    Abilità Passive
    Glacial Strike - La sua innata affinità col ghiaccio si estende fino a tutte le armi che Beira brandisce. Esse infatti diventeranno bluastre e più fredde del ghiaccio stesso, causando così l'equivalente di un'infusione perenne di Blizzard. Nell'attimo in cui attiva la tecnica Ice Slash, tuttavia, questa passiva risulterà disattiva per 1 Turno.

    Equipaggiamento
    Daga dell'Assassino: Le uccisioni effettuate con questo pugnale, e solo con esso, rendono l'utilizzatore invisibile ai nemici per un Turno; gli alleati lo vedranno come una sagoma sbiadita, che può passare facilmente inosservata. Se durante questo Turno di invisibilità il possessore riesce ad uccidere un bersaglio, recupera 30 Stamina. L'invisibilità ha 4 Turni di cooldown, ma se viene effettuata un'uccisione scende a 2.

    Accessori
    Cerchio di Nebbia [Cooldown 2/3]: Un bracciale d'acciaio che conferisce a Yuki la capacità di fare schivate perfette. Quando lo riterrà opportuno, durante una battaglia particolarmente difficile o in una situazione che lo richieda, Yuki potrà fare affidamento sulle proprietà del bracciale e trasformarsi per una frazione di secondo in nebbia vera e propria, evitando qualsiasi danno alla propria persona sia fisico che magico, ad eccezione del Blizzard (punto debole che NESSUNO può sapere se non detto da Yuki stessa). La prima attivazione è gratuita, le successive hanno un costo di mana sempre crescente. Dopo aver usato la schivata, Yuki non può usare alcuna magia difensiva per un turno. Usarne due di fila senza almeno tre turni di stacco potrebbe essere pericoloso.

    Tecniche

    Movimento - Il Keyblade di Yuki si trasforma automaticamente in un mezzo di trasporto che le permette di muoversi velocemente per l'arena. La trasformazione è puramente estetica e non influisce su Slot, schivate ed altro.

    Formchange - (2 Slot, 30 Stamina): Il Keyblade di Yuki si trasforma in una simil-frusta, che può raggiungere il nemico da lontano. Yuki colpisce il suo avversario dalle due alle sei volte, rimanendo abbastanza lontana da impedire ai nemici di raggiungerla e facendo enormi danni fisici.

    Ultima Cannon - (3 Slot, 30 Stamina, 1 Turno di ricarica): Il Keyblade di Yuki si trasforma in un grosso cannone: da esso parte un potente attacco energetico che fa danni disastrosi.

    Lingering - (5 Slot all'attivazione, 50 Stamina):
    Effetto passivo - Una volta per combattimento, Yuki viene avvolta da una luce rossastra: entrando in uno stato di Berserk, fa danni in più per tre turni ed è quasi invulnerabile per uno.
    Effetto attivo - In uno dei tre turni di durata, Yuki si getta sul nemico, falciandolo con il suo Keyblade e lanciandosi immediatamente via. Quest'azione viene ripetuta per cinque volte, fino a quando la ragazza non si riposizione dove vuole sul campo di battaglia.

    Cleaving Whirlwind - Beira può girare su se stessa fino a cinque volte, infliggendo sempre più danni se sta attaccando un nemico singolo e respingendo qualsiasi nemico non riesca a uccidere se sta attaccando più bersagli. Al costo di 5/10/20 Energia, Beira può infondere questa Tecnica con Blizzard. (Festività in ritardo - Christmas Town)

    Tecniche offensive:
    - Aerocolpo
    - Shield Blast
    - Dazzling Strike
    - Shattering Destruction

    Tecniche elementali:
    - Scatto Glaciale
    - Lotus Congelato
    - Zantetsuken

    Tecniche di movimento:
    - Dodge Roll
    - Glide, Superglide
    - Scatto Aereo
    - Teletrasporto
    - Carica Scivolata
    - Impatto Sonico
    - Turbine Volante

    Magie
    - Tutte le magie di Primo Livello
    - Thunder, Thundara
    - Aero, Aerora
    - Fire, Fira
    - Reflex, Reflera
    - Blizard, Blizzara, Blizzaga


    Temporaneamente disattivate
    (Fortitude: +Danno Tecniche)
    Warframe:
    Ice Slash - Beira è ora in grado di incanalare quel ghiaccio in un unico, concentrato attacco, e di scagliarlo contro i nemici dinnanzi a sé. Ogni 2 Turni, Beira sarà capace di rilasciare un taglio particolarmente più potente e più ampio del normale al costo di 10 Energia. All'impatto, esso sarà in grado di rallentare e/o congelare i nemici seduta stante per un totale di 1 Turno, rendendolo vulnerabile alle magie di tipo Fire e agli attacchi fisici.
    Il range di quest'abilità è di 2 metri dalla forma di un semi cerchio.
    Durata: Istantanea
    Durata debuff: 1 Turno
    Tempo di carica: 3 Turni
    Costo: 10 Energia

    Ice Wave - L'incanalamento del ghiaccio ha ora un impatto magico. Al costo di 30 Energia anziché 10, Beira potrà rilasciare tutta l'energia precedentemente incanalata nelle sue armi. Anziché eseguire un fendente dinnanzi a sé, Beira conficca la propria arma a terra e rilascia una potente onda che si estende fino a 5 metri. Essa farà barcollare i nemici fino a eventualmente farli cadere e/o respingere, mentre all'impatto il nemico subirà ingenti danni di tipo Blizzard pari al livello di magia di Beira (Blizzard/Blizzara/Blizzaga) e i suoi movimenti risulteranno particolarmente più rallentati per al massimo 2 Turni.
    Durata: Istantanea
    Durata debuff: 2 Turni
    Tempo di carica: 3 Turni
    Costo: 30 Energia


    Edited by Tomori_16 - 10/4/2024, 13:10
     
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    Non era il vero Xehanort, peccato, pensò Lao.
    Di certo schiantargli una mazzata su quel visino da perfettino sarebbe stato un momento molto godurioso, ma la violenza doveva, purtroppo, aspettare.
    Il vero Keyblader era infatti lontano, scrutava imperterrito l'andamento di questa sortita sperando, forse di eliminarli una volta per tutto.
    Alle esternazioni di Yami Lao fece spallucce:
    Midgar... sai... sono successe cose, come tua sorella che ottiene un Keyblade.

    Con piacevole stupore Laozillo notò perlomeno una buona dose di cooperazione; anche Paperino e Kairi dei veri e propri estranei, per così dire, si amalgamavano discretamente all'interno delle magie e tecniche di quel nutrito gruppo.
    Certo, forse sarebbe stato più semplice con una truppa armata di Keyblader, ma anche gli altri avversari dovevano essere alla pari con il giovane Xehanort.
    Per quanto incredulo i fatti si raccontavano da soli: il vecchiaccio che per poco non li ha mandati tutti all'altro mondo ha ottenuto delle incarnazioni o copie di sé stesso, dunque era verosimile supporre che tutti fossero vagamente sullo stesso piano in termini di abilità.
    Probabilmente ognuno aveva una decisiva specialità in cui troneggiava sugli altri, ma non era il tempo né il luogo adatto a simili congetture.

    Infatti, a proposito di tempo e tempismo, Xehanort, forse stufo di uno scontro prolungato, decise di sfoderare uno dei suoi assi nella manico, o perlomeno così aveva inteso Lao.
    Generalmente quando i boriosi vogliono farla finita non badano troppo alle circostanze e manifestano senza problemi una massiccia dose del loro potere.
    Era stata una regola anche con Sephiroth e, in tutta franchezza, lo spadaccina sembrava di tutt'altra pasta rispetto al keyblader. Quest'ultimo, temibile nella sua stravaganza, non arrivava a quella cosa di Midgar.

    Improvvisamente Xehanort disse qualcosa in una lingua a lui aliena, era la stessa di Kurama, o quantomeno si avvicinava a livello fonetico, il che era molto strano, ma nuovamente non poteva abbandonarsi a futili pensieri.

    Un orologio?!
    Esclamò goffamente Laozillo.
    Che cosa intenderà mai fare? Ma poi è lì dentro? Dove è finito? Figuriamoci se è scappato.

    La situazione era molto strana, voleva provare ad attaccarlo, ma ragionandoci bene Laozillo pensò che un attacco diretto non avrebbe avuto troppo senso.
    Era lì. Fermo. Inerme.
    Insomma, che razza di persona si trasforma in qualcosa di statico solo per il gusto di essere sacconato?
    Un tentativo potevano farlo, non costava niente, ma il sospetto era che ci fosse qualcosa di più sottile.
    Benché le parole di Xehanort trasudavano superbia si era rivelato un astuto combattente e questa mossa... beh... chi si intrappola da solo in un oggetto non deve brillare di grande acume mentale.

    Possiamo provare ad attaccarlo, ma con moderazione, mi sembra proprio strano abbia lasciato quell'orologio lì per essere colpito. Forse è un'esca? Una provocazione?
    Onestamente non ne ho proprio idea.
    Però a me non va giù che si creda il chissà chi del tempo.
    Dopotutto Kyros, non sono inutili questo tipo di magie?


    Fece un occhiolino al suo amico dopo gli accesi commenti riservati ogni volta che Lao si dilettava nella cronomanzia.

    Sarò io a dirgli "Stop". Vedo un orologio che si muove? Io provo a fermarlo, figurativamente e letteralmente.
    Magari Sir Paperino può darmi una mano.
    In ogni caso.
    STOPGA


    Esclamò a pieni polmoni cercando di fermare sul nascere qualsiasi intenzione di Xehanort. Forse non avrebbe fatto nulla, eppure era sicuro che il keyblader non avesse tenuto in conto di quanto Lao adorasse quel tipo di magie ed era sempre pronto a utilizzarla in ogni situazione.

    Lao usa stopga sull'orologio che ha avvolto YX


    Laozillo Aun'Va
    Mago

    Mana: 195/300
    Stamina: 80/80
    Stato: Illeso
    Tecniche Utilizzate: /
    Magie Utilizzate: Stopga
    Slot Azione Usati: 3/5

    Magie Apprese:

    -Fire
    -Blizzard; Blizzara
    -Thunder; Thundara; Thundaga
    -Aero
    -Quake
    -Idro
    -Dark; Darkra; Darkga
    -Energia
    -Reflex
    -Stop; Stopra; Stopga
    -Antima
    -Haste

    Tecniche:
    -Double Shot
    -Dodge Roll
    -Focus
    -Glide
    -Teletrasporto
    -SuperGlide
    -Scatto Aereo
    -Spark Drive
    -Flame Burst
    -Esplosione
    -Velo del Tornado
    -Frostbite

    Accessori:
    - Compagno
    "Un cappello molto elegante dal tessuto protettivo: indossarlo impedisce il sanguinamento"
    - Denaro e Potere
    "Un orologio elegante che potenzia le tue abilità magiche: indossarlo aggiunge 30 Mana alla tua riserva magica."
    - Buckle Sleeve Shirt
    "Una maglietta che aiuta a sprigionare la potenza magica dentro di te: indossarlo potenzia l'uso di tutte le magie e tecniche di elemento Dark."

    Armi:

    Onya - Un bastone magico creato dalle mani del padre ed infuso col mana di Laozillo. La pietra violacea è uno strano minerale ottenuto in ricompensa per i servigi prestati a Disney Town
    (Sotto per vedere gli effetti in game)

    Replicatore:
    Un bastone dalla singolare capacità di replicare l'ultima magia lanciata dal suo possessore durante quel Turno, senza nessun costo, sia essa di Guarigione o Attacco. Quando l'utilizzatore lancia della magie con Double Shot, quest'abilità permette di usare direttamente Trio Magico.)


    - Frammento di Cristallo Se impugnato potenzia i danni della magia Thunder di Laozillo.

    - THORN RING - Un Accessorio che si lega stretto al dito di Laozillo. Le spine appuntite di questo anello infilzano chi lo indossa, potenziandone però le capacità magiche. Al costo di un Livello Salute (Indenne->Ferite Lievi ad esempio), Laozillo potrà generare una magia di secondo livello Elementale a propria scelta. Questa magia non può essere replicata con il Replicatore. Le magie Idro e Blizzard sono potenziate quando indossato.



    Mace of the Fierce: (3 Slot Azione) - Quando quest'Arma Antica viene attivata e compare nelle mani di Laozillo, il mago può tirare un potente colpo contro un nemico, scatenando un'esplosione di danni oscuri simile a un'Antima, ma con danno da Darkra, che sbalza via buona parte dei nemici. Utilizzabile 2 volte per combattimento.
     
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    Il Guardiano della Luce.


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    Xigbar aveva fatto un'ottima osservazione. Non smentiva i fatti, ma era qualcosa che valesse la pena di considerare: loro erano giunti fin lì, trascinati da cosa ancora non era ben chiaro, e se quello era un universo parallelo con tutto il gruppo di persone che, nel loro, avrebbero ancora dovuto salvare, voleva dire che c'erano anche un Evan, una Eileen, un Gilbert, un Fate e altri... e la domanda su cosa stessero facendo, che vita stessero conducendo, affiorava da sola.
    Il peso di Ultima Weapon si fece più forte. Il Keyblade aveva cambiato radicalmente la sua vita, gli aveva regalato indicibili sofferenze, ma gli aveva anche permesso di raggiungere gioie che non riteneva possibili. E tanto tempo prima, alle Isole del Destino, in quell'ultimo momento in cui era riuscito a vedere Sora in viso prima che la sua presenza si facesse tanto rarefatta da essere irraggiungibile, proprio lui gli aveva detto che quella da cui lo aveva strappato tramite l'arma leggendaria non era una vita felice.
    Come poteva esserlo, in fondo? Se il resto era rimasto invariato, aveva comunque deciso di scappare con Nate, Paul e il capitano Mendoza. Era finito comunque a Radiant Garden? L'Evan di quell'universo aveva assistito agli stessi portenti causati da Sora?

    Se Sora era lì, non c'era Fastus. E senza Fastus molte cose non sarebbero accadute. Ailani forse era ancora rintanato da qualche parte nell'universo, Partizan sarebbe morto in quel campo minato e non avrebbe potuto fare niente contro Midgar... in quell'assurda catena di eventi, poteva solo significare che molte persone che conosceva stavano conducendo una vita molto più normale, una in cui per giunta tutta quell'assurda guerra non giungeva nemmeno alle loro orecchie. Nekibi era ancora a Midgar, con la sua famiglia. Tobio era ancora a Twilight Town, senza alcun bisogno di andare a cercare suo padre dall'altro capo dell'universo, e qualsiasi guerra che lo Sparviero volesse scatenare con la Federazione non lo riguardava. E Fate... Fate non avrebbe scoperto la disperante realtà di una guerra che lo stava sgretolando vivo. Non si sarebbe trovato stretto tra l'incudine e il martello, a stringere la più bella delle amicizie con il peggiore dei loro nemici, costantemente obbligato a scegliere, a trovare messa in discussione la sua dedizione alla sconfitta di Fastus e la sua lealtà. Non ci sarebbe stata alcuna Stiria. Da qualche parte, Fate era ancora lo stesso ragazzo gioioso, con gli occhi che luccicavano della pura, incontaminata voglia di vivere.

    Si chiese dove fosse Eileen. La preoccupazione per lei non era mai cessata dall'inizio, era solo abbastanza fiducioso da sapere che non avrebbe permesso a niente di lasciarla lontana da loro troppo a lungo. Ma la Eileen di quell'universo dov'era, adesso? Era ancora a Shibuya? Era riuscita a ricongiungersi al fratello? Senza la dichiarazione di guerra di Fastus, senza la sua presenza, non sarebbe mai andata al castello. Qualcosa nel fatto che forse non si erano mai incontrati gli velava i pensieri di tristezza. No... a ben pensarci, non avrebbe incontrato nessuno di loro, e quella realizzazione gli fece raggelare il sangue dallo sconforto.
    Doveva ammettere, nella più orrenda concessione che si potesse mai fare ad un simile mostro, che se Fastus non si fosse mai fatto avanti, se la spaventosa e schifosa guerra che stavano vivendo non fosse mai scoppiata e non li avesse mai sottoposti agli orrori che tutti loro conoscevano fin troppo bene, molte delle cose più belle della sua vita non sarebbero mai avvenute e non avrebbe conosciuto molti dei suoi più cari amici.
    Evan, in quell'universo... Quanto era solo?
    "Chissà dov'è, ma sono sicuro che sarebbe ansioso di prenderti a calci quanto lo sono io!" Disse, cercando di mantenere un atteggiamento strafottente.

    Di mondi paralleli e strane linee temporali capiva ben poco, e delle assurdità dell'universo era costretto a infischiarsene molte volte, pur di mantenere una sanità mentale. Ma gli piaceva pensare che certe cose rimanessero immutate. Era pur sempre di lui che si parlava, ed Evan prima del Keyblade era comunque una persona avventurosa, energica, assurdamente testarda e decisa a fare la cosa giusta a qualunque costo. Con o senza Keyblade avrebbe trovato la sua strada. Nate... lo aveva trovato comunque? O era ancora abbandonato in quella nave, tutto solo e circondato di Heartless?
    Molte paure si riunirono in quel momento; e la sua voce uscì spezzata e più spaventata di quanto volesse, abbastanza da spingere Sora a placarsi e lasciar perdere del tutto il Nessuno su cui si avventava con quelle artigliate ferali e quelle bizzarre magie. Non solo si placò, guardandolo per un attimo molto perplesso, con tanto di testa inclinata come un gatto duro di comprendonio; ma quando comprese quali fossero le sue preoccupazioni, si rituffò nel terreno e d'istinto Evan strinse più forte il Keyblade come se dovesse iniziare un'altra battaglia.
    Mille piani si affollarono nella sua mente in pochi secondi; ma Sora uscì dal terreno lasciandosi l'oscurità alle spalle, di nuovo lui, come se nulla fosse successo, adducendo la spiegazione più fuori di testa che avesse mai sentito. E che ebbe la miracolosa capacità di rasserenarlo all'istante.
    "E'... folle!" Si grattò la testa, più sorpreso che altro. "Non ho mai sentito di una cosa simile, ma di te non so poi così tanto. Sicuramente sei pieno di sorprese!" Sbuffò, rassicurato, rivolgendogli uno sguardo sollevato. "E' forte, lo ammetto. Avrei voluto saperlo prima, però! Avrei evitato di... spaventarmi." Disse semplicemente, non era il momento né il luogo per mettersi a spiegargli cosa sarebbe successo in casi ben diversi. Per far capire a Sora che non era né turbato né infastidito, abbozzò una risata, ma non gradì affatto ciò che diceva Xigbar. Era la seconda volta che lo definiva uno scherzo della natura, e qualcosa di quelle parole lo faceva imbufalire. "Detto dal cagnetto scodinzolante di un vecchio miserabile fa un po' ridere, non trovi, compare?" Sbottò, con abbastanza foga da perdere la solita calma anche nel linguaggio un'altra volta. "Su una cosa hai ragione, però. La tua corsa finisce qui. Perché mi avete sinceramente stufato, voi e quei sacchi dell'immondizia che vi mettete addosso!" Impugnò Ultima Weapon con entrambe le mani e si mise in guardia, spada di fronte a sé, gamba sinistra avanti; si era abituato all'assenza dello scudo ed era già pronto a combattere; Sora fu rapido e tese una nuova barriera in loro difesa mentre Xigbar contrattaccava. Ridacchiò soddisfatto nel vedere i proiettili infrangersi contro di essa senza nemmeno scalfirla. In mano ad una persona potente come Sora, stava davvero facendo faville. "Ci hai preso la mano, vedo. Non sarà spettacolare come il tuo, ma regala soddisfazioni!" Disse fieramente. Gli dispiacque aver dubitato di Aliseo, anche se per pochi secondi. I vaneggiamenti di Xigbar gli avevano fatto capire, ancora una volta, quanto dovesse a quel Keyblade... e alla persona che lo aveva scelto per portarlo.

    Il terreno divenne nero come la pece; fece un passo indietro, e si accorse che Sora gli tendeva la mano.

    Con un sorriso beffardo e una luce negli occhi, una che conosceva bene, lo invitava a unirsi a lui per dare a Xigbar la sonora lezione che si meritava. Ed Evan, ovviamente, non poté che afferrargli quella mano con assoluta convinzione.
    "Speravo lo dicessi!" Ricambiò con un sorriso ugualmente battagliero e determinato. Ultima Weapon brillò a propria volta, come se i loro Keyblade intuissero le loro intenzioni. "Andiamo. E' da quando è comparso il suo brutto muso che ho una gran voglia di prenderlo a calci."
     
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    L'assalto di magie combinate funzionò bene, grazie anche alla difesa di Antonio e l'aiuto di Aqua, permettendo ai tre Keyblader di lanciare le proprie magie. Nonostante ciò, Nekibi notò presto come il falso Terra sembrò ancora pronto a combattere. Per quanto quel falso lo infastidiva, il giovane Keyblader doveva ammettere che la sua determinazione era, da un certo punto di vista, ammirevole...E per quanto trovava quella determinazione diretta verso una causa sbagliata, Nekibi non poteva negare che, prima o poi, anche lui sarebbe stato spinto dalla stessa oscura determinazione per affrontare quel Nyarlathotep.

    Ma, alla fine, trovava che c'erano fin troppe differenze, differenze che portavano il Keyblader a negare che ci fosse- Soprattutto considerando il piano di Xehanort. "Prendi!" Rispose velocemente il Keyblader, puntando il Grievous Desire verso il Keyblade di Ventus. Una fiamma avrebbe rapidamente avvolto il Keyblade di Nekibi, partendo dalla base fino ad arrivare alla punta, infine lanciandosi rapidamente verso Wayward Wind, in modo da circondare l'arma di Ventus in un fuoco potente ed acceso.

    Nonostante ciò, il nemico riuscì comunque a respingere l'altro Keyblader, costringendo Fate ad intercettarlo. Nekibi era già pronto a continuare ad attaccare il falso Terra, ma l'apparizione di un uomo gli impedì di farlo, concentrando la sua attenzione su di lui. Era difficile descriverlo, ma gli ricordava l'unica figura che avevano visto, prima di dividersi- Decisamente più giovane, ma comunque dall'aspetto di un adulto. Le sue parole non furono nient'altro che confusionarie per il giovane di Shibuya, soprattutto per quanto riguardava Aqua: Era caduta nell'oscurità, in questo universo?

    Come prima, il giovane Keyblader decise di non pensare a domande del genere, soprattutto ora che si era unito un nuovo nemico alla battaglia. Ma prima che potesse anche pensare di avventarsi su di lui, iniziò ad intrappolare Fate e Ventus nell'oscurità- E, vedendo questo, Nekibi avrebbe voluto agire con più fretta, ma il nemico che avevano affrontato fino ad adesso apparì davanti a lui, per tentare di attaccarlo con dei fendenti illuminati in una luce violastra.

    Negli istanti prima di venir attaccato, Nekibi ebbe molti pensieri. Non sapeva cosa stava per fare quel nuovo arrivato, ma non gli piaceva. Per quanto non conosceva bene Ventus e Fate, e quindi esitava a definirli degli "amici" nella sua mente, li considerava comunque dei compagni legati da una grande responsabilità- E dopo che era successo così tante volte in così poco tempo- sia considerando la tempesta di Vanitas e le sparizioni di Kouichi e Yuki- il Keyblader era stufo di venir diviso.

    "LEVATI DI MEZZO!" Tuonò il giovane Keyblader, facendo scomparire una delle sue armi in modo da provare a tenere l'altra (in questo caso, il Grievous Desire), con entrambe le mani. In un batter d'occhio, avrebbe provato a canalizzare la potenza del suo Keyblade- E facendo ciò, delle fiamme sarebbero apparse istantaneamente, avvolgendo la chiave ed estendendo la lama in fiamme furiose e roventi, come se rappresentassero la rabbia e l'odio che sentiva in quel momento. E dopo aver fatto ciò, Nekibi avrebbe provato a rispondere ai fendenti del falso Terra. In particolare, avrebbe provato a reagire ad ogni suo attacco, rimanendo sulla difensiva mentre cercava di direzionare Grievous Desire in modo da scontrarsi contro l'arma del suo nemico, in modo da respingerla verso la direzione da cui era venuta.

    Avrebbe mantenuto questa strategia difensiva fino a quando non sarebbe passato al quarto fendente: Infatti, contando sulla speranza che il suo modo difensivo avrebbe abbassato la guardia del membro dell'Organizzazione, il giovane di Shibuya avrebbe sfruttato quel quarto fendente per applicare la più forza possibile, in modo da deviare l'arma del falso Terra verso destra. Se avrebbe avuto il successo desiderato, Nekibi avrebbe provato a continuare il movimento di quella deviazione, provando a fare abbastanza passi per riposizionarsi verso il lato scoperto di Terra ed, infine, provando a lanciare il quinto e ultimo fendente esplosivo verso il fianco del suo nemico, in un movimento orizzontale e roteante- Ma, soprattutto, forte.

    Nel caso fosse riuscito a spedirlo via con quell'esplosione, però, Nekibi non gli avrebbe dato scampo: Sapeva che poteva tranquillamente ritornare vicino a lui con quella tecnica del teletrasporto- E, per questo, rievocando il Keyblade assomigliante alla Sword of the Phoenix, Nekibi avrebbe provato lanciare un Firaga verso il corpo del falso Terra, immediatamente dopo che avrebbe compiuto quel quinto fendente. Questo non fu soltanto per allontanarlo da lui, ma anche da capire meglio la situazione, la quale era riuscito ad osservare soltanto con la coda dell'occhio a causa dei vari scontri contro il falso Terra.

    L'esplosione d'oscurità non passò inosservata- Ma più preoccupante di quell'esplosione fu il risultato di essa. Adesso, riusciva a vedere soltanto Ventus, indossando una specie di armatura da Keyblader che assomigliava ad un abito da moschettiere. La cosa ancora più preoccupante fu vedere l'altro Keyblade che aveva in mano- Quello che aveva visto Fate utilizzare fino ad adesso. "Brutto bastardo...!" Mormorò il Keyblader, quel commento perlopiù rivolto verso Ansem. Che diamine aveva fatto a quei due?

    Nekibi non ebbe altro tempo per farsi domande- O meglio, avrebbe sprecato tempo nel farsi domande del genere. Vedere che dovevano combattere contro uno (due?) dei suoi compagni lo avrebbe reso indeciso, una volta...Ma, con la speranza che avrebbero potuto salvarlo combattendo- Come, effettivamente, stavano cercando di fare con Terra- gli permise di non pensarci su. Invece, avrebbe provato a muoversi- seppur leggermente- nella direzione di Antonio ed Aqua, provando comunque a mantenere d'occhio il falso Terra, in modo da non essere colto di sorpresa.

    Nekibi utilizza Infusione Firaga sul Keyblade di Ventus. Dopodiché, utilizza Volo Infuocato per contrastare gli attacchi di Terranort, cercando di deviare l'arma di quest'ultimo con il quarto fendente, per poi utilizzare il quinto fendente verso il suo fianco scoperto per spingerlo via. Subito dopo questa azione, cerca di utilizzare un Firaga per distanziarlo ancora di più ed impedirgli di teletrasportarsi immediatamente. Infine, si sposta leggermente verso Antonio e Aqua, in modo da iniziare a raggrupparsi.
    Nekibi Kodounen
    Keyblader

    Magie Utilizzate, con costo: Infusione Firaga, 0 Mana (uso scenico chiesto da Max); Firaga, 0 Mana (utilizzo abilità Sword of the Phoenix)
    Tecniche utilizzate, con costo: Volo Infuocato, 0 Stamina (primo utilizzo gratis).
    Slot Azione utilizzati: 0 (Infusione Firaga) + 5 (Volo Infuocato) + 0 (movimento corto) = 5 Slot.

    Salute: Illeso.
    Mana: 220/235.
    Stamina: 275-30 = 245/310.
    Armatura: ///

    Abilità Passive
    Focus, Sprint, Turbine Volante.

    Cooldown Abilità:
    Sword of the Phoenix: 4/4 -> 0/4 Magie lanciate, Firaga lanciato [CD: 3]
    Sword of the Father: Non attivata [CD: ///]

    Equipaggiamento
    Sword of the Phoenix:
    L'arma di Randy Kodounen, quando era un SOLDIER di terza classe, data a Nekibi per difendere se stesso e la sua famiglia.
    La spada è molto affilata ed anche molto leggera. Precedentemente, la spada era chiamata "Sword of the Phoenix" perché, appena colpita da una magia, andava in cenere e si rigenerava subito dopo. Però, dopo il combattimento contro la Weapon Corrotta, la Sword of the Phoenix è cambiata nella Rivalsa della Fenice, negando l'effetto negativo che aveva precedentemente. Non lo protegge dalle magie, ma reagisce all'uso della magia: Infatti, se intorno a Nekibi vengono lanciate almeno quattro magie nell'arco di dieci turni, potrà usare gratuitamente un Fira (o Firaga, più avanti). L'abilità si ricarica in tre turni. Inoltre, alla Rivalsa della Fenice è legata un'abilità particolare, ottenuta come regalo, il ♦ Dual Wielding (scritta nella scheda).
    Sword of the Father:
    (2 Slot Azione all'attivazione; 3 Turni di Durata)
    Evocando quest'Arma Antica, Nekibi la manifesta accanto a sé senza che ciò influisca sulle abilità del suo Keyblade. La spada si muoverà sempre alle spalle di Nekibi, difendendolo da attacchi a sorpresa e attaccando i nemici che non sono nel suo campo visivo. Può essere infusa. Utilizzabile una volta per combattimento.
    Grievous Desire: Un Keyblade, che Nekibi ha ottenuto nel suo Dive Into the Heart.
    Armatura Keyblader: Un'armatura che Nekibi ha ottenuto durante una battaglia in un mondo innevato.

    Extra
    Tecniche disponibili
    ♦ Focus
    ♦ Sprint

    ♦ Dodge Roll
    ♦ Carica Scivolata
    ♦ Impatto Sonico
    ♦ Glide
    ♦ Superglide
    ♦ Turbine Volante
    ♦ Scatto Aereo
    ♦ Teletrasporto

    ♦ Aerocolpo
    ♦ Dazzling Strike
    ♦ Taglio Orizzontale
    ♦ Shield Blast
    ♦ Shattering Destruction
    ♦ Zantetsuken
    ♦ Shock Chain
    ♦ Ciclone
    ♦ Quick Blitz
    ♦ Sonic Impaler
    ♦ Scatto Glaciale
    ♦ Colpo Tornado
    ♦ Furia Ardente

    ♦ Double Shot
    ♦ Flame Burst
    ♦ Esplosione

    Magie disponibili:
    Fire, Fira, Firaga
    Blizzard
    Thunder, Thundara
    Aero
    Energia, Energira
    Reflex, Reflera
    Stop
    Magnete, Magnetera

    Dark, Darkra, Antima
    Shell
    Protect
    Haste

    Borsa oggetti:
    -x1 Granpozione
    -x2 Etere
     
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    Precisi, coordinati, sicuri e forti delle proprie capacità. Il legame con Honoka non era per forza di cose profondo e consolidato come quello fra lui e colui che ha rubato metaforicamente il suo cuore ovviamente, eppure ci si trovava… bene. Non come esclusiva punta di lancia con un possente scudo alle spalle, ma come compagno ed alleato battagliero, alla pari, comprendendo e le sue intenzioni e rispondendo alle sue necessità con… naturalezza ed istinto. Veloce e senza esitazione, esattamente come aveva fatto anche il vero Riku a sfruttare la grande chiave ruotante a suo favore. Avevano cambiato le carte in tavola, dopo un inizio burrascoso ora possono essere loro a dettare le regole del gioco!
    - Nice one, heh! Ma non dobbiamo rallentare, non adesso. -
    Arma alla mano, determinazione incrollabile e cristallina. Il Cavalier Dragoon era al massimo della sua forma e confidenza, anche contro avversari storici e di quel calibro tutt’altro che da prendere alla leggera. Era una sfida, una che lo rinvigoriva come poche volte era accaduto fino a quel momento, avendo finalmente scacciato parte di quell’ansia e inadeguatezza di cui stava soffrendo agli inizi di tutta quella storia.
    Poteva ancora andare avanti. Osare. Lasciare la propria impronta nella storia. Doveva solo continuare così. Doveva solo avere… fiducia.

    Fiducia che tutto sarebbe andato bene. E che poteva farcela contro qualunque cosa. Anche innanzi ad un rapido attacco pericoloso come quello della copia del Novak, palesatosi davanti alla volpe per farne nuovamente un giubbotto di pelliccia, come Marluxia prima di lui. Di norma apprezza tutto questo pensiero nei suoi confronti, peccando un minimo di vanità, e persino in quel caso non se ne dispiaceva più di tanto: più occhi su di lui significava maggiore libertà per i propri compagni. Non che non sapesse come difendersi oltre tutto, dato che ebbe immediatamente un ghigno sfrontato e sbeffeggiante nei suoi confronti.
    - No need. -
    Nessun bisogno di schivare. Questo perché fu sufficiente un minimo movimento del Wings of Memory per offrir la lunga asta dorata alla traiettoria della lama altrui. Niente più che un semplice posizionamento di difesa, a zampe larghe per perfezionarne l’equilibrio e mani ben distanti dal centro, così che potesse ben attutire l’impatto imminente e azzardar dunque di arrestarlo così sul posto.
    Uno che in tutta probabilità avrebbe causato scintille ed anche una lieve esplosione di vento, dato che la lancia venne cosparsa di quel suo elemento quasi nell’immediato, come a far da schermatura ulteriore alle eventuali correnti oscure altrui, nel tentativo di disperderle. Ma il grosso era la propria pura e sviluppata forza fisica, desideroso di contrastarlo completamente.
    - Che c’è, il te adulto was kicking your butt? Heh, non ti andrà meglio… with me! -

    Un profondo respiro, una presa di posizione più solida, un impeto dei muscoli e della propria magia… e il Burmesiano contrattaccherebbe nell’immediato, con una poderosa e potente spazzata del Keyblade infuso, direttamente all’intero ventre e volto del “piccolo” nemico. Una bastonata, lasciando andare la metà contundente, che si schianterebbe piuttosto ferocemente al punto che potrebbe scagliarlo via, assieme all’onda d’urto che partirebbe da lui. L’obbiettivo? Farlo scontrare direttamente con la pestifera Larxene ovviamente, così che possano eventualmente perdere momenti preziosi e focus, intralciandosi a vicenda. O anche solo sferrando un reciproco colpo di testa, qualora avessero particolarmente sfortuna. Un preludio, durante il quale la Coda si muoverebbe sinuosa e rapida, a voler supportare ancor una volta la piccola Maga, attingendo alle proprie riserve di mana non per qualcosa di offensivo, ma per donar… una gentile e leggera brezza alla giovane. Un augurio e una benedizione di velocità, accompagnata dal Vento e dalle correnti!
    - I’ll deal with them. Vai a fare il culo a bei capelli, mh? Scatenati, piccola Dragoon. -
    Poteva farlo. Avrebbe avuto tutto lo spazio per farlo, una velocità tale da poter eludere la donna elettrica e insistere di suo, per spezzare la tanto terribile maledizione che l’affliggeva!

    Ma non era finita li. Non ancora, almeno! Le sue attenzioni volsero rapidamente agli altri, alla copia ed eventualmente alla vicina Nessuno, avvicinandosi a loro ben aprendo le quattro Tessitrici con intenti tutt’altro che benevoli. Si espansero come una grossa ala alla sinistra, guidate dalla Memoria in prima linea, preparandosi così ad una spazzata di enorme e letali proporzioni. Il tutto con un bel ghignetto infame sulla propria espressione, ovviamente!
    - Riku, your choice per chi aiutare. For now, voi due state… a cuccia. -
    L’ultimo assalto. Un multiplo ventaglio di lame finemente affilate e letali, paragonabili ad un’enorme Zampa di drago, sarebbe partita da sinistra a destra, coprendo per intera la loro altezza e non andandosi affatto leggero, ne trattenendosi. L’incanto infuso avrebbe ferito probabilmente entrambi, assieme a tutto il resto, ma non avrebbe comunque mai abbassato la guardia, non contro nemici così subdoli.

    Parando il colpo con Shield Blast (2), infonde la lama di Aero e spazza via violentemente la Copia, cercando di urtare anche Larxene. Dona Haste ad Honoka (4) ed infine prova una grossa spazzata di Weaver contro entrambi i nemici rimasti (5)


    Kurama Rainfell
    Bonus Keyblader

    Soffio del Drago: 0/3
    Magie Utilizzate: Infusione Aero (10 Mana), Haste (2 Slot, 20 Magia)
    Tecniche utilizzate: Shield Blast (2 Slot, 20 Stamina), Attacco base multiplo Weaver (1 Slot)
    Oggetti utilizzati: //

    Salute: Illeso
    Mana: 210/290
    Stamina: 180/235

    Abilità attive:
    - Sprint, Focus, Nitris

    Equipaggiamento:
    - Dragon's Claw - Lancia Dragoon.
    - Wings of Memory - Keyblade.
    - Soffio del Drago - Un nastro rosso legato all'attaccatura del bastone e della lama. Con questo, Kurama può parare fino a tre Magie di Primo e Secondo Livello per combattimento, i cui effetti verranno annullati; le Magie verranno assorbite e immagazzinate nella lancia. Una volta esaurite le tre cariche, il Dragoon può lanciare un potente affondo che fa danni di elemento Fuoco in un cono lungo tre metri e largo cinque.
    - Pendente Azzurro - Nastro che rimane sempre affiancato al Soffio del Drago. Permette di sparare un raggio d'energia di 5x1 metri di lunghezza, che fa danni Non-Elementali pari a una magia di Secondo Livello. Due turni di Ricarica.
    - Grim Cardigan - Magia Aero potenziate
    - Off-The-Shoulder Top - Attacchi Fisici potenziati
    - White Jeans - Magia Lux potenziati
    - Violet-Ebony Floxglove - Schivate potenziate
    - Amore e Desiderio - 30 Mana aggiuntivi
    - Hip Pack - Contiene 4 Eteri

    Extra: Coda e Artigli

    Oggetti&Equip Usati: //
     
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    Il cavaliere della luce

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    Il cavaliere della luce stava rapidamente riguadagnando terreno, contro il nemico che poco prima l'aveva ferito dopo aver reso inutile la sua strategia. Gilbert alla fine aveva usato nuovamente il teletrasporto, proprio all'arrivo del colpo di Saix che colpi il vuoto, mentre il Keyblader appariva nuovamente alle sue spalle. I fendenti potenziati dalla magia del vento avevano colpito il Nessuno, insieme ai proiettili di Stitch. Erano anche riusciti a far sbalzare via Saix che venne successivamente colpito da una fiammata di Axel. Sembrava che quei ultimi colpi li aveva accusati particolarmente, al punto da farlo lamentare brevemente per il dolore quando i loro primi attacchi arrivarono. Cosa rara per un Nessuno che da quello che aveva notato combattendo al fianco di Majora e Aisha, sembravano avere una specie di resistenza al dolore, che permetteva loro di continuare a combattere nonostante gravi ferite. Non troppo diversamente da lui in quel momento, che nonostante stava sopportando anche il dolore di Basil, riusciva a combattere tranquillamente nonostante tutto. Aveva infatti sentito qualcosa, un dolore non suo, che si era manifestato nel suo corpo come una luce tenue e verde, che aveva la forma della ferita che il suo compagno avrebbe dovuto ricevere. Aveva fatto bene ad usare Maram soprattutto su di lui, ma per il momento doveva pensare a Saix. Ovviamente non sarebbe stato quel "Ugh!" a fargli cantare cosi facilmente vittoria, ma sicuramente era un progresso. Come lo fu anche la sparizione di una di quelle mazze che gli giravano attorno, Infatti una di esse venne infranta sparendo nel nulla e aprendo un nuovo varco alle difese del nemico.
    - Più lo colpiamo, più la sua difesa viene meno! Continuiamo cosi Axel! - Aveva detto al ragazzo dai capelli rossi, che sembrava però più interessato a quello che stava succedendo tra Basil e la misteriosa figura. Sembrava infatti conoscerla. Non era Roxas come aveva già confermato Saix precedentemente, ma aveva un Keyblade e forse erano collegati in qualche modo. In ogni caso sembrava collegata ad Axel, che sembrava provare una certa familiarità in lei e anche Basil sembrava provare una cosa simile. Ovviamente Gilbert non ne sapeva nulla e in quel momento non ci poteva badare troppo. Però noto che la figura incappucciata era pronta per un nuovo attacco, mentre Basil sembrava poco propenso a schivarlo. In quel momento se Gilbert fosse stato decisamente più stronzo, avrebbe disattivato in quel momento Maram e dare una lezione a Basil...oltre che fargli rischiare la vita. Fortunatamente per il Keyblader del tuono però, Gilbert non era quel tipo di persona. Anche se lo stava guardando terribilmente male, visto che stava facendo il fenomeno con il suo culo. Avrebbe sfruttato però quell'occasione a suo vantaggio però.
    - Axel! Difendimi in caso non funziona! - Aveva detto rivolto al Keyblader di fuoco, che sperava gli avrebbe dato retta e l'avrebbe aiutato in qualche modo se la sua mossa non avrebbe avuto successo. Infatti Gilbert vide Saix partire all'attacco, schiantandosi continuamente sul terreno con la sua arma, generando onde d'urto che non sembravano per nulla rassicuranti. Doveva muoversi e alla svelta. Doveva schivare l'attacco e già una strategia apparve nella sua mente.
    Voleva richiamarlo quando era davvero alle strette, ma in quel momento aveva bisogno di schivare e tirare il colpo più forte possibile. Voleva infatti fermare il colpo furioso di Saix, con un attacco devastante. Quindi alla fine non tardo a chiamare Kovu.
    Il fiero leone apparve al fianco del Keyblader, capendo che era stato richiamato li per combattere, cosa che era più pronto a fare. Gilbert come era già successo nello scontro con Garland e i suoi compagni, si mise in groppa al leone che non fece troppe storie. Essendosi fatto un idea di cosa stava succedendo. Infatti inizio a correre per tenersi lontano dalle onde d'urto generate da Saix, che nonostante sembravano mosse da una furia cieca, erano rivolte verso il cavaliere e le due evocazioni. Kovu in ogni caso era in attesa del comando del suo evocatore, che non tardo ad arrivare.
    - Kovu! Ora! - Aveva detto Gilbert al leone che senza perdere un secondo, avrebbe ruggito con fragore contro Saix. L'intento era di sfruttare ovviamente il potere del ruggito di Kovu a loro vantaggio. Il suo ruggito probabilmente non avrebbe fermato e stordito Saix, come in genere succedeva con i nemici più deboli, ma gli bastava rallentarlo e soprattutto indebolirlo per renderlo più vulnerabile all'attacco successivo.
    Gilbert evoca Blade of the Mystic nella mano sinistra, mentre la destra rege ancora il Keyblade. Gilbert aspetto un attimo prima di attaccare, aspetto di sentire il dolore, il danno che avrebbe subito Basil e sarebbe passato a lui. Aveva bisogno di più potenza d'attacco e Maram era in grado di darglielo, anche se con delle pericolose condizioni. Appena il dolore arrivo Gilbert strinse un attimo i denti, per poi fare un lieve sorriso pronto ad attaccare.
    Le due armi iniziarono a brillare di luce, soprattutto la Blade of the Mystic, che sembro quasi bruciare in quel momento di un fuoco bianco. Incrocio le armi generando una nuova spada, che sembrava l'unione del Keyblade e della spada ancestrale. Essa inizio a brillare di una luce intensa mentre le ferite etere formate da Maram, si univano alla luce dello spadone. In quel momento il potere dell'arma sembrava troppo pensante, non gli sembrava di riuscire a muoverla abbastanza rapidamente per il suo attacco. Qualcosa però venne in suo soccorso, una magia a lui familiare lo raggiunse, una magia temporale che permetteva di diventare più veloci. Basil aveva lanciato Haste su di lui. Sorrise nuovamente in quel momento, ringraziandolo per l'aiuto nonostante tutto. Quindi Gilbert potte finalmente lanciare il suo attacco.
    - Galahad! - Disse pronunciando il nome di quell'attacco e della spada, che si era formata dall'unione delle due armi. In quel momento il cielo sembro aprirsi, mostrando un cielo azzurro e facendo piovere su Saix una grande e potente colonna di luce bianca. Se fosse stato investito si sarebbe sentito schiacciare e bruciare da quella potente magia.
    Nel mentre Gilbert sperò solo che se quel colpo non sarebbe andato a segno, oppure la potenza non sarebbe stata sufficiente, Axel sarebbe arrivato in suo soccorso per aiutarlo.

    - Gilbert...

    Il Keyblader sussulto un attimo, sorpreso, voltandosi un attimo ad occhi sgranati. Aveva sentito qualcuno sussurrare il suo nome all'orecchio, ma quando non si giro non vide nessuno. Vide solo Basil e la misteriosa figura incappucciata. Non c'era nessuno vicino a lui. Nessuno gli era arrivato alle spalle...allora chi gli aveva parlato. Era una voce familiare. Una voce che aveva già sentito. Una voce che gli sembrava amica. Chi era?
    Gilbert si tocco il petto un attimo, sentendo una strana sensazione. Un richiamo delle parole silenziose, che arrivavano dal suo cuore. Voleva aiutarli, ma aveva bisogno che il cavaliere aprisse il suo cuore per farlo passare. In quel momento L'unione tra la Blade of the Mystic e Everlight spari, lasciando nelle sue mani solo quest'ultima. Notando che una delle gemme, quella che stava vicino alla punta aveva iniziato a brillare. La luce con lo stessa forma della gemma si levo, come se essa si fosse staccata dalla lama, per poi avvicinarsi a lui. Non aveva mai capito perché il suo Keyblade aveva quelle gemme incastonate, ma sembravano legate a delle persone in particolare. Non aveva idea a chi apparteneva quella...quasi si sentiva di offenderlo. Comunque accetto la richiesta.
    - Certo...- Aveva detto portando la gemma luminosa al petto, per poi lanciarla verso il cielo e puntare il suo Keyblade verso di essa. Un sottile raggio apparve dalla chiave e colpi la gemma.

    Gilbert evoca Kovu (1 Slot azione/0 mana o stamina) e si mette in groppa a lui, sfruttando l'agilità e la rapidità del leone per evitare le onde d'urto di Saix. Infatti il leone cerca di tenere lontano lui e il suo evocatore dal furioso attacco di Saix, ma usa anche il suo ruggito Dreadful Roar (-30% energia) per rallentarlo e indebolire le sue difese. Nel mentre Gilbert prepara il suo attacco e con l'aiuto di Basil, che gli lancia Haste e con il fatto che si è fatto colpire da Xion, sfrutta la magia temporale e Maram per potenziare il suo attacco.
    Infatti Gilbert usa un Sancta (0 mana/5 slot azione) potenziando la magia suprema grazie all'effetto secondario di Maram (0 Slot/0 mana o stamina), che può potenziare di molto il suo attacco. Usando anche la Blade of the Mystic (1 slot azione/ 0 mana o stamina), che dovrebbe raddoppiare la potenza della magia usata da Gilbert. In modo da creare una magia suprema, molto più potente della sua versione base.


    Gilbert Walker

    Bonus: Combattente/Keyblader

    Magie Utilizzate: Sancta (5 slot azione/ 0 mana) Maram (0 Slot azione/ 0 mana).
    Tecniche utilizzate:
    Oggetti usati: Blade of the Mystic (1 Slot Azione)

    Stato: Ferito
    Maram: Gravemente Ferito.
    Mana: 245/280
    Stamina: 180/255
    Slot azione: 7/7
    Armatura: 70


    Abilità Passive

    Sprint: + 100 stamina.

    Focus: + 100 il mana

    FreeSancta: Due volte per role, Key potrà usare un Sancta senza sprecare alcuna statistica e senza bisogno di conoscere la magia. (-1)

    Guerriero d'Assalto: Parare o schivare con successo un attacco nemico permette a Gilbert di lanciare un attacco fisico potenziato con danni magici non-elementali contro il suo aggressore o un qualsiasi altro nemico; se lo desidera può ulteriormente infondere l'attacco con una magia a scelta. L'abilità ha 1 Turno di ricarica.

    Lucente: (Resistenza base allineamento) Il Keyblader è più protetto dalle magie (Dark, Darkra e Darkga) o dalle tecniche di tipo oscuro. Qualsiasi attacco infuso dall'oscurità farà un quarto del danno che avrebbe dovuto fare.

    Spazzatore: Impugnare il Keyblade per combattere da un bonus di difesa e uno di attacco contro gli Heartless. Il bonus è doppio contro le creature (Shadow, Cavalieri, Boss oscuri non umanoidi) e i PNG e normale contro i PG oscuri.

    Tecniche e Magie speciali:

    Maram - 0 Slot, 5 Mana per alleato ogni Turno, 3 Turni di durata massima

    Gilbert lega la propria energia vitale a quella degli alleati, assorbendo qualsiasi danno possano prendere al posto loro, purché quell'attacco che ricevono sia a bersaglio singolo. Per tutto il tempo in cui la tecnica è attiva, Gilbert può combattere senza impedimenti. Quando Gilbert arriva In Fin di Vita, tutto il danno accumulato si libera in un potente attacco a sua scelta, capace di ferire seriamente anche nemici molto forti. Se non ci sono nemici nelle vicinanze, Gilbert subirà tutto il danno e sarà ridotto In Fin di Vita. Prima del prossimo utilizzo devono passare 2 Turni almeno.

    Equipaggiamento
    BlackIron: Uno Spadone fatto di un peculiare acciaio nero, lungo compressivamente un metro e sessanta. L'ha BlackIron originale si è spezzata, questa è infatti una versione potenziata ottenuta al primo Natale del Forum.

    Everlight: In origine la sua forma e il suo nome erano diversi. Questo è successo dopo gli eventi di The Edge of Creation, in particolare dopo che è resistito all'influenza di Pitioss e superato in parte il suo trauma, il Keyblade ha mutato forma diventando quello che è ora.

    Blade of the Mystic (1 Slot Azione) - Se qualcuno intorno a Gilbert lancia una magia almeno di secondo livello, il potere di quest'Arma Antica si attiva: al costo di un singolo Slot Azione in più, la successiva magia lanciata da Gilbert infliggerà il doppio dei danni. Utilizzabile 3 volte per combattimento (una solta volta per Turno).

    Amuleto della Rivalsa:Quando Key è a rischio di morte, l'Amuleto può attivarsi guarendolo da ferite letali e circondandolo con uno scudo di livello Reflera per un turno. Dopo l'attivazione (ad opera del giocatore), esso rimarrà inerte per il resto della role o quest. L'Amuleto può essere ceduto a qualcuno, ma i suoi effetti saranno largamente ridotti. Ha la forma di una testa di leone che ruggisce.



    Extra

    Borsa oggetti:

    Magie:

    ~Livello 1 - Tutte, Lux
    ~Livello 2 - Fira, Luxera, Aerora, Energira, Stopra.
    ~Livello 3 - Luxga, Firaga, Aeroga, Stopga.
    ~ Supreme - Sancta
    Magie speciali: Haste, Reiz, Esna.

    Tecniche: Dodge Roll, Aerocolpo, Shield Blast, Focus, Sprint, Double Shot, Taglio Orizzontale, Salvation, Teletrasporto, Glide, Superglide, Scatto Aereo, Carica Scivolata, Colpo Tornado, Furia Ardente, Ciclone.


    I28EmxV

    Vitalità: 100%
    Energia: 100% (- 30% Energia)
    Abilità Utilizzate: Dreadful Roar (30% Energia)

    Kovu: è un leone nobile delle Terre del Branco che ha vissuto una vita da reietto. Innamoratosi della figlia di Simba, Kiara, ha affrontato assieme a lei numerose peripezie e si è guadagnato il rispetto di Simba, che ha permesso ad entrambi di coronare il loro sogno d'amore. Per la vita che ha vissuto e gli ostacoli che ha dovuto affrontare, Kovu è orgoglioso e diffidente, ma se l'Evocatore riesce a guadagnarsi il suo rispetto, Kovu si dimostra una forza inarrestabile, capace di bloccare i nemici col suo ruggito e travolgerli sotto i suoi artigli.


    Abilità:
    Dreadful Roar (30% Energia) - Kovu lancia un possente ruggito, rallentando i nemici più potenti e stordendo per la paura quelli più deboli per un turno. Oltre a questo effetto abbassa considerevolmente le loro difese, facendo loro prendere più danni da tutti gli attaccanti.
    Relentless Claw (30% Energia) - Kovu snuda gli artigli, facendo danni doppi a tutti i nemici per due Turni. Per la durata dell'abilità, Kovu è immune a rallentamenti e immobilizzazioni.
    Debolezze: Attacca con furia selvaggia, obbligando l'Evocatore a richiamarlo alla calma in alcune occasioni. Impiega molto tempo a fidarsi delle decisioni del suo Evocatore e non tollera venir trattato come un animale da compagnia, o venir sottovalutato.


    Edited by Key xD - 29/3/2024, 01:01
     
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    La magia era una materia complessa da non poter essere presa sottogamba. Le componenti di un così delicato equilibrio risiedevano negli sforzi congiunti di natura e mago. C’è chi imparava a sfruttare le proprie scie di Mana, lasciando che fosse la conoscenza a permettergli di plasmare i propri elementi, altri invece si lasciavano guidare dall’ambiente che li circondava per generare l’energia necessaria a compiere i propri incantesimi. In un certo senso era come se da una parte si chiedesse in prestito i propri alla natura e dall’altra la si obbligasse a piegarsi a seguire quel che il proprio Cuore desiderava. Era un argomento affascinante, spesso oggetto di dibattito in diversi libri che aveva letto, ma che quasi non veniva toccato per paura di scoperchiare irrisolte questioni del passato.
    Per tal motivo le magie temporali erano incredibilmente peculiari per Yami: per poter piegare una forza superiore alla vita stessa si doveva possedere una certa conoscenza, era indubbia una simile affermazione, ma allo stesso modo si dovevano possedere forze sufficienti per poterla piegare al proprio volere. Aveva visto che Howell era capace di qualcosa del genere, ma si trattava unicamente di rallentare il tempo soggettivo di una persona, conosciuta come la magia Stop. Ne era capace anche lui, ma non era mai riuscito a comprendere come estendere una simile conoscenza oltre quella semplice modalità.
    Quali conoscenze doveva possedere quello giovane Xehanort per essere arrivato a controllare delle copie di sè stesso con armi differenti? D’altronde, anche basandosi su quanto era stato rivelato precedentemente, quella conoscenza gli aveva permesso di viaggiare nel tempo e nello spazio. Che fosse stato capace di sistemare eventi passati? Che avesse avuto visioni di un futuro glorioso ed era per questo che era così certo di poter trionfare contro tutti loro? Questo avrebbe giustificato soltanto in parte la spocchia con cui si rivolgeva a tutti loro.
    Riuscirono a riorganizzarsi e riunirsi in un punto preciso. Per loro fortuna sembrava che i tentativi dello giovane Xehanort di attaccarli fossero stati anticipati con le giuste precauzioni, tant’è che anche Kairi si unì a proteggerli con un’ondata di rami ed energia che si propagò tutt’attorno a loro. Yami osservò stupito i fili d’erba crescere ed i rami diffondersi in tutta quell’aria, ammirando con stupore quel che sembrava una versione più che avanzata della magia Energia.
    Estremamente affascinante. Oggi potrebbe diventare il mio giorno preferito!” Sorrise appena, entusiasta come non mai. L’amore per la conoscenza stava pian piano trionfando contro l’iniziale sconforto dovuto al combattimento.
    Tutti loro riuscirono nelle loro intenzioni, proteggendosi al meglio delle loro facoltà e riuscendo a spezzare l’avanzata di tutti le figure che avevano tentato di attaccarli. Osservò con soddisfazione la loro scomparsa, ridendo appena alle considerazioni di Paperino in merito al prendere in giro i loro avversari.
    Affatto. Questo mi ricorda come Hikari mi dicesse che serve a distrarre gli avversari. Se iniziano ad infuriarsi e prendere sul serio tutte le offese che gli rivolgi, questi inizieranno a sbagliare.” Cominciò a borbottare, iniziando a guardare il giovane Keyblader. “Ed in effetti mi rendo conto di essere caduto vittima di questa cosa contro Leviathan…
    Parlando di sua sorella, Lao citò come avesse ottenuto a Midgar la potente arma che portava con sé, indicando come fosse accaduto lo stesso giorno in cui la ragazza ottenne proprio il Keyblade.
    Dev’essere stata proprio un’avventura densa quella a Midgar.” Disse semplicemente, ricordando come avesse citato un certo “Angelo con una sola Ala”.
    Non era ancora il momento per potersi dedicare a pace e tranquillità. In quel momento il loro avversario reagì, sempre più dedito a sconfiggerli, questa volta impiegando qualcosa che portò sconforto al giovane Ayazaki. La sua voce si propagò sul campo e realizzò subito le parole che disse.

    Time Stop!




    Mendokuse!” Sibilò a denti stretti. “Questo qua vuole bloccare il tempo!” Nel vedere il proprio amico riflettere su quale potesse essere la sua prossima mossa, non poté far a meno di accodarsi a tale treno di pensieri: se si era nascosto all’interno di quell’orologio lo poteva sapere soltanto lui. Se fosse, appunto, un segno? Che dovessero fare qualcosa prima che l’orologio scoccasse l’ora? O che di per sè questo indicasse la canalizzazione dell’incantesimo ed esso andasse bloccato per tempo?
    Lao sfruttò le proprie conoscenze per poter utilizzare una versione più che avanzata della magia Stop e non poté far a meno di pensare che fosse una soluzione eccellente in un caso simile. Doveva ammettere di essere quasi fiero dei continui miglioramenti e potenziamenti del ragazzo: se un tempo temesse che i propri sforzi potessero essere inutili, aveva pian piano realizzato che il talento naturale di Lao doveva essere dovuto a molteplici fattori. Se la sua curva di crescita era destinata a migliorare, cosa impediva che un giorno avrebbe raggiunto anche lui il suo stesso livello? Non avrebbe demorso proprio ora.
    Non dopo quello che era successo in Stiria.
    Ottima idea! Kyros, riesci a proteggere Dremurr?” Si voltò verso Kairi e Paperino. “Ho idea che stiamo per subire un’ulteriore barrage di attacchi. Lady Kairi, Paperino, posso chiedervi di assistermi? Quell’orologio deve simboleggiare una canalizzazione o qualcosa di simile! Non so se sia il fulcro dell’incantesimo, ma dobbiamo aspettarci che possa ricomparire da un momento all’altro. L’ideale sarebbe sfruttare tutta l’area attorno a noi rimanendo vicini!
    In un momento così delicato, avrebbe dovuto sfruttare tutta la propria concentrazione. Avrebbe stretto la mano a pugno e Gaengasaeng sarebbe apparso in esso, brillando per un attimo di luce violacea, rifulgendo fino a raggiungere la gemma in cima ad esso. Avrebbe battuto con l’estremità del bastone il suolo, iniziando a concentrare tutte le proprie energie nella terra attorno a sè.
    Rifletté.

    Xehanort si muove rapidamente fra tempo e spazio, riuscendo a creare copie di sé stesso con armamenti differenti. Se l’orologio fosse la dimostrazione dell’apice dei propri poteri, potrebbe star ripetendo lo stesso attacco di prima, ma con ancora più ferocia e velocità. Fermare il tempo probabilmente richiede una quantità di energia tale da richiedere, ironicamente, del tempo per poter essere utilizzato. Basandosi su ciò, potrebbe attaccare da un momento all’altro in ogni direzione, anche per tenerci lontani, in caso fosse realmente un fulcro, dall’orologio. Bene, Yami, cosa facciamo?

    Con un nuovo ed assestato colpo al suolo, Yami avrebbe sprigionato un’ondata di venti attorno a sé e gli altri maghi presenti, sollevando dal terreno diversi spuntoni di roccia. Il tentativo era quello di creare un’area in cui le due ondate di vento evocate, assieme alle rocce sollevate, facessero da barriera fisica contro eventuali attacchi, andando a colpire lo giovane Xehanort se avesse tentato un approccio simile a quello adottato precedentemente. Nel fare ciò, inoltre, avrebbe anche evocato una serie di specchi e vetri davanti a loro, separandoli dall’orologio, in caso di un attacco frontale diretto, creando una barriera curva in modo da coprirli anche lateralmente, se possibile. Cercando di mantenere concentrate tutte le magie, infine, nel tentativo di ignorare la crescente fatica che lo stava colpendo nel sostenere così tante magie assieme, avrebbe fatto scorrere sulla pietra opaca una serie di scariche elettriche, fino a realizzare una folgore che sarebbe partita dalla punta dello scettro fino a colpire l’orologio.
    Non si era mai certi di quel che poteva succedere.

    Yami usa Double Shot Quake + Aero per poter fare un tornado di sassi attorno a Lui, Kairi, Paperino e Kyros, sfruttando successivamente un Reflera per proteggersi ed un Thunder precauzionale.



    Yami Ayazaki
    Mago Elementale & Supporto
    Magie Utilizzate: Reflera, Aero, Quake, Thunder
    Tecniche utilizzate: //
    Slot Azione Utilizzati: Reflera (2) + Double Shot Aero(1) + Double Shot Quake(1) + Thunder = 5/5

    Salute: Illeso
    Mana: 50/230 (Reflera - 20 Mana, Double Shot Aero - 15 Mana, Double Shot Quake - 15 Mana, Thunder - 10 Mana)
    Stamina: 60/60

    Equipaggiamento:
    Gaengsaeng, uno scettro a torre con una gemma violacea racchiuso fra due vene di metallo.
    Pigliatutto
    Borsa dei Consumabili: Etere x3

    Magie Apprese (escluse magie iniziali):
    - Darkra
    - Reflera
    - Blizzara
    - Idrora
    - Antima
    - Shell
    - Protect



    Tecniche:
    - Dodge Roll
    - Double Shot
    - Focus
    - Frostbite

    Sigillo del Mistico - Una grande Dea è dotata di un potere immenso. Due volte per role, Yami può utilizzare una magia a sua scelta del livello -ga senza spendere alcun mana o slot. La magia -ga può essere unita ad altre magie castate (queste con normale costo) senza problemi.
    Benedizione di Leviathan: Tutte le magie di tipo Ghiaccio sono ora più forti.
     
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    Honoka



    Honoka si sorprese di riuscire a combattere così perfettamente in sincronia con Kurama, quasi avessero combattuto insieme da una vita. Non era poi così assurdo, in effetti, a ben pensarci… Avevano già combattuto qualche battaglia fianco a fianco in passato, avevano familiarità con i rispettivi punti di forza e le loro debolezze, così come con lo stile di combattimento dell’altro. Eppure non era quello a fare la differenza… quanto più il fatto che entrambi fossero abituati a combattere e coordinarsi con una seconda persona al loro fianco. Per lei era Nagisa, per lui era Dremurr. Combattere in coppia, per entrambi, era parte della loro natura, un secondo istinto sviluppato in anni di esperienza. Ed anche ora, a fianco di un partner diverso, la situazione non cambiava. Si sentiva come se, per usare una metafora, loro due fossero come due ballerini professionisti, abituati a danzare in coppia con i rispettivi partner, che un giorno si ritrovavano a ballare in un evento di improvvisazione in cui erano spinti a cambiare momentaneamente partner e ballare sul ritmo di canzone sconosciuta: la musica poteva essere diversa, così come la persona con cui si stava danzando, ma certi automatismi e certi schemi tipici del ballo di coppia rimanevano, permettendo ai due sconosciuti di riuscire a trovare una certa sintonia e compiere comunque una performance che si rispetti. Doveva valere lo stesso per loro due in quel momento… L’affiatamento dovuto alla loro amicizia ed all’aver rischiato la propria vita più volte insieme, probabilmente faceva il resto. Combattere al fianco di Kurama riportava a galla in lei sentimenti che pensava di aver dimenticato: c’era un rapporto paritario tra loro, al contrario di quello che Honoka aveva preannunciato inizialmente quando aveva proposto quella strategia… anzi, in quel momento erano in grado di supportarsi a vicenda a seconda della situazione, permettendo ad entrambi di risplendere. Al suo fianco, Honoka si sentiva in grado di combattere con un’incredibile libertà.

    L’assalto serrato da parte di entrambi ottenne i suoi effetti. La ragazza non si fece più intimidire dalla maledizione che versava su di lei, anche quando percepì dentro di sé il conto alla rovescia scendere ad “uno”. Il suo affondo iniziale trovò resistenza, proprio come aveva previsto, la brina che si espandeva lungo l’asta di metallo della falce dell’uomo. Purtroppo il proprio spostamento successivo non colse alla sprovvista l’avversario, che riuscì a bloccare con una barriera il Keyblade di Kurama. L’intervento di Novak ed il successivo ritorno dell’arma della volpe le garantirono comunque uno spiraglio per continuare il proprio assalto: la falciata alle gambe venne portata con successo, così come il successivo fendente, combo conclusa infine dal compagno proprio come aveva sperato. Marluxia venne così sbalzato via, rischiando di finire a terra… Le sue parole dissimulavano il contrario, ma la sua espressione di dolore era un chiaro segnale che i loro attacchi stavano finalmente avendo effetto su di lui. Fu il turno dell’uomo di arretrare di un passo, come a ritirarsi.

    La maledizione era ancora attiva. Non aveva tempo da perdere.

    Honoka si preparò a scattare di nuovo verso di lui, ma una voce femminile proveniente dall’alto attirò ben presto la sua attenzione. Non distolse comunque lo sguardo da Marluxia: non si era affatto dimenticata di Larxene, ed anzi aspettava solo un suo rientro nello scontro, tuttavia non poteva permettersi di sprecare ulteriore tempo e risorse su di lei… Non quando aveva una maledizione da sventare prima.
    E poi si fidava dei propri compagni. Sapeva che ci avrebbero pensato loro alla donna, così da lasciare a lei lo spazio di manovra necessario per incalzare in battaglia il membro dell’Organizzazione armato di falce.
    Per cui, senza distogliere lo sguardo dal suo obbiettivo, Honoka avrebbe semplicemente seguito le proprie intenzioni iniziali di scattare verso Marluxia. Senza preoccuparsi di perdere tempo ad alzare la testa e sincerarsi di quale attacco Larxene stesse per riversare su di lei, la ragazza si sarebbe semplicemente buttata in avanti come sospinta da un’improvviso soffio di vento —una magia di Kurama che aumentava la rapidità dei propri movimenti?— e tentando quindi di evadere l’attacco della donna con una successiva capriola.
    Se fosse riuscita a schivarla, una volta completata la capriola e quindi prima ancora di rialzarsi, la Keyblader avrebbe approfittato della posizione acquattata simile a quella di un’atleta prossimo allo scatto per imprimere ancora più forza nelle gambe e darsi una tremenda spinta verso il proprio avversario. Si sentiva estremamente rapida, dal passo leggero e veloce proprio come il vento stesso che accompagnava la volpe: sarebbe scattata in avanti, Keyblade sguainato, fiondandosi su Marluxia con forza e celerità, e con tutta l’intenzione di travolgerlo come una locomotiva grazie ad un nuovo fendente orizzontale atto a ferirlo e respingerlo di un paio di metri.
    A prescindere che il proprio attacco fosse andato a buon fine o meno —venendo forse parato ed eluso ancora una volta dal cupo mietitore— Honoka avrebbe sfruttato il movimento del fendente per ruotare su sé stessa, in modo da arrestare la propria avanzata e puntare così il Keyblade all’avversario: dalla punta di esso si sprigionò una potente magia a cono, un unico getto di ghiaccio che sarebbe esploso in avanti dividendosi in numerose stalattiti di ghiaccio che avrebbero travolto l’uomo come una valanga. La potenza stessa sprigionata dalla propria magia sorprese la giovane: non avrebbe saputo dire se quel potere derivasse dal Keyblade, oppure dal Patto con Leviathan che in quel momento si palesava flebilmente come una luce fredda nei suoi occhi, forse richiamando alla lontana lo sguardo spietato e glaciale della Dea.

    Honoka si getta in avanti e compie una capriola per sfuggire all’attacco di Larxene (Dodge Roll), possibilmente aiutata nella schivata dall’Haste di Kurama (1). Appena completa la capriola, scatta in avanti verso Marluxia (Carica Scivolata) a Keyblade sguainato per investirlo con un fendente, far danni da impatto e respingerlo di un paio di metri (effetto secondario di Carica Scivolata nel caso venga utilizzato contro un nemico) (1). A prescindere che l’attacco vada a buon fine o meno, Honoka continua l’assalto lanciando un doppio Blizzaga (5) che dovrebbe investire Marluxia con un attacco ad area a cono davanti a sé. [7/7]

    (Stavo realizzando ora che lol i danni del suo Blizzaga saranno potenziati sia da Accessori, che dal Keyblade, che dallo zaffiro dello Scettro di Betulla, che dalla passiva di Leviathan. In pratica la magia di ghiaccio di Honoka dovrebbe far di base una caterva di danni?)

    Honoka Yukishiro
    Keyblader

    Magie Utilizzate: Double Shot - Blizzaga (10 Mana)
    Tecniche utilizzate: Dodge Roll (5 Stamina), Carica Scivolata (5 Stamina)

    Salute: Illeso
    Mana: 240-10= 230/320
    Stamina: 115-10= 105/115

    Abilità Passive
    Focus, Magie di tipo Ghiaccio Potenziate (Leviathan).

    Equipaggiamento
    Scettro di Betulla: Un semplice bastone bianco con uno zaffiro incastonato in cima. Lo zaffiro, vero contenitore del suo potere, può essere spostato su altre armi. Potenzia la magia Blizzard facendole infliggere leggermente più danno e abbassandone il costo di 5 al secondo e terzo livello.
    Diadema del Paladino: Ora, il Diadema di Honoka conferisce solo 50 Mana, ma quando lo indossa è anche più resistente ai danni magici, soprattutto quelli da Oscurità, che vengono direttamente dimezzati.
    Cure White, Keyblade.

    Cure White
    Diplomacy - Honoka non genera ostilità e non verrà presa di mira da alcun attacco all'infuori di quelli ad area (solo perché potrebbe esserne indirettamente coinvolta): di fatto, quasi tutti i nemici ignoreranno del tutto la sua esistenza.
    Honoka può assistere gli alleati con Magie di Supporto e Infusioni. Se userà una magia offensiva o se si getterà nello scontro per attaccare o difendere attivamente gli alleati, l'effetto si spezzerà. Perché Diplomacy si riattivi, dovrà allontanarsi di almeno dieci metri e non influire in alcun modo nel combattimento per un Turno.
    Desperate Measures - [30 Mana e 2 Slot azione per Turno]
    Honoka designa il gruppo come bersaglio della propria protezione. Se Diplomacy è attiva, il gruppo infliggerà più danni a tutti i nemici, ad eccezione dei Somebody, che non potranno subire colpi mortali. Se Diplomacy è inattiva, il gruppo subirà meno danni e ad ogni uccisione si curerà di un livello Salute.
    Call to Reason - [50 Stamina dopo il primo utilizzo, 5 Slot Azione]
    Al comando di Honoka, i nemici nel suo campo visivo entro un massimo di 5 metri si congeleranno sul posto, impossibilitati a muoversi. Tutti gli Heartless e gli Unversed coinvolti riceveranno un danno pari al livello della magia Blizzard di Honoka, mentre i Somebody nemici verranno paralizzati e impossibilitati a combattere per tutto il turno successivo. Non influisce sullo stato di Diplomacy.
    Honoka può parlare durante la tecnica.

    Accessori:
    ► Shredded Jeans - Magie & Tecniche di elemento Ghiaccio potenziate
    ► High-top Sneakers - Probabilità di riuscita di schivate e movimenti migliorata
    ► Amore e Desiderio - + 30 Mana
    ► B.H.C.C Tote Bag - + 1 Slot Oggetti

    Borsa Oggetti Consumabili:
    ► Etere
    ► Etere
    ► Etere
    ► Elisir

    Extra
    Sigillo della Pietà - Una grande Dea è misericordiosa.
    Honoka cura i suoi alleati del doppio che dovrebbe fare con le sue magie: i suoi nemici, nel caso, del triplo.
    Promessa delle Meteore: Una stella dorata. Non sembra avere alcuna utilità.

    Tecniche disponibili:
    ♦ Focus
    ♦ Dodge Roll
    ♦ Carica Scivolata
    ♦ Teletrasporto
    ♦ Glide
    ♦ Double Shot
    ♦ Frostbite
    ♦ Velo del Tornado
    ♦ Scan
    ♦ Protezione
    ♦ Shape of Water
    ♦ Nitris Empowered
    ♦ Halos

    Magie disponibili:
    ♦ Fire
    ♦ Blizzard, Blizzara, Blizzaga
    ♦ Thunder
    ♦ Aero, Aerora
    ♦ Idro, Idrora
    ♦ Quake
    ♦ Magnete
    ♦ Stop
    ♦ Haste
    ♦ Reflex, Reflera
    ♦ Protect
    ♦ Shell
    ♦ Energia, Energira
    ♦ Esna
    ♦ Rigene
    ♦ Reiz
    ♦ Lux, Luxra
    ♦ Sancta




    Basil



    Per un attimo soltanto, sembrò quasi che le mie parole fossero riuscite a raggiungerla. La ragazza barcollò, portandosi una mano alla testa per il dolore. Mormorò qualcosa, ma la sua voce suonava così incerta, a tratti disperata. Anche Axel, poco lontano, parve notare lui stesso una certa familiarità nei confronti della figura incappucciata.
    Un urlo lacerante e carico di sofferenza mi squarciò improvvisamente i timpani. Era la ragazza. Chiusi un occhio, contraendo i muscoli del viso in un’espressione a mia volta dolorante… Tuttavia non mi tappai le orecchie. Non mi sarei tirato indietro, non sarei scappato, lo avevo promesso. Avrei accolto il suo dolore, non solo metaforicamente… anche se questo implicava non proteggersi l’udito. Non avrei mostrato nessun segno di cedimento, nessuna esitazione.
    Il mio Cuore parve quasi rispondere a quei sentimenti, e non sembrava si trattasse di semplice empatia. Mi sentii d’un tratto più debole, più rallentato, come se tutto quel dolore… stesse davvero arrivando anche a me. Che fosse per via del nostro legame…? Il petto iniziò a farmi male e la mia mente venne sovrastata da ricordi estranei, tutti dal punto di vista della ragazza.

    Axel e Roxas che ridevano sulla Torre dell'Orologio, mangiando un gelato al sale marino.
    Demyx che suonava per lei nella sala comune del castello, Luxord che le scompigliava i capelli.
    Saix che la guardava dall'alto in basso, rifiutandosi di riconoscerla come una persona.
    Riku alle Isole del Destino, che la guardava con pietà.
    Naminé che le recapitava il suo destino con tristezza.
    Roxas in lacrime, sopra di lei, fra le sue braccia.


    “Mangiamo ancora il gelato insieme, tutti e tre. Per favore…!”



    Un colpo tremendo mi riportò a forza alla realtà. Sopraffatto dai quei ricordi e dalla sofferenza che essi portavano con sé, la mia guardia si era fatta d’improvviso più fragile, incerta… Ed il fendente della ragazza, al contrario, era invece giunto in maniera brutalmente spietata.
    La mia guardia si ruppe facilmente, e avvertii i miei piedi staccarsi dal suolo. Mi sentii terribilmente leggero, mentre sopra di me cielo e terra si confondevano in un alternarsi frenetico. Potei avvertire chiaramente il mio corpo impattare contro il terreno dopo essere stato scaraventato via. Dovevo essere rotolato per diversi metri, ed ora ero riverso a terra, momentaneamente indifeso.
    Mi sentivo mancare il fiato, come se il mio petto si fosse fatto più pesante, costringendomi a respirare a fatica. Persino le mie braccia erano terribilmente indolenzite per via di aver anche solo provato a reggere quel colpo. Era davvero un avversario temibile. Eppure… dentro di me non potevo che sentirmi felice in qualche modo. Mi sentivo sollevato da quel legame, da quel suo tentativo di fare affidamento su di me e lasciarsi così aiutare…
    Ciò non toglieva il fatto che, in quel momento, io avessi una gran confusione in testa… E così quello era Roxas? Era il Nessuno di Sora, eppure il suo aspetto ricordava quello di Ventus… Non conoscevo nulla della loro storia, ma sapevo Axel avesse fatto parte dell’Organizzazione, sia perché lo aveva confermato lui stesso, sia per via di quel tipico soprabito nero che li caratterizzava. E se era amico di Roxas, allora non era da escludere che quest’ultimo ne facesse parte a sua volta, anche se non ne conoscevo il motivo… Ed a giudicare da quei ricordi, potevo intuire che le mie ipotesi si fossero rivelate corrette: la ragazza era davvero amica di Roxas ed Axel, e tutti e tre avevano fatto parte dell’Organizzazione. Non conoscevo gli altri membri, ma ero riuscito a riconoscere Saix: gli altri sembravano essersi affezionati a lei nonostante tutto, quasi come una sorta di famiglia.
    E sebbene non potessi davvero capire completamente cosa stesse succedendo, le emozioni che quei ricordi mi provocavano erano chiare. Il mio cuore ne era stato invaso, completamente pervaso da quelle sensazioni quasi come se si fosse trattato in realtà dei miei di ricordi. Lo sguardo di pietà di Riku, la tristezza negli occhi di Naminé… Che diamine stava succedendo? Perché Roxas stava piangendo…?

    Eravamo forse morti…?

    Cercai di rialzarmi a fatica, facendo forza sulle braccia ancora doloranti. Nonostante ciò, stavo stranamente bene. Nessuna ferita, nessun osso rotto, pur dopo aver resistito ad un colpo del genere… Che centrasse il flebile legame che avvertivo verso Gilbert? Aveva detto qualcosa al riguardo, all’inizio di questo scontro…
    - N-Non mi hai fatto nulla…- mentii, mentre tentavo di mettermi in ginocchio. Una pozza dorata si stava espandendo sotto di me, e non preannunciava nulla di buono. - Non mi sottovalutare, io sono più forte di così. Quel dolore… Io posso accoglierlo.- pronunciai con determinazione, facendo forza su una gamba per rialzarmi del tutto. Barcollai per un istante, cercando di riprendere subito l’equilibrio. Anche se non sentivo fisicamente il dolore, il mio corpo era comunque provato, sia dal precedente fendente della giovane, sia dalle emozioni che stava riversando nel mio cuore. Non mi sarei tirato comunque indietro. “Cos’era un vero eroe?”… Non avrei distolto lo sguardo, avrei mantenuto la mia posizione. Ero il Protettore di Shibuya, ma soprattutto ero un Keyblader, e farmi carico del dolore delle persone che volevo salvare era il minimo che potessi fare…
    - Quindi non trattenerti. Sfogati pure.- le sorrisi, malinconico, aprendo le braccia come a voler accogliere di petto quella situazione. - Urla, piangi, feriscimi, non mi importa! Non scapperò. Perché ho fatto una promessa.-
    “Mi spiace, Gilbert.”, mi ritrovai a pensare, mentre la pozza di luce sotto i miei piedi si allargava sempre più. Speravo che quel suo potere reggesse, altrimenti questa mia sbruffonata avrebbe condannato entrambi. Nel frattempo, con la coda dell’occhio, intravidi Stitch salire in groppa al leone evocato, iniziando una nuova raffica di proiettili come fuoco di copertura mentre il Keyblader di Radiant Garden preparava una magia molto potente. Da quella posizione con le braccia aperte, semplicemente le alzai momentaneamente al cielo, pur rimanendo con le mani ad altezza testa in un gesto che avrebbe ricordato vagamente quello di un uomo disarmato che non voleva mostrare alcuna ostilità all’altra persona. Quello che in realtà era, ovviamente, era un riferimento in incognito al mio eroe preferito.
    “Ti dono la mia energia.”, e d’un tratto Gilbert avrebbe potuto sentire il proprio corpo farsi più carico ed energico, come se quel peso che stava portando fosse stato finalmente condiviso e per questo alleggerito. Era il minimo che potessi fare nei suoi confronti, persino nelle condizioni in cui versavo, pur di ripagare la bravata che mi stavo apprestando a fare.
    - Mi dispiace che tu abbia dovuto soffrire così… Posso solo immaginare come ci si senta.- ripresi, le braccia ancora allargate, non sicuro di quanto tempo mi rimanesse prima che la ragazza decidesse di smetterla di prestare attenzione alle mie parole ed ultimasse così il proprio colpo.
    - Ma ora sei qui. Sei al sicuro. Non ti farò del male, e farò in modo che nessuno altro te ne faccia. Te lo prometto.- cercai di rincuorarla. Avevo notato l’esitazione di Stitch, pronto ad intervenire pur di difendermi, ma era bastato un mio sguardo per farlo desistere e fagli capire che non volevo che nessuno si intromettesse in quella situazione. Non i miei compagni, né tanto meno Saix… Temevo infatti che quest’ultimo potesse ferirla, in caso la ragazza si fosse rifiutata di seguire i suoi ordini. Non lo avrei permesso.
    - Non voglio combattere contro di te. Voglio solo conoscerti, voglio aiutarti. Perché è questo che farebbe un amico…- esitai nel pronunciare quella parola, ricordandomi solo in quel momento della discussione avuta con Kouichi alla Mirage Arena su come io stesso avessi una concezione strana di “amicizia”… Il solo pensiero mi strappò un sorriso imbarazzato, uno spiragli di luce in mezzo a tutto quel dolore e sofferenza che in quell’istante minacciavano di squarciarmi il petto. -… se me lo permetterai, almeno. Non siamo ancora amici, in effetti, né qui né nel mio universo… ma mi piacerebbe conoscerti.- mi affrettai a correggermi, sorridendo mentre mi grattavo la nuca con imbarazzo.
    - Non so cosa ti sia successo di preciso, né il motivo perché tutti ti abbiano dimenticata… ma è crudele ed ingiusto.- aggiunsi, ripensando ai ricordi che avevo visto attraverso di lei. Il solo pensiero mi faceva stringere il cuore per l’amarezza. I miei occhi si fecero lucidi, mentre compievo un passo in sua direzione. Pensai alle vittime di Shibuya, a tutta la gente che non ero riuscito a proteggere quel giorno. - A prescindere da chi tu sia… Ogni vita è importante ed ha un significato. Non è qualcosa che puoi semplicemente cancellare dall’esistenza per puro capriccio.-
    Il mio pensiero volò anche ad Axel e Roxas, così come agli altri membri dell’Organizzazione che avevo visto tramite i suoi ricordi. Gesti semplici appartenenti alla quotidianità, dimostrazioni di affetto palesi o meno, la complicità e la consolazione di divedere un fardello comune… Delle persone si erano affezionate a lei, e questo doveva aver lasciato una traccia nei loro Cuori. Axel ne era una prova. Ed ero sicuro non fosse l’unico.
    - Son certo che là fuori ci siano persone a cui manchi, anche se al momento non si ricordano di te… Persone che aspettano solo il tuo ritorno!- ripetei con più convinzione, compiendo un altro passo in sua direzione. Mi sentivo mancare il fiato, il petto bruciarmi, gli occhi arrossati per le lacrime che minacciavano di scendere da un secondo all’altro.
    Non sapevo cosa le fosse successo, né riuscivo ad interpretare gli sguardi di Riku e Naminé, come allo stesso modo non capivo come si fosse arrivati a quel momento in cui era dovuta morire tra le braccia di Roxas… ma forse proprio quella scena, riportò a galla i ricordi di Shibuya: il mio sacrificio per il bene della mia gente, così come delle persone a me care… e la mia inevitabile morte per mano di Fastus… Ed era ironico come in quel momento tutto ciò a cui riuscivo a pensare era quella sciocca convinzione che mi spingeva a lottare senza riguardi, anche a costo di perdere me stesso se questo fosse significato la salvezza degli altri… Come se la loro vita valesse più della mia, come se io fossi in realtà sacrificabile. Un pensiero nobile ed altruistico, ma anche terribilmente triste.
    Abbassai lo sguardo sul Keyblade della ragazza, Catena Regale, ed il pensiero mi venne spontaneo. Immaginavo fosse così che si fosse sentito Sora al tempo. Chissà se anche lei aveva provato lo stesso…
    - Anche tu meriti di essere felice…- dissi infine, senza distogliere lo sguardo dalla ragazza, le lacrime che finalmente avevano iniziato a rigarmi il viso. E forse, quelle stesse parole erano rivolte anche a me stesso…

    Stitch sale in groppa a Kovu, ed inizia a sparare di nuovo 8 proiettili consecutivi (Pew Pew - 30% Energia) verso Saix, come fuoco di copertura mentre Gilbert carica il suo attacco.
    Basil invece ricambia il favore e lancia Haste (2) su Gilbert, infine si prepara a subire il colpo mentre continua il suo assalto a base di Talk no Jutsu (??? Slot). [2/4]

    Basil Ōnosenshi
    Keyblader

    Magie Utilizzate: Haste (20 Mana)
    Tecniche utilizzate: ///
    Salute: Illeso (Affaticato)
    Mana: 220-20= 200/255
    Stamina: 210/245

    Armatura - 100%


    Stitch

    Salute: 100%
    Energia: 70-30= 40%


    Abilità Passive
    Sprint, Focus.

    Equipaggiamento
    Ancient Voice, Keyblade.
    The Heart of a Hero, Armatura da Keyblader.

    Ancient Voice
    Lampo - Ad ogni utilizzo della Magia del Tuono o di una Tecnica del medesimo Elemento, Basil può scegliere di apparire nella zona d'impatto se si trova in un raggio di cinque metri. Una volta attivato Lampo, devono passare due turni prima di usarla di nuovo. [1/2]
    Lealtà Condivisa - [2 Slot Azione all'attivazione]
    Tramite questa abilità, Basil usufruisce dell'energia dei suoi compagni in combattimento, senza portare svantaggi ai suoi alleati. Se combatte fianco a fianco con qualcuno con cui ha un legame profondo, di amicizia o di affetto, Basil è più resistente ai danni fisici e può continuare a combattere e muoversi liberamente anche se Gravemente Ferito.
    Ogni 3 Turni, Basil può scegliere di spendere 3 Slot Azione per canalizzare la magia più potente a disposizione di uno dei compagni soggetti a Lealtà Condivisa, anche se non la conosce; tuttavia, dato il suo Allineamento, lanciare Dark costerà 5 Slot Azione a qualsiasi livello e disattiverà Lealtà Condivisa, costringendolo ad una ricarica di 3 Turni.
    Lealtà Condivisa dura 5 Turni. Dopo la prima attivazione, Lealtà Condivisa costerà 40 Stamina.
    Difesa Fulminante - [50 Stamina dopo il primo utilizzo, 5 Slot Azione]
    L'utilizzatore viene circondato da una ruota orizzontale di violenti fulmini del diametro complessivo di dieci metri, la cui potenza aumenta in base al livello della magia Thunder del Keyblade. La ruota gira su se stessa, sempre in orizzontale, falciando qualunque nemico minore in un colpo solo; contro nemici di alto livello, provoca ferite gravi o paralisi. La ruota è composta da dieci raggi di quattro metri l'uno. Inoltre, l'attacco non ha alcun effetto sugli alleati dell'utilizzatore.

    Extra
    Amicizia - Una volta ogni dieci turni, Basil può curare un compagno in difficoltà da ferite di lieve entità (Ferito). La cura funziona solo attraverso il contatto fisico e solo verso coloro con cui Basil ha legato.
    Legame Crepuscolare - Basil ha sbloccato l'abilità di Dual Wielding. Se vuole, può ridurre momentaneamente le dimensioni di Ancient Voice per aumentare la mobilità ed evocare Fade of Dusk nell'altra mano. Il secondo Keyblade ha esattamente gli stessi bonus (non duplicabili) di Ancient Voice, ma permette a Basil, quando è impugnato, di utilizzare tecniche o magie oscure se sono state precedentemente acquistate o ottenute, a prescindere dall'allineamento. Il Dual Wielding durerà cinque turni una volta per role. [5/5]
    Sword of the Wanderer - L'attivazione di quest'Arma Antica sostituisce il Keyblade di Basil, che può comunque utilizzarne le proprietà. Ad ogni utilizzo di Lampo, Basil può usare una Tecnica da massimo 30 Stamina senza consumare Slot Azione. Ha due cariche per combattimento. (1 Slot Azione all'attivazione; 3 Turni di Durata)

    Stitch:
    Un esperimento fuori controllo di uno scienziato della Federazione Intergalattica, Stitch è più vecchio e intelligente di quanto il suo comportamento lasci trasparire. Grazie all'amicizia con l'umana Lilo, Stitch è diventato una creatura molto più pacifica e amichevole di prima, e usa la sua forza solamente per proteggere gli amici e chi è in difficoltà. Dotato di una forza e una resistenza impareggiabili, non ha problemi a fronteggiare qualsiasi pericolo a suon di pugni - se minacciano i suoi amici, minacciano lui.
    Abilità:
    Overpower! (50% Energia) - Per 4 Turni, Stitch aumenta esponenzialmente la propria resistenza a tutti i tipi di danno e la sua forza d'attacco raddoppia in corpo a corpo, permettendogli di infliggere gravi danni alla maggior parte dei nemici, sollevare e lanciare oggetti pesanti e attaccare più velocemente come sotto l'effetto di un Haste. In questo stato però è facile che finisca preda della furia combattiva e potrebbe non riconoscere amici e nemici; per questo il suo Evocatore deve prestare attenzione al suo comportamento e, all'occorrenza, richiamarlo alla ragione.
    Pew Pew! (30% Energia) - Stitch spara otto colpi consecutivi verso un nemico. Ogni colpo fa un po' più danno del precedente; se alcuni mancano, il conto riprende dal prossimo che va a segno.
    Debolezze: Tende a sopravvalutare la propria forza, cacciandosi facilmente nei guai. Giocherellone e allegro, non apprezza venir ignorato e che lo si comandi a bacchetta. Non abbandona l'Evocatore, ma potrebbe decidere di far sempre di testa sua.

    ε - Epsilon:
    Epsilon è una creatura di un altro universo, un "Controllore" che è stato salvato da Gilbert e Basil - e per questo motivo ha deciso di prestare a quest'ultimo il suo potere. A differenza delle altre evocazioni, che non possono essere contemporanee a lui, il sui potere ha però un costo.
    Per poter evocare Epsilon, Basil deve sacrificare un livello di Salute (ad esempio, passando da Illeso a Ferite Lievi): solo allora il giovane comparirà sul campo di battaglia, rimanendoci fino a quando non viene sconfitto o Basil ritorna al livello di salute che aveva sacrificato: in quest'ultimo caso Epsilon rimarrà solo per altri due turni.
    Epsilon si evoca automaticamente, senza costo, quando Basil finisce In Fin di Vita, per proteggerlo.
    Epsilon attacca con il corpo e ama mordere, è estremamente veloce. Non parla, ma dopo ogni attacco il nemico, e solo il nemico, può sentire una risatina nella sua mente.
    Abilità:
    Letale - Tutti i morsi di Epsilon provocano automaticamente effetto di Sanguinamento.
    Infamità - Epsilon è agile e veloce, in grado di teletrasportarsi via automaticamente da attacchi normali, come magie di primo livello o semplici colpi. Per poterlo colpire serve qualcosa di più potente.

    Tecniche disponibili:
    ♦ Sprint
    ♦ Focus
    ♦ Dodge Roll
    ♦ Carica Scivolata
    ♦ Teletrasporto
    ♦ Scatto Aereo
    ♦ Glide
    ♦ Double Shot
    ♦ Impatto Sonico
    ♦ Salvation
    ♦ Zantetsuken

    Magie disponibili:
    ♦ Thunder, Thundara, Thundaga - (Thunder Lv.4)
    ♦ Lux, Luxra, Luxga
    ♦ Dark
    ♦ Haste
    ♦ Reflex, Reflera, Reflega
    ♦ Protect
    ♦ Shell
    ♦ Energia


    Edited by Ged~ - 28/3/2024, 19:36
     
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    Il Buoi oltre la Siepe

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    Yuki provò la fuga Teletrasportandosi via, ma non aveva messo in conto che avrebbe dovuto liberarsi prima dalla catena: essa era un attacco magico in un luogo spirituale, non funzionava secondo la logica del mondo reale. Quando la giovane si teletrasportò, riuscì ad evitare l'attacco che stava per ghermirla dal basso, ma non riuscì a raggiungere la luce che vedeva in lontananza: la catena, riapparsa con lei, la tenne ferma, bloccata, e cercò di trascinarla giù, sempre più giù. il Guardian aspettava alla sua fine, pronto a prendere la ragazza se avesse ceduto, se fosse caduta.
    Ma da lontano, comunque, avrebbe potuto vederla ora meglio... quella luce, quella persona. Una figura avvolta dall'oscurità ma ancora luminosa, come l'ultima candela non spenta dalla tempesta, l'ultimo barlume di qualcosa che continuava ancora a sperare. Una luce brillerà sempre nell'oscurità.
    Era un ragazzo in piedi, che teneva lo sguardo basso, il volto leggermente chinato, i pugni stretti, la posa rigida. Il suo sguardo era vacuo, come se non fosse davvero lì, e non guardava nulla. La giovane lo avrebbe potuto riconoscere facilmente, avendolo visto poco prima di finire in quella dimensione, seppur con delle caratteristiche fisiche diverse. Era comunque lui, era comunque lì.
    E quando la ragazza pronunciò il suo nome, Terra aprì la bocca, leggermente, solo un filo di fiato passò da essa.
    "Un... giorno..." Mormorò, quasi impercettibile. "Io... rimedierò..."

    ???:
    - In grado di fondersi con l'oscurità
    - Ha mosse molto simili a quelle di Yuki
    - ????

    Yuki: Illesa - Incatenata: deve liberarsi dalla catena per non essere trascinata giù.



    I Keyblade di Ventus si schiantarono sul terreno, mentre Antonio scivolava via dal suo attacco con maestria. Quando provò a fermarlo con la magia del tempo, tuttavia, si rese conto che non funzionò: l'incantesimo lasciò il suo corpo per schiantarsi contro quello di Ventus, ma l'altro ragazzo non rallentò, ridendo semplicemente cristallino, quasi genuinamente divertito. "Awww, che carino." Disse, le voci di Ventus e Fate che si sovrapponevano distorte l'una sull'altra. "Non conosci nemmeno le capacità dei tuoi compagni di battaglia? Che grande guerriero!" Lo canzonò, prima di voltarsi velocemente per parare un attacco di Aqua.
    "Ven! Per favore, reagisci!" Urlò la ragazza, tenendo il Keyblade contro quelli dell'altro - spinse in avanti, e il ragazzo venne ferito, barcollando all'indietro, e per un attimo lo sguardo della donna vacillò, impedendole di infierire. Ventus ne approfittò immediatamente, e si rilanciò su di lei, costringendola a parare.
    "Ven, Ven, Ven. Ti importa solo di lui? Che grande maestra, così egoista. Hey Aqua, lo sai che cosa conduce bene l'elettricità?" Un ghigno, e Aqua non riuscì a indietreggiare abbastanza in tempo - le scariche elettriche si avventarono su di lei, fulminandola e lasciandole sfuggire un gridolino di dolore. Ventus spinse, sbalzandola via, prima di rivoltarsi verso Antonio. "Andiamo, Antonio. La grande Maestra del Keyblade..." Lo disse con tono derisorio, come se non considerasse Aqua davvero tale. "...Ha scelto te. Qual è il tuo piano, oh grande leader? Se mi attacchi, farai del male a Ventus e Fate." La sua faccia si contrasse in un'espressione di finta tristezza. "Ma se non mi attacchi, morirete tutti. Bu-uh-uh. Scelte, incredibili scelte!"
    "Antonio..." Aqua cercò di rialzarsi, puntando il Keyblade a terra per darsi sostegno. "Non lo ascoltare, non... non esitare..." Era evidente che si fosse pentita di averlo fatto lei stessa. "L-L'unico modo per riaverli indietro... è combattere..."
    "Oh stai zitta, tu!" Esclamò Ventus, puntando un Keyblade verso di lei e lanciandole contro un forte raggio d'elettricità. Con un sorrisetto puntò l'altro verso Antonio, e uno di pura oscurità viaggiò verso di lui invece.

    Fate? Ventus? - Il Sostituto
    -Può usare sia le tecniche di Fate, che quelle di Ventus
    - Immune al tipo di magia temporale
    - ???


    Antonio Kimyo: Leggermente ferito
    Aqua: Ferita




    Nel momento esatto in cui Fate cercò di scattare via, di evitare l'attacco di "Ventus", l'altro cominciò a ridere. La sua risata era doppia, la voce del ragazzo insieme a una miriade di altre familiari, oscure, corrotte. Una voce che Fate conosceva bene. "La fuga! Come sempre la tua prima opzione."
    Non scappò molto lontano: dei tentacoli d'ombra scivolarono verso Fate e gli afferrarono la caviglia, facendolo crollare a terra; il ragazzo si lasciò sfuggire un gridolino all'impatto, mentre l'Illusione cominciava a trascinarlo verso di sé.
    "O forse è il massacro, la tua prima opzione? "
    La voce cambiò un'altra volta, quella di Ventus sparì, ed il sottotono divenne familiare, terrificante, doloroso. Fate si voltò sulla schiena, ma non riuscì a rialzarsi e non solo per ciò che gli avvolgeva la caviglia: con orrore guardò sopra di sé il volto di Tobio, identico in ogni suo lineamento, una copia perfetta - solo i suoi occhi erano completamente neri, come delle pozze profonde di oscurità, e piangevano ancora catrame. Esso gli usciva leggermente anche dalla bocca, da un sorriso storto che non si addiceva al volto di Tobio.
    "Non eri pronto a uccidermi con tutta la nave? Non eri pronto a uccidere quella donna? E Arthur? E quei ragazzini nell'arena?"
    Il Keyblade ancora nelle sue mani (così sbagliato nelle mani di Tobio, così assurdo-) si alzò, pronto a colpirlo dall'alto. "Sei già un mostro, Fate, perché ti ribelli al mostrare a tutti la tua vera natura?"
    Con un altro urlo, Fate alzò la Striscia, e una barriera lo avvolse prima che l'Illusione potesse colpirlo. "Non ero pronto a uccidere nessuno! Io- Con Risa, ero spaventato, e Arthur, sì Arthur volevo ma- non ero pronto, non l'ho fatto, e-erano tutte parolone per... per... non lo so! Avevo paura anche lì! E nell'arena ho fatto di TUTTO PER- lasciami andare !" Si agitò, calciò via il tentacolo che lo teneva a terra, ma la sua concentrazione andava tutta sulla sua magia.
    "Paura? Come avevi paura in Stiria? Avresti battuto ciglio se Ailani avesse sterminato tutti i tuoi compagni? Lo avresti difeso? Avresti detto a testa alta, ad Evan, che le tue scelte avevano ucciso Eileen?!"
    "IO NON VOGLIO CHE MUOIA NESSUNO!"
    L'Illusione rise. "Come non volevi che morisse Kirito? Eppure, anche quella volta eri pronto ad ucciderlo. Sei un assassino, Fate. Muori dalla voglia di diventarlo. Devi solo fare un altro passo."
    L'oscurità ritornò sul corpo di Fate, cominciando ad avvolgere i suoi arti come radici in crescita, e nessuno scossone, nessun colpo riuscì a farle andare via, a distruggerle. Come se non fossero veramente lì fisicamente, come se per liberarsene non avrebbe avuto bisogno della forza, ma di ben altro...
    Fate dubitò, e l'oscurità salì un po' più su.
    Tobio? - L'Oscurità
    - Si nutre dei dubbi di Fate.
    - ???
    - ???

    Fate: 30% di cedimento.




    "Sei arrabbiato?" Chiese il falso Terra a Nekibi quando lui urlò, sorridendo maliziosamente. "Il tuo cuore è pieno d'oscurità: perché ti importa di qualche piccolo guerriero della luce? Tu-" Ma le parole gli morirono in gola quando il ragazzo reagì, e la sua spada si allungò in una fiamma che non si era aspettato: lo aveva sottovalutato.
    "Maledetto-" Nekibi non era un avversario da quattro soldi, ma la superbia dell'altro gli aveva impedito di riconoscerlo. Terra cercò di parare i fendenti che il ragazzino cominciò a scambiare con lui, ma se la lama del suo Keyblade intercettava quella dell'altro con rapidi contromosse, il fuoco lo cominciò a sfiorare, bruciandogli le dita e le mani, avvolgendolo in una spira di dolore e di sconfitta. Venne sbalzato all'indietro dall'ultimo colpo che non riuscì a parare e dalla sua esplosione, e reincalzato dalla magia del ragazzo, ma non si fece trovare impreparato da quest'ultima: seppur ferito, si teletrasportò via, apparendo alle spalle di Nekibi.
    "Insolente marmocchio!" Esclamò, muovendo le mani. "Il tuo potere non è nulla di fronte al MIO!" Delle catene bluastre uscirono dal terreno, andarono ad artigliare i polsi e le caviglie di Nekibi, tenendolo fermo ed ancorato al terreno. Tutta la rabbia di quel falso Terra era in quelle catene, una presa salda e apparentemente impossibile da rompere. Terra sghignazzò, il Keyblade venne sollevato sopra la sua testa, il braccio pronto a scattare, a colpire Nekibi all'altezza del collo - rapido, indolore. Una soluzione perfetta ad un problema così grande.
    Ma quando la lama calò, un'altra incontrò la sua strada.
    Nekibi non avrebbe potuto nemmeno accorgersi di cosa fosse successo: un attimo prima, era alla mercé del suo nemico; un battito di ciglia dopo, un'armatura dorata era di fronte a sé, il mantello svolazzante che quasi copriva Nekibi come un'ulteriore protezione, un Keyblade fermo ad intercettare quello di Terra. L'uomo spalancò gli occhi, e il terrore dentro di essi era genuino, più forte di quanto provato prima, inaspettato, assurdo. "No...!" Si lasciò sfuggire. "Tu dovresti essere-"
    L'Armatura lo spinse via, e le ferite riportate per via del ragazzo prima gli impedirono di contrattaccare: Terra cadde a terra, qualche metro più in là, il Keyblade che gli volava via dalle mani.
    L'Armatura si voltò, e con un rapido fendente attaccò Nekibi: ma non fu il suo corpo ad essere colpito, ma le catene che lo tenevano ancorato al terreno. Il ragazzo, finalmente, sarebbe stato libero, con l'armatura dorata che lo fissava.
    Rimase in silenzio, non disse nulla. Forse, non poteva davvero parlare. Forse non voleva. Sollevò le mani guantate alla testa, sfilò l'elmo, ma sotto di essi c'era solo vuoto: quell'armatura non aveva un cavaliere, un portatore. Piano, quasi con reverenza, l'elmo venne posto sulla testa di Nekibi, e gli calsò come se fosse stato fatto a misura per lui, avvolgendogli il capo con delicatezza.
    L'Armatura avvolse Nekibi, andando a sostituire quella che avrebbe potuto evocare, plasmandosi intorno a lui come se fosse stata fatta apposta. Il mantello gli si poggiò sulle spalle delicatamente, l'elmo non gli impediva di vedere. Grievous Desire rimase uguale, intoccato, eppure Nekibi poteva sentirlo più forte, più potente. Si sentiva più potente. Non aveva un potere in prestito, non c'era niente di estraneo nel suo corpo - ma tutto ciò che conosceva, che sapeva fare... poteva essere ora consapevole di riuscire a farlo meglio. Le sue magie, i suoi attacchi, la sua velocità... tutto era cambiato, era aumentato. Nel suo cuore, un solo pensiero: spettava a lui.
    Terra, da lontano, si risollevò, guardandolo con terrore.

    Terranort - L'Impostore
    - Molto resistente
    - ???
    - ???

    Nekibi Kudounen: Illeso - Potenziato . Tutte le sue magie e le sue tecniche costano la metà di Mana/Stamina. Ha accesso a 7 Slot. Armatura da Keyblader attiva: 100%




    Xemnas aspettava, silenzioso, l'arrivo di Nekochan. Il gatto lo aveva sorpreso molto di più di quanto si aspettasse, rivelandosi essere un ottimo avversario nonostante sembrasse a prima vista insignificante. L'uomo era pronto ad affrontare solo il Re, non dando alcun peso agli altri due suoi sudditi che lo accompagnavano, eppure ora non era Topolino che aspettava lì sopra, ma l'altro Keyblader. Poteva essere superbo, ma non così tanto da continuare a sottovalutare un avversario del genere dopo quello che aveva dimostrato.
    Quando vide che il giovane gatto aveva accettato la sua provocazione, sorrise. Lo vide correre verso di lui e gli andò incontro, lanciandosi di sotto, le lame rosse che gli comparivano nelle mani. Uno verso l'altro, si incrociarono a metà strada, ed il tempo sembrò rallentare mentre i due si guardavano, valutavano l'avversario di fronte a sé. Poi, Nekochan attaccò, e Xemnas rispose.
    Fece vorticare le sue spade, ed esse incrociarono il Keyblade di Nekochan. Rapidi fendenti vennero scambiati fra i due, colpi alla pari che terminarono con il Nessuno che dovette indietreggiare, sbalzato leggermente via dall'attacco di Nekochan, non ferito ma perdente in quello scambio.
    Riatterraron, e l'uomo non disse una parola, ma continuava a sorridere, gli occhi gialli fissi sul gatto. Alzò una mano, e tutto intorno a Nekochan la luce scomparve mentre una cupola oscura lo circondava, nascondendolo agli occhi del Re e di Pippo che urlarono il suo nome, preoccupati, da lontano. Nekochan non poteva più vederli, non poteva più vedere nemmeno Xemnas. Intorno a lui c'era solo oscurità.
    E tutto sopra di lui, la cupola cominciò a illuminarsi di piccole luci rosse, delle fiammelle in lontananza che non presagivano nulla di nuovo. L'istinto gli avrebbe detto che non poteva farsi colpire, assolutamente.


    Xemnas - Il Superiore del Mezzo
    -In grado di usare filamenti di nulla come estensioni di sé stesso
    - Abile spadaccino
    -???


    Nekochan: Lievemente Ferito
    Re Topolino: ???
    Pippo: ???






    Kairi rimase a guardarsi intorno. Non poté fare molto altro questa volta, il suo Keyblade era impegnato a mantenere quell'area rigenerante intorno a loro.
    "Non sono una grande maga, Yami, ma cercherò di darvi una mano." Allargò le braccia e intorno a loro presero a turbinare piccole foglie. Sembravano inoffensive, apparentemente, ma esse luccicavano di una familiare consistenza traslucida. Erano l'equivalente di un Reflega, ma forse non sarebbe bastato da solo contro qualsiasi piano avesse Xehanort. Anche Kyros si unì alla protezione della ragazza, e la barriera si solidificò intorno a loro, mentre Paperino potenziava la magia del tempo di Laozillo. Dremurr non fece in tempo ad attaccare, forse troppo impegnato a capire quale fosse l'approccio migliore, fu un attimo più lento di quanto avrebbe dovuto essere.
    Era stata la strategia sbagliata.
    La magia del tempo non rallentò minimamente l'orologio, e le lancette continuarono ad andare avanti imperterrite. Solo l'attacco elettrico di Yami sembrò incrinarne una, ma non fu sufficente. Le lancette anzi aumentarono di velocità, e raggiunserlo la loro meta.
    Tutto, intorno a loro, sembrò rallentare.
    E poi accellerò.
    Potevano vedere delle ombre muoversi tutte intorno a loro, come se una battaglia invisibile stesse accadendo contemporaneamente alla loro. Ma avrebbero potuto notare che non si trattavano di figure sconosciute: le siluette nere, ombrose, erano quelle di tre maghi, un guerriero felino, una ragazza Keyblader, ed un papero mago... che stavano venendo attaccate da delle figure incappucciate. Come se il tempo stesse venendo...
    Il ciclo giunse a compimento, le ombre scomparvero.
    Il tempo riprese a scorrere normalmente.
    E tutti i danni che Xehanort e le sue copie avevano subito si trasferirono sui guerrieri.
    Kairi, Yami e Kyros, che avevano castato personalmente le magie di protezione, accusarono di meno il colpo, ma Paperino, Laozillo e Dremurr subirono quasi in pieno la forza dell'attacco. Esso non veniva da fuori, ma da dentro di loro - e i Reflera dei loro compagni non potevano salvarli in questo modo. Paperino si ritrovò a boccheggiare, mentre Laozillo era spinto a cadere in ginocchio e Dremurr sarebbe caduto direttamente a terra, in preda al dolore.
    Xehanor riapparve davanti ai loro occhi, sorridendo beffardo.
    "Volete riprovare?" Li provocò.

    Young Xehanort - Il Viaggiatore del Tempo
    - Si può sdoppiare
    - Può cambiare armi
    - Debole all'elemento Elettro (Sbloccato dallo Scan di Yami)
    - Affine all'elemento Tempo (Sbloccato dallo Scan di Yami)
    - Diventa Invisibile
    - Riavvolge il tempo e annulla i suoi danni, riflettendoli sui suoi nemici


    Kyros Anushirvan: Ferito
    Dremurr Felinyahs: Gravemente Ferito - Sanguinamento
    Yami Ayazaki: Ferito
    Laozillo Aun'va: Gravemente Ferito
    Paperino: Gravemente Ferito
    Kairi Sinclair: Ferita




    Nella battaglia tre contro tre che avevano iniziato, Larxene aveva sperato di farcela in meno tempo. Assurdo come dovessero affrontare nemici che, consapevolmente, li avevano già sconfitti una volta e il vecchio pelato si aspettasse pure che vincessero in fretta, mentre lui se ne stava appollaiato chissà dove come un avvoltoio!
    Quanto avrebbe voluto cantargliene quattro. Era dall'inizio, da quando era stata convocata lì con gli altri, che si sentiva a disagio, in quel posto. I Nessuno conservavano pochi ricordi delle loro vite passate, e l'influenza del vecchio rendeva tutto solo più confusionario nella sua testa. C'era qualcosa nel vedere quegli scontri che riportava alla mente una sensazione sgradevole, come il ricordo di un brutto sogno che le lampeggiava davanti agli occhi per un attimo.
    Si dileguò in fretta dal tentativo di quel sacco di pulci bipede di colpirla con il ragazzino. Che andasse a sbattere la testa da qualche parte, per quanto la riguardava! E Marluxia stava avendo difficoltà con una ragazzina che non aveva, palesemente, mai impugnato un Keyblade.
    Qualcuno avrebbe riso molto a tutto questo, ma non ricordava chi.
    E lei che stava facendo? Nulla, a parte passare da un idiota all'altro nel tentativo di arrivare ad una qualche conclusione.
    "Qui perdo tempo." Disse in un ringhio. Il pupazzo scemo e Marluxia potevano cavarsela, o morire, ormai contava poco. Era tutto nei piani del vecchio, no?
    Riku aveva approfittato dell'essersi smarcato dal suo lungo confronto con il se stesso leggermente più stupido e si era lanciato su di lei; piroettò e scivolò fra i suoi attacchi, velocità contro velocità, un prevedibile fendente dopo l'altro. Volteggiò sopra quel suo brutto Keyblade e vi atterrò con grazia proprio sulla lama.
    "Tana per il cretino." Ridacchiò, battendo le mani. I coltelli che aveva seminato tutt'intorno e di cui ovviamente non si era accorto generarono un campo elettrico, fulminandolo sul posto. "Ho altro da fare, ragazzino. Resta qui, da bravo." Disse, lasciandolo esanime per terra.
    Era vivo, e si sarebbe ripreso in breve, ma sentiva che c'erano altri problemi in giro per il labirinto ed era meglio occuparsi di quelli.
    Marluxia intanto si era decisamente spazientito; si trovò respinto da quella violenta pioggia di ghiaccio, e si riequilibrò a fatica con un sibilo della falce.
    "La tua forma è miserabile, ma hai dello spirito. Te lo concedo." Disse Marluxia con un sorrisetto mellifluo. "Ma il tempo stringe, signorina. Perdonami se salto al gran finale."
    Roteò la falce e la piantò in terra; dal terreno emersero lame rosa scintillanti che, per poco non tranciarono in due Honoka, ma si limitarono a respingerla per la pura potenza dello spostamento d'aria. Marluxia si erse su quello che sembrava un trono rosa e argento, dalle sembianze di una donna incappucciata dalle fattezze che nessuno di loro conosceva. Come una spettrale mantide religiosa, le sue braccia terminavano in due grandi falci.
    "Vai, Larxene. Mi saresti solo d'intralcio." Ordinò alla compagna.
    Larxene sbuffò divertita. "Smargiasso. Ci vediamo all'inferno." E senza che nessuno potesse fermarla, balzò lontana da loro, svanendo fra i corridoi del labirinto.
    Repliku non era contento di perdere un membro del gruppo, ma trattenne qualsiasi commento, anche perché era ancora dolorante per la sferzata subita da Kurama, a cui aveva a malapena resistito. Lo avevano colto di sorpresa, quei palesi incapaci!
    "Non sottovalutarmi!" Ruggì a Kurama; fu avvolto di un'aura violacea e bluastra, in cui i suoi occhi dorati risaltavano ancora di più, e impugnò a due mani il suo Keyblade fasullo. Si lanciò su Kurama roteando parecchi rapidi fendenti, la cui gittata sembrava più lunga del normale.
    Il trono di Marluxia levitò e piroettò, scatenando un doppio fendente orizzontale a mezzo metro e a due metri da terra, che avrebbe investito l'intero campo di battaglia.

    [SPOILER]Marluxia, Il Leggiadro Sicario
    - La sua falce è estremamente veloce.
    - Un eco passato lo rende più potente.
    - La sua voce può essere una sentenza - che può essere interrotta ferendolo fisicamente.



    Riku?
    -In grado di teletrasportarsi
    -Usa l'oscurità
    -????

    Honoka Yukishiro: Illesa - Sentenza annullata
    Kurama Rainfell: Illeso
    Riku Novak: Ferito




    I proiettili si infransero sulla barriera di Sora, ma l'Eroe del Keyblade non gli aveva certo teso la mano per sostegno morale; aveva in mente qualcosa di folle, per cui aveva bisogno del suo aiuto. Evan non esitò a stringergliela, e non si limitò a questo.
    "Ve lo affido." Mormorò, e per quanto assurdo potesse sembrare, non si stava rivolgendo a Sora in quel momento ma ad Aliseo... e alla sua armatura. Com'era già avvenuto in quell'incubo infinito, quel Purgatorio dove vagavano gli spiriti senza requie dei Keyblader, la sua armatura si staccò da lui e andò a stringersi attorno a Sora, restringendosi alla sua misura e calzandogli alla perfezione.
    "Vai!" Esclamò, segnalando a Sora di iniziare col suo piano. "So perfettamente come distrarlo." Aggiunse, con un sorrisetto compiaciuto. Gli stava proprio piacendo, quell'Ultima Weapon.
    Sentì il suo corpo farsi leggero fino a sparire del tutto; ricomparvero in alto, al di sopra di Xigbar, e impugnando saldamente i Keyblade Evan ne invocò il pieno potere. In un'esplosione di luce accecante, colonne di fulgido fuoco purificatore lo circondarono e cacciarono la loro nemesi, rotearono intorno a lui come lo sguardo di una divinità infuriata.
    Ma non era finita: Sora, con indosso la sua armatura, poteva volare a sorprendente velocità, evitando i contrattacchi del loro nemico già messo in difficoltà dalle colonne di luce. Tuttavia, Evan sussultò quando se lo ritrovò accanto. Cosa voleva fare?
    Il ragazzo lo guardò raggiante, la mano stretta su Aliseo. Ma non attaccò. Invece lo porse verso di Evan, sorridendo. "Guidami?"
    Ah, ecco che aveva in mente. Era completamente pazzo. Per sua fortuna, lui non era troppo diverso. Caricò la magia della luce, ma incanalò dentro Aliseo. "Tieniti forte." Disse, guardandolo con determinazione e impugnando il Keyblade anche lui, la mano sopra quella di Sora. "Mai volato alla velocità del suono?"
    "Solo in una nave." Rise Sora. "Ma so adattarmi."
    Scattarono, e nulla li avrebbe potuti bloccare. Xigbar non fece in tempo nemmeno a imprecare, perché venne travolto con tutta la loro furia.
    Un'esplosione scosse il labirinto, risuonò in tutti i suoi corridoi, in tutte le sue aree. La luce li avvolse del tutto, e quando si diradò, Sora ed Evan avevano il Keyblade conficcato nel petto di Xigbar.
    Sora tirò il Keyblade con un movimento deciso, e il Nessuno barcollò all'indietro, ora libero dalla lama che lo stava tenendo. Si portò una mano allo squarcio che gli era rimasto, e quando risollevò il guanto esso era pregno di sangue rosso. "Heh..." Rise, debolmente, fissandoli. "Sconfitto... da dei ragazzini come voi. Che seccatura..." Indietreggiò, lentamente. "Beh, congratulazioni, "eroi". Disse, sarcasticamente. "Avete ucciso il cattivo Nessuno. Adesso-"
    "Oh, figuriamoci." Disse una voce alle loro spalle, e Sora si voltò immediatamente, Aliseo pronto ad attaccare anche la figura arrivata. Ma non era un membro dell'Organizzazione quello lì presente, e il ragazzino si accigliò. Demarquer sorrise, prima di guardare Xigbar - e il suo sguardo ed il suo sorriso si affilarono. "Come se un attacco del genere potesse sconfiggerci. Non hai niente di meglio da fare che partecipare al gioco di Xehanort, comunque? Andarsela a prendere con i ragazzini solo per riavere un pezzo di ferraglia? Quanto sei patetico."
    "E chi diavolo saresti..." Xigbar spalancò l'occhio, fissando Demarquer quasi incredulo. "Starai scherzando!" Esclamò, rialzandosi. Sotto gli occhi increduli di Sora ed Evan, filamenti di carne nera andarono a riallacciarsi nel suo petto, chiudendo il buco come se non fosse successo nulla. "Che diamine hai combinato. Sei...!"
    "Non brutto." Il ragazzo scosse la testa di capelli rossi. "O vecchio e guercio. Davvero, perché sacrificare un occhio? Che senso ha avuto? Sono sicuro che c'erano tantissime altre soluzioni-"
    "...un mostro." Concluse Xigbar, a metà fra l'orrificato e lo schifato. "Quello che hai fatto-"
    "Quello che io ho fatto?" Chiese Demarquer, incredulo.
    "Quello che sei diventato. Hai abbracciato quella natura? Dopo tutto quello che il Maestro ha fatto per noi?"
    "Oh, quello che ha fatto paparino caro gli è costato una lama nel petto. Interessante similitudine, non è vero?" Il ragazzo fece apparire il suo Keyblade, portandolo davanti a sé minacciosamente. "Mi occupo io di questo buffone, ragazzi."
    "Il tuo Keyblade..." Cominciò a dire Sora, ma si bloccò, portandosi una mano al petto, dolorante. "Cosa..." Mormorò, barcollando. "Ro...?"
    "Gallaway, per favore, portalo via." Demarquer sembrava quasi annoiato. "Tutti i suoi legami stanno cominciando a impazzire pian piano che sono ad un passo dall'essere liberati, e visto che penso avrai capito benissimo chi ci ha portati qui, ti conviene tenerlo in vita. Finché non ci lascia liberi, non posso andare a recuperare Kyla." Gli lanciò un'ultima occhiata. "Andate. Qui noi due abbiamo una faccenda da risolvere."




    Kouichi avrebbe potuto approfittare del momento per sconfiggere Vanitas, per fare ciò che i guerrieri di quell'Universo avrebbero dovuto fare: eliminare un altro membro dell'Organizzazione ora che era libero. Quegli Unversed potevano essere respinti quanto bastava perché il ragazzo potesse scattare con l'arma in mano. Ma Kouichi non fece nulla di questo. Non era il suo obiettivo, non era quello che voleva.
    Si divincolò dalle loro prese, ne calciò via uno, sussultando quando lo vide cadere lontano a terra, chiaramente ferito. Scattò di lato, se li lasciò alle spalle. Non poteva distruggerli, questo avrebbe fatto del male a Vanitas, ma poteva allontanarsi da loro.
    Purtroppo, l'effetto della magia del tempo su Vanitas cominciò a svanire, e il ragazzo mascherato ebbe la stessa sua idea, allontanandosi di corsa. Era evidente che per lui quel combattimento fosse finito lì, che non aveva alcuna intenzione di rimanere ulteriormente.
    Kouichi era di una diversa idea, e si gettò all'inseguimento. "Vanitas, per favore, solo... ascoltami! Solo per un attimo, per favore-"
    Vanitas si voltò verso di lui, puntandogli il Keyblade contro. Il suo corpo era scosso da tremolii di collera pura, l'impugnatura dell'arma stritolata in una morsa come se stesse strangolando un serpente velenoso.
    "NO!" Gridò, e decine di Keyblade arrivarono percorrendo il labirinto fino a loro, in volo, ancora una volta: essi si avventarono su Kouichi come rabbiosi dardi laceranti. "Non so cosa credi di conoscere! Non so chi sia questo Vanitas che si è fidato di una nullità come te, ma io non sono lui! QUINDI LASCIAMI IN PACE! NON HO TEMPO DI AMMAZZARTI!"
    Vanitas poteva sentire Ventus, sempre. Sapeva dove fosse, sapeva come stesse... sapeva come trovarlo. E al momento a suo fratello stava succedendo qualcosa di pericoloso, lo poteva percepire benissimo anche se non riconosceva cosa: e quel bastardo davanti a lui lo stava solo trattenendo, impedendogli di scongiurare quell'ostacolo alla riunione di cui aveva disperatamente bisogno.
    "Lo so che non sei lui! Non è per questo che voglio... Vanitas!" Appena vide le armi volare verso di lui, Kouichi lasciò scomparire Ancient Voice per riottenere Fade to Dusk, volendo nuovamente sfruttare la sua abilità che lo avrebbe aiutato a schivare. Continuò ad avanzare, cercando di raggiungerlo - ma anche con i suoi movimenti attenti, con i veloci passi che gli impedirono di essere infilzato dalle armi, due Keyblade lo colpirono comunque di striscio, entrambi alle braccia. Il ragazzo digrignò i denti, cercando di sopportare il dolore che ancora si trascinava. "Vanitas, per favore..."
    Vanitas cercò ancora di indietreggiare, di scappare via, ma vedendo Kouichi corrergli contro nonostante i Keyblade decise di fermarsi, di risolvere quel problema alla radice. Con un verso di frustrazione si gettò contro di lui, pronto ad affondare il Keyblade nelle sue carni.
    Ma nonostante Kouichi vide l'arma davanti a sé, non si fermò: solo l'istinto di sopravvivenza, forse, gli impedì di prendersi il colpo direttamente nello stomaco, e si spostò abbastanza da permettere alla lama solo di ferirlo gravemente al fianco. Non attaccò l'altro ragazzo, non lo colpì. Lasciò cadere il Keyblade a terra, facendolo svanire, e gettandosi sul ragazzo, lo abbracciò.
    Per Kouichi, il labirinto sparì. Non esisteva, non esisteva Xehanort, non esisteva l'Organizzazione XIII e nemmeno i suoi amici. Chiuse gli occhi, strinse la presa, quasi abbandonandosi per il dolore contro l'altro ragazzo.
    "Che... che diavolo fai...?" Boccheggiò incredulo Vanitas, cercando di spostarlo, di levarselo di dosso.. "Lasciami andare, pazzo imbecille!" Gridò: nel tentativo di respingerlo si circondò di archi elettrici oscuri, che cominciarono a colpire e frustare Kouichi. Ma il Keyblader non si mosse.
    "Per f-favore..." Sbiascicò, il dolore che lo attanagliava in tutto il corpo, la stanchezza che lo portò ad abbandonarsi ancora un po' verso Vanitas. "Tu sei... anche senza Ventus... sei una persona vera... non hai bisogno di-" Si lasciò sfuggire un gemito di dolore, serrò la bocca per non urlare. Ma non lasciò la presa. "Qualsiasi c-cosa ti abbia detto quell'uomo... qualsiasi cosa ti faccia f-fare per essere "completo".... Vanitas..." Kouichi strinse leggermente di più, lasciandosi sfuggire un singhiozzo.. "N-non vuole d-davvero aiutarti, ti farà solo del male, ti prego... l-lascia che ti aiuti a trovare un'altra soluzione, una soluzione... c-che non ti faccia del male. Questo scontro... S-Se lo vincerai, sarai p-per sempre nelle sue grinfie... s-se lo perderai, morirai... e io... io non..." Stanco, senza più troppe forze, non riescì a continuare a parlare.
    Le parole di Kouichi incontrarono solo silenzio. Un silenzio pesante. Gli Unversed rimasero immobili a fissarli; gli archi elettrici si spensero. La rabbia di Vanitas diventò sconcerto, e poi paura.
    E rimase ad ascoltare Kouichi senza sapere cosa rispondere.
    Dalla sua ombra si staccò un'altra figura dagli occhi rossi, un altro Unversed che impose le zampe puntute sul Keyblader e, lentamente, lo cominciò a curare dalle ferite.
    "Tu cosa?" La sua voce era indecifrabile. Ferito, tradito, stanco, spaventato. Infuriato, addolorato, avvilito, sconfitto. Vanitas conosceva solo quelle emozioni, conoscvae solo quel dolore, e lo stava percependo tutto assieme. "Non puoi accettarlo? Vorresti salvarmi? Io gli appartengo. Lui mi ha creato, mi ha dato uno scopo dove chiunque altro mi avrebbe buttato via, lui mi ha reso forte abbastanza..."
    La sua voce si spezzò. Deglutì a vuoto, le parole gli morirono in gola.
    Puntò di nuovo il Keyblade verso Kouichi.
    "Lui... voglio vederlo. Aprimi il tuo cuore."

    Vanitas - L'Ombra
    - Può evocare gli Unversed, che se vengono feriti gli provocano danno
    - Controlla i Keyblade del Cimitero
    - ???

    Kouichi Kimura: In Fin di Vita (le cure degli Unversed sono in progressione)







    Due lampi di luce riecheggiarono nell'arena. Uno su Basil, l'altro su Saix.
    Il dolore dell'attacco passò a Gilbert, e il ragazzo lo passò a Saix con un colpo devastante che fece distogliere lo sguardo ad Axel, impressionato dalla potenza del Keyblader che stava combattendo al suo fianco e, allo stesso tempo, preoccupato per il suo vecchio amico che, pur rimanendo un nemico, era sempre qualcuno a cui l'uomo aveva voluto bene. Quasi sospirò quando vide che Gilbert non aveva ucciso Saix, no - ma l'uomo era comunque a terra, la sua guardia infranta. Tutte le mazze, ad eccezione di quella che stringeva ora debolmente fra le mani, erano scomparse, infrante dall'unione fra gli attacchi delle evocazioni e dei due Keyblader.
    "Io.." Mormorò Saix, debolmente. La sua forma si era rotta, i suoi occhi ora li fissavano non più vacui, non più bianchi, e per un attimo il colore dorato sembrò scomparire da essi, lasciando spazio ad un verde acqua che per un battito di ciglia, solo per uno, fu lì presente. "Lea, tu..." Il suo sguardo si spostò su Gilbert, come se lo vedesse per la prima volta. "Posso sentirlo, d-dentro di te. Devi..."
    "Oh, non riesco a crederci! Passo da un fallimento all'altro! Oh, davvero, Saix?" Una voce femminile fece bloccare Saix dal dire altro, mentre da un corridoio arrivava un'altra figura dal cappotto nero. Larxene camminava verso di loro spedita, un sorrisetto maligno sul volto, i suoi coltelli stretti fra le dita. "Io posso capire contro tutti, davvero, ma contro Axel? Axel? Ah! Sei patetico."
    "Larxene, lontano dal tuo amichetto?" Chiamo Axel, schifato. "Sei venuta anche tu per essere presa a calci nel didietro?"
    "Oh, io mi preoccuperei di più per quel pupazzetto lì." Disse la donna. "Non mi sembra stare molto bene, no? Dovrebbe importartene, Axel. Non eravate grandi amiconi?"
    "...Cosa?"

    Sono felice di averti potuto conoscere. Oh... e anche Axel, ovviamente. Siete entrambi i miei migliori amici. Non dimenticarlo mai. E' la verità...




    Aveva sferrato un'enorme colonna di luce sul ragazzo davanti a lei, ma non era bastato. Lui era ancora in piedi, ancora lì... ad accettare il suo dolore, ad accettare la sua sofferenza. A, in qualche modo, ricordarla.
    Non sarebbe dovuto essere possibile. Lei non era più nulla. L'unica persona che avrebbe potuto riportarla indietro era dall'altra parte del labirinto, separata da lei che non sapeva nemmeno della sua esistenza. Questa persona era uno conosciuto, un nulla. Non lo aveva mai incontrato. Non erano stati amici, non erano mai stati nulla.
    Ma Basil non cedette. Basil non indietreggiò. Basil pianse.
    E, insieme a lui, Xion cominciò a piangere.
    Grossi lacrimoni scesero sulle sue guance, mentre i singhiozzi le scossero l'intera figura. Fece un passo indietro, si portò le mani al volto, mentre il cappuccio scivolava via dalla sua testa mostrando a tutti il vero aspetto della ragazza, capelli neri a caschetto e occhi ora azzurri, pieni di lacrime, pieni di sofferenza, mentre si copriva il volto per non farsi vedere e continuava a piangere, lasciandosi cadere in ginocchio a terra davanti a Basil.
    "X.. Xi... Xion?" Chiese Axel, esitante, prima di spalancare gli occhi. "XION!?" I ricordi che tornavano veloci al loro posto, la catena di memorie che si andava a riformare. Si alzò, fece per scattare verso di lei, ma la distrazione gli costò cara quando Larxene gli lanciò contro un potentissimo attacco elettrico che lo prese in pieno alle spalle, troppo veloce per essere bloccato da altri, che non riuscì a schivare.
    "Oops." Disse la ragazza, portandosi la mano davanti alla bocca. "Non l'ho fatto apposta, sai... puntavo a lei. Non me ne volere, ma..." Il suo sguardo diventò serio, il sorriso le scomparve dal volto. "I traditori devono essere eliminati, no? Non ti ricorda qualcosa, Axel?"
    "L.. Larx..." Mormorò Saix da terra, ma lei mosse l'indice a destra e a sinistra, come a segnalare un grosso no. "Tu-tu-tu, Saix. Andiamo, non vorrai ribellarti proprio adesso anche tu. Forse hai bisogno di ricordare a quale causa sei votato adesso? Andiamo, "compagno", svolgi il tuo dovere!"
    Larxene mosse la mano, e i suoi occhi dorati sembrarono illuminarsi. Saix sussultò, mentre la luce azzurra lo riavvolgeva e gli occhi giravano a mostrare solo la parte bianca. Si innalzò, i movimenti bruschi e sconnessi, come se stesse venendo trascinato verso l'alto contro la sua volontà. Un passo in avanti verso Basil e Xion, poi un altro ancora.


    Gilbert.



    La voce risuonò nel cuore di Gilbert.

    Per favore.

    Ho bisogno di te.

    Ho bisogno di un ponte, di una legame...

    Non ti conosco, ma tu conosci me.

    Siamo connessi.

    Prestami il tuo potere, il tuo cuore.




    Saix si teletrasportò poco dietro Xion e Basil. La ragazza non se ne accorse se non all'ultimo, sussultando e voltandosi ancora da inginocchiata. Basil, qualunque cosa avesse provato a fare, sarebbe stato troppo lento, poco reattivo. Saix incombeva su di loro, la mazza sollevata, come se non avesse preso alcun danno.


    Aiutami a proteggerli.



    Una feroce colonna di luce piovve dal cielo, investendo Saix e sbalzandolo all'indietro. Axel sollevò lo sguardo sconvolto, mentre Larxene si copriva il volto con il braccio, cercando di schermarsi dalla luce improvvisa e dalla polvere che essa aveva alzato. Quando quest'ultima si diradò, fra Saix ed i due ragazzi si stagliò una figura, anch'essa incappucciata. Impugnava due Keyblade, uno per mano, e sollevò quello scuro mentre alzava il braccio per andare a togliersi il cappuccio.

    "Giù le mani dai miei amici." Disse Roxas.
     
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    Voleva riuscirci. Voleva trovare costantemente la migliore soluzione per ogni occasione. Se non avesse potuto far fede alla propria testa e conoscenze, come poteva definirsi un mago? Aveva passato tutti quegli anni a leggere libri, a studiare e cercare di sviluppare maggiormente la propria logica, ad evitare di farsi cogliere impreparato davanti ad occasioni simili. Perché contro un nemico così potente un minimo errore poteva risultare fatale, aveva visto che cosa poteva fare un attimo di distrazione già in Stiria e prima ancora contro Leviathan nelle profondità del mare. Percepiva l’ansia attanagliare il proprio Cuore, il dubbio e le paure cercare di pressare la propria mente e convincerlo ad aver sbagliato. Eppure sapeva che in una simile situazione non poteva avere certezze e nessun altro, se non il loro avversario, conosceva la soluzione a quella tecnica e combinazione.
    Kairi, seppur concentrata a mantenere quell’area di cura ed energia, aiutò lui e Kyros ad aumentare le loro difese perché - ed era innegabile a quel punto - oltre a dover pensare ad un modo per poter attaccare il loro avversario, dovevano anche pensare a qualche metodo per ripararsi al meglio da eventuali danni in caso avessero fallito. La Keyblader diceva di non essere una così grande maga, ma allo stesso tempo la barriera che aveva evocato attorno a loro era più potente di quelle che era attualmente capace di evocare lui.
    Non mi sminuirei così tanto. Hai una grande forza in te e si vede da questo!” Indicò attorno a loro con un dito, ad indicare l’operato della giovane. “Possiamo farcela.
    Aveva bisogno di essere determinato. Aveva l’assoluta necessità di rimanere concentrato e continuare a valutare quel che stava accadendo attorno a loro. Vide che Dremurr non era partito subito all’assalto come prima, come se qualcosa l’avesse bloccato dall’agire prontamente. Ciò che lo fece impietrire fu la realizzazione che nessun altro fosse andato all’attacco e che la magia temporale di Lao fosse apparsa inefficace sull’emblema evocato dal giovane Xehanort. Ebbe il tempo di stringere i denti, notando come la sua magia aveva, invece, avuto un effetto, ma non sufficiente. Dovevano distruggerlo. Alzò appena un braccio, a richiamare chi era ancora appena distante da loro, ma non fece in tempo. L’ultima lancetta scoccò e si sentì sospeso nel vuoto, come se ogni cosa avesse smesso di avere un senso logico. Tutto si era fermato.
    Avevano sbagliato.

    Time is a cruel prison.

    Le lancette cominciarono ad impazzire. Il tempo attorno a loro si distorse, figure di ogni tipo si iniziarono a muovere…
    Per poco non gridò. Quello era lui. Poco prima, l’attacco d’acqua… E l’altra figura che ora correva era Dremurr! Ogni loro azione, ogni movimento e parola…
    Era stato tutto inutile.
    NO!” Fu capace di urlare per un singolo istante. Come se tutti gli Yami lo avessero gridato insieme, come se tutti i suoi dubbi fossero finalmente risaliti a galla.
    La barriera si infranse, in una frastornante cacofonia di vetri distrutti, ma sentì ogni singolo colpo, ogni taglio e sferzata infrangersi su di lui, seppur attuita. Strinse i denti, chiudendo gli occhi per il dolore, e quando li riaprì, capì che il loro errore era costato caro a tutti loro. Kyros e Kairi versavano in uno stato simile al suo ed il giovane Ayazaki non poté far a meno di avvicinarsi maggiormente a loro, accompagnato a passi lenti dal suo bastone. Alzò lo sguardo, annaspando terrorizzato a vedere le condizioni degli altri suoi compagni: Paperino era rimasto senza fiato, Dremurr era al suolo agonizzante…
    Lao.
    Gli occhi del giovane speravano di ingannarsi. Era… Ferito. Gravemente ferito. Lo aveva assistito in Stiria con le ferite che Gobrand gli aveva inflitto, certo, non era la prima volta che lo vedeva in quel modo. Ma pensare che era ora in quelle condizioni a causa sua. Per colpa di uno sbruffone irriverente dalle grandi capacità magiche sprecate per una causa assolutamente priva di senso e sconclusionata, avendo le capacità di poter viaggiare nel tempo.
    Volete riprovare?
    Gli si gelò il sangue. Quel che si parava davanti a lui non era un Keyblader. Non era tanto meno un essere umano, ai suoi occhi. In quel momento il giovane Xehanort era soltanto un misero ostacolo che non vedeva l’ora di veder friggere davanti ai suoi occhi. Ringhiò, raddrizzandosi velocemente e battendo il bastone al suolo.
    NON.
    Le rune sul suo corpo avrebbero iniziato ad illuminarsi nuovamente, rifulgendo di un'innaturale luce ambrata, saettando rapidamente su tutto il suo corpo come tante piccole scariche elettriche. Quattro diversi fulmini sarebbero partiti dal suo corpo, dirigendosi a gran velocità verso il Giovane Xehanort per provare a colpirlo con tutta la loro forza. Una sagoma dorata, composta dagli stessi fulmini, sarebbe iniziata ad apparire sopra Yami, focalizzandosi sempre più nell’aspetto di un anziano uomo dalla lunga e folta barba.e due baffi che cadevano ai lati di essa. Nelle sue mani avrebbe retto un bastone nodoso ed i due piccoli occhi sarebbero rimasti concentrati verso il loro bersaglio.
    OSARE TOCCARE.
    Ovunque fosse stato Xehanort, un tentacolo d’acqua di larghe dimensioni sarebbe spuntato alle sue spalle dal terreno, provando ad afferrarlo o quanto meno colpirlo con un’ondata di acqua per inzupparlo completamente e, nel migliore dei casi, bloccarlo al suolo. La figura eretta sopra Yami alzò il proprio bastone, imitando il ragazzo.
    I MIEI AMICI!
    I suoi occhi sarebbero risplesi di fulmini e rabbia, ma dalla sua bocca, dopo quel grido e richiamo, sarebbe fuoriuscita una rapida preghiera.

    Donami la tua Saggezza, Sommo Ramuh.
    Sconfiggi il Tempo, Annienta lo Spazio.
    A te sacrifico la mia rabbia.
    Salva i miei amici.


    La figura avrebbe abbattuto il proprio catalizzatore al suolo, accompagnando il deciso colpo di Yami, lasciando che miriadi di potenti fulmini si abbattessero dal cielo sul loro bersaglio, sperando di non lasciargli neppure un attimo di respiro per salvarsi. Il rimbombo del tuono sarebbe apparso come un grido di rabbia e disperazione, un tentativo di chiedere aiuto ad un’Entità che conosceva solo per nome e leggende.
    Yami avrebbe sacrificato tutto pur di far terminare quello scontro. Annaspò, sentendo la sua energia magica venir sempre meno, terminando del tutto. Tossì: quella tecnica era rischiosa e lo sapeva bene.
    Sono stufo… di essere un personaggio secondario.” Continuò, quasi fra sè e sè. Ma lo sguardo di odio e rabbia era rivolto solamente al Keyblader. “Sarò io… a scrivere la mia storia. Non lo deciderà il Fato.

    Yami usa Double Double Shot Thunder ed un singolo Idrora per afferrare e bloccare YX o comunque infradiciarlo tutto. Infine, sfrutterà la Benedizione di Leviathan per castare gratuitamente un Thundaga molto scenico.


    Yami Ayazaki
    Mago Elementale & Supporto
    Magie Utilizzate: Thunder, Thundaga, Idrora
    Tecniche utilizzate: //
    Slot Azione Utilizzati: Double Shot Thunder(1) + Double Shot Thunder(1) + Idrora (2) Thundaga(0) + Thunder = 4/5

    Salute: Ferito, più nell’animo che altro
    Mana: 0/230 (Idrora - 20 Mana, Double Shot Thunder- 15 Mana, Double Shot Thunder- 15 Mana, Thundaga - 0 Mana)
    Stamina: 60/60

    Equipaggiamento:
    Gaengsaeng, uno scettro a torre con una gemma violacea racchiuso fra due vene di metallo.
    Pigliatutto
    Borsa dei Consumabili: Etere x3

    Magie Apprese (escluse magie iniziali):
    - Darkra
    - Reflera
    - Blizzara
    - Idrora
    - Antima
    - Shell
    - Protect



    Tecniche:
    - Dodge Roll
    - Double Shot
    - Focus
    - Frostbite

    Sigillo del Mistico - Una grande Dea è dotata di un potere immenso. Due volte per role, Yami può utilizzare una magia a sua scelta del livello -ga senza spendere alcun mana o slot. La magia -ga può essere unita ad altre magie castate (queste con normale costo) senza problemi.
    Benedizione di Leviathan: Tutte le magie di tipo Ghiaccio sono ora più forti.
     
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    Quando Nekochan partì all'attacco Xemnas non si tirò indietro, e con questi che si lasciò cadere da sopra, mentre il gatto ascendeva dal basso, si scontrarono in metà durante un breve attimo che vide entrambi provare a colpirsi con rapidi fendenti delle proprie armi e che vide entrambi poi separarsi a mezz'aria.. Senza danno, per poi riatterrare al suolo nuovamente tenendosi d'occhio in quel clima di sfida.

    Fu in quel momento che Nekochan, tutto serioso e concentrato, si rese conto del lieve sorriso da parte del suo avversario, forse inizialmente non ci aveva fatto caso, ma adesso non potè fare a meno di pensare che fosse peculiare dal momento che si trattava pur sempre di un nessuno, cosa doveva dedurne da ciò.. che si stesse divertendo in quello scontro? difficile da credere per lui, ma ciò nonostante non poteva scacciare dalla testa il pensiero che il vantaggio che aveva l'impressione di avere in quello scontro o i precedenti non fosse che presunto, come se Xemnas stesse ancora nascondendo le sue capacità, limitandosi a non farsi battere piuttosto che affrontarlo seriamente...

    Forse il suo sorriso presagiva una piacevole sorpresa da parte sua..

    I pensieri intrusivi durarono poco più di un momento, ma furono sufficienti a portarlo a palesare una leggera smorfia infastidita sul muso, ad impugnare più strettamente il keyblade e a far scivolare avanti il piede che guidava la sua guardia pronta.

    Il gesto della mano dell'alto uomo dai capelli bianchi portò l'inizio di qualcosa di ancora non visto, nuovo.. Non disse nemmeno nulla ed il giovane Nekochan si trovò interdetto ad osservare come il buio si espanse attorno velocemente, ineluttabile, il suo sguardo nocciola si spostò scattando in giro, e poi sui propri compagni, vedendo il capitano Pippo e Re Topolino scomparire mentre lo chiamavano, mosse anche qualche passo verso di loro ma, l'oscurità sembrò inghiottirli facendo sparire tutto e tutti, persino il cielo ed i muri che lo circondavano.

    Sembrava di essere nuovamente tornati ad affrontare il maelstorm nella sua fase più nera e davvero non era più nemmeno così sicuro di trovarsi più davvero in quella stessa dimensione.. Ma il piccolo gatto aveva poco tempo per cercare di capire dove fosse finito o come potesse uscirne, immediatamente dal cielo cominciò a formarsi tutt'attorno come una cupola di luci rosse del tutto simili all'energia che il gatto sapeva animare le stesse spade che Xemnas aveva usato fino a quel momento.. Attivò gli occhiali per accertarsene ma, non ce n'era nemmeno bisogno, sapeva che quelle erano armi, tutte quante! Una marea di proiettili pronta a piovere su di lui da ogni direzione ed in qualsiasi momento.

    Con tanto d'occhi Nekochan si lasciò sfuggire alcune parole sussurrate, mentre la timorosa meraviglia iniziale lasciava lo spazio alla risolutezza del mendicante, quella che viene quando non puoi nemmeno scegliere..

    Oh perbacco.. Può anche fare una cosa simile-nya?.. eh..

    Un irrazionale sorriso si formò sul suo muso constatando l'effettiva potenza del suo avversario, che stranamente invece di suscitargli timore suscitò in lui una sensazione più.. leggera... libera.

    Bè, se è così che la mettiamo allora fatti sotto Xemnas!

    Esclamò e tirò fuori il coraggio e urlò, trovandosi in una situazione in cui non vi era effettivamente una via di scampo l'unica scelta che aveva era quella di combattere, e se anche avesse dovuto difendersi da centinaia di colpi lo avrebbe fatto fino all'ultimo.

    Nyaaaa!!

    [Furia Felina]

    Urlò di nuovo, e questa volta con furia verso il cielo, esplodendo un'energia luminosa che si trasmise con uno sbuffo d'aria attorno alla sua figura che gonfiò il suo pelo facendolo apparire lievemente dorato mentre dentro di lui trovò una nuova forza ad aiutarlo. Con rinnovato vigore a quel punto Nekochan sarebbe stato sommerso da una raffica continua di attacchi laser che gli sarebbero giunti da ogni dove, il gatto con una velocità notevolmente superiore a quella che già possedeva ruotò e cominciò a difendersi con una salva di fendenti che si avvicendarono l'uno all'altro, un movimento continuo che lo avrebbe costretto a dare il meglio di sè per sfruttare la sua piccola mole e l'inerzia della sua stessa arma per colpire con velocissimi fendenti a 360 gradi i colpi che sapeva di non poter assolutamente evitare. [Taglio Orizzontale]
    Con a malapena il tempo di riatterrare da ogni balzo, Nekochan continuò a provare a difendersi dagli attacchi vibrando i colpi mentre evitava in salto, ma anche alla massima velocità avrebbe fatto fatica a proteggersi da ogni singolo attacco e anche solo la minima distrazione sarebbe potuta costargli cara, perciò con un improvviso guizzo che descrisse il suo keyblade in un fendente leggermente diverso dagli altri dalla sua lama si liberò uno sprizzo di brina ghiacciata, e come per magia una cupola ghiacciata venne a comparire sopra di lui come un ombrello troppo piccolo sotto il peggiore dei temporali.. [Lotus Congelato] non sarebbe durato molto, ma se non altro questo gli avrebbe dato modo di difendersi dai colpi che sarebbero giunti dai lati...

    Sarebbe però poi mai finita? O Xemnas era in grado di generare ulteriori raggi e tutti i suoi sforzi sarebbero stati inutili? Nekochan non lo sapeva e nemmeno aveva tempo di controllare quindi in risposta alla disperazione che cominciava ad affacciarsi in lui egli ruggì di nuovo mentre lo scricchiolante tetto ghiacciato già avrebbe ceduto in frazioni di secondo sotto il bombardamento incessante, sarebbe stato colpito... Avrebbe perso, la sua espressione di sgomento sarebbe però stata celata come tutto quanto il suo corpo, infatti autonomamente da tutto e persino dalle sue stesse decisioni intervenne qualcosa che aveva forse finito per dimenticare mano a mano che il gatto aveva guadagnato potere nel corso delle sue avventure...

    Un lampo rosso, il rumore del tessuto che si avviluppa e sferza il vento, stendendosi ben più grande di quanto desse a vedere il Foulard apparentemente sdrucito e inutile di Nekochan si sarebbe srotolato e avrebbe preso a vorticare attorno alla sua figura, pervaso di una magia che lo proteggeva come un genitore o un mentore che veglia su di lui..
    Era il mantello dell'eroe, che per pochi attimi lo coprì difendendolo dai colpi con la potenza di un reflera... Qualcosa che non poteva bastare per permettergli di resistere da solo a quell'impietoso attacco... Ma anche solo quei pochi momenti di respiro e, soprattutto, l'improvvisa sensazione di affetto che provò a quella vista, sorpreso...

    Gli diedero una carica senza pari... Nekochan lo aveva sempre saputo, ma a volte tutti hanno bisogno di averne la prova... Anche quando era solo e non sembrava esserci via d'uscita, in realtà poteva sempre contare sull'affetto che lo aveva fatto arrivare dov'era oggi. Non solo del vecchio Jask, o della sua famiglia.. Ma anche di tutte le persone meravigliose che aveva potuto conoscere lungo il suo cammino e che in quello stesso momento stavano sicuramente tifando per lui.

    E quando la magia del fazzoletto si spense Nekochan ne uscì con anche più vigore di prima, avrebbe anticipato tutti quanti i raggi laser rimanenti rispondendo colpo su colpo colpendoli da ogni lato, fino alla fine.




    Nekochan
    Keyblader

    riassunto: Vedi Kingdom Hearts 2 Playthrough: Xemnas boss fight

    Abilità usate: Scan degli occhiali / Furia Felina 1ap / Taglio Orizzontale 1ap / Lotus congelato 2a / Mantello dell'eroe / Attacchi base 1 ap
    Slot azioni: 1+1+1+2+1/5

    Salute: Lievemente Ferito
    Mana: 155/250
    Stamina: 230/325-10-30=190/325
    Armatura: 100%

    CD importanti/cariche gratuite:
    - Heavy Slash! 1/1
    - Furia Felina 0/1
    - Glasses 2/2
    - Bracciale 1/2
    - Sword 1/1
    - Mantello 0/1

    Magie:
    - Lux
    - Luxra
    - Luxga
    - Sancta
    - Fire
    - Fira
    - Firaga
    - Blizzard
    - Thunder
    - Aero
    - Idro
    - Quake
    - Protect
    - Shell
    - Energia
    - Reflex
    - Magnete
    - Stop

    Passive:
    - Sprint
    - Focus
    - Scan permanente

    Tecniche:
    - Dodge Roll
    - Scatto Aereo
    - Teletrasporto
    - Glide
    - Superglide
    - Carica Scivolata
    - Impatto Sonico
    - Taglio Orizzontale
    - Aerocolpo
    - Dazzling Strike
    - Shield Blast
    - Shattering Destruction
    - Sonic Impaler
    - Ciclone
    - Furia Ardente
    - Shock chain
    - Colpo Tornado
    - Scatto Glaciale
    - Lotus Congelato
    - Flame Burst
    - Salvation
    - Esplosione

    Special Keyblade:
    - Furia Felina
    - Heavy Slash!
    - Cacciatore (P)

    Equip:
    - Mantello dell'eroe
    - Glasses of The Sun
    - Bracciale dorato
    - Sword of the Tall

    Summon: Trilli
    Inattiva

    Borsa Oggetti:
    - Panacea
    - Etere x2
     
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    I Keyblade avversari affondarono nel terreno come una violenta scossa, era riuscito a salvarsi nuovamente ma il suo contrattacco non era andato bene come sperava. La magia che aveva lanciato nella speranza di riuscire a rallentare quella cosa che stava affondando non aveva generato nulla a parte le risate del suo avversario. La sua voce, se così ci poteva chiamare, era una distorta versione delle voci di Ventus e Fate che come in un amalgama si ponevano le une sulle altre. Si permise, nella sua apparente superiorità, di fermarsi per canzonarlo prima di essere colto di sorpresa da Aqua, la maestra ne aveva approfittato per sferrargli un attacco a sorpresa. Era riuscito nel suo intento, per quanto fosse forte l’entità che aveva preso il possesso di Ventus -e cacciato Fate chissà in quale oblio- poteva ancora essere presa di soppiatto, essere vittima della sua stessa distrazione. Purtroppo Aqua non riuscì a concretizzare il suo attacco e venne ricacciato indietro nonostante avesse avuto la più concreta possibilità di farlo ma come poterla biasimare, come doveva essere stato con Terra poco prima anche adesso quelle stesse sensazioni dovevano essere tornate con molta più impattata, affrontare quello che poco prima era un compagno, un amico era davvero impossibile. Eppure come fare a liberarli da quella possessione che si era impadronita della scena, arrivata così all’improvviso, talmente imprevedibile che gli balzò subito il dubbio se anche quell’entità fosse giunta, come lui ed i suoi compagni, dall’altra parte cosa avvalorata anche dal fatto che, se quella fosse stata ancora opera di quello Xehanort, probabilmente se ne sarebbero accorti.
    Aqua venne allontanata violentemente da un attacco elettrico, il rimbombo della magia e ed il tonfo del corpo della Keyblader per terra lo riportarono nel cuore della realtà. L’entità continuava a prenderli in giro come fosse una specie di bullo delle scuole, ma difficilmente credeva fosse arrivato lì soltanto per estorcere loro i soldi per il pranzo.
    Constatò l’ovvio nei suoi schernii, se avesse combattuto e sguinzagliato la lama del Keyblade avrebbe fatto male a due persone. Anche Aqua, in rivolo di dolore e sforzo pronunciò a stessa cosa ovvero che se avesse ceduto a quelle sensazioni la partita si sarebbe già potuta chiudere nel modo peggiore possibile. Il suo profondo respiro mentre teneva saldamente il Keyblade sopra la spalla raccontava più di molte frasi.

    “Lo so.” Sarebbe riuscito a pronunciare stoicamente di fronte ad una consapevolezza che scavava lentamente dentro l’animo come una lama seghettata e arrugginita. Un punto di convergenza sembrava essere stato stabilito in quel momento, tutto puntava su di lui come centinaia di occhi invisibili che avrebbe giudicato se tutto quello che aveva passato fosse servito a qualcosa o fosse stato solamente uno spreco.

    “Mi ha scelto perché sa che posso farti il culo, bucchino.” Avrebbe fatto verso Ventus in risposta alla sua provocazione; l’entità aveva nuovamente agito contro i due scagliando rispettivamente un raggio di oscurità verso di lui ed un’altra scarica elettrica verso Aqua. Doveva agire in fretta e risoluto, riequilibrare quello scontro il più in fretta possibile.

    “Maestra, si protegga!” Avrebbe avvisato la donna perché questa si sarebbe ritrovata all’improvviso nella direzione dell’attacco che invece sarebbe spettato a lui stesso, era un’ottima maga e sarebbe sicuramente riuscita a mitigare quell’attacco. Per quanto riguardava lui invece sapeva cosa si aspettava ed avrebbe stretto i denti preparandosi a ricevere la folgorazione in arrivo ma Ventus non ne sarebbe certamente uscito indenne.
    Una volta che la sua strategia avrebbe dato i suoi frutti avrebbe richiamato a se il suo Cuore ed in lampo di luce si sarebbe ammantato della sua Armatura, un lungo drappo che calava dalla spalla come segno distintivo. Ed infine avrebbe cercare di richiamare a se un aiuto.

    “E’ uno scontro difficile, Protettore, ed interessante anche.” Avrebbe pronunciato ad un entità lontana eppure vicina. “Ogni movimento del mio braccio mi creerà dolore eppure bisogna farlo, eppure una grande oscurità si pone di fronte sicura della sua forza e degli strumenti di cui è entrata in possesso, infida e insondabile. L’occasione perfetta per un guerriero di dimostrare il suo valore fino all’ultima goccia di sangue! Vieni Gilgamesh, ti convoco per una regale battaglia!”

    Antonio utilizza Sacrificio per scambiare con Aqua, evoca l’Armatura da Keyblade e tenta di convocare Gilgamesh. [SPOILER]
    [SPOILER] Antonio Kimyo
    Keyblader

    Magie Utilizzate:
    Tecniche utilizzate: Sacrificio
    Slot azione utilizzati: 4
    Salute: Ferito lievemente
    Mana: 160
    Stamina: 220

    Abilità Passive
    Focus
    Sprint

    Equipaggiamento
    Il vero Pendente:Il regalo fattogli da Serena rivela di essere molto più che un semplice ornamento. Entrato in sintonia con il ruolo affidatogli nell'investitura a Keyblader, il Pendente adesso è in grado di proteggere Antonio dalla Magia Oscura di primo livello, attutendo quella di secondo del 50%. Inoltre, gli Heartless minori (Shadow, Propulsore Aereo, Soldato) che entrano nella "zona sicura" del pendente hanno un 80% di probabilità di venir distrutti all'istante
    Condottiero: Gli alleati in un raggio di cinque metri intorno ad Antonio sono più resistenti ai danni da qualsiasi fonte, e se uccide un nemico gli alleati intorno a lui possono guarire piccole ferite (3 Turni di ricarica). In aggiunta, Antonio infligge più danni ai nemici per ogni alleato che lo circonda, fino al doppio se intorno a lui ci sono almeno 3 alleati.

    [Hydrosoar] (Regalo di Sora)
    Il Keyholder di Antonio è stato potenziato da una potente magia. Adesso contiene tre cariche dedicate solo ed esclusivamente a quella di cura: durante un combattimento, Antonio potrà usufruirne senza sprecare alcun punto della sua barra personale. Ogni carica del Keyholder contiene un Energira, utilizzabile una volta ogni cinque turni. L'Energira è personale, e può essere "ceduto" ad altri solo ed esclusivamente se questi sono legati ad Antonio da un forte legame, come ad esempio l'amicizia. Una volta terminati gli slot, Antonio guadagna 20 Mana che possono aggiungersi fino all'esaurimento (o alla fine della role/quest) se la barra è piena.
    Borsa oggetti,
    Granpozione
    Etere
    Extra
    Evocazioni: Gilgamesh
    Gilgamesh è un'Evocazione particolare e dal carattere difficile. Collezionista di armi rare, amante delle sfide e dei duelli, combatte con ferocia fino all'ultimo respiro, ma solo se ritiene il combattimento degno del suo tempo. Se percepisce che Antonio può cavarsela da solo, o se viene evocato contro un nemico che ritiene troppo debole, Gilgamesh non solo non risponderà, ma ignorerà le chiamate di Antonio per il resto della Quest.
    Se Gilgamesh muore in combattimento, non potrà più essere evocato per il resto della Quest.
    In alcuni frangenti, Gilgamesh potrebbe scegliere di entrare in battaglia senza avviso. Queste situazioni sono di solito legate alla presenza di nemici con armi particolari. Se non gli verrà permesso di affrontare questi nemici, e se non riceverà la loro arma in dono, Gilgamesh rifiuterà la chiamata di Antonio per la quest successiva in cui lo chiamerà, e potrebbe anche scegliere di abbandonarlo del tutto. Se gli verrà concesso di tenere l'arma vinta, potrebbe sfruttarla nei combattimenti successivi.

    Autoinfusione: Gilgamesh irrora automaticamente la propria arma con l'elemento a cui è sensibile il nemico.

    Enkidu: Delle catene bloccano il nemico più forte per tre turni. Ogni tentativo di liberarsi ridurrà la sua Salute. (20%)

    ???: Questo attacco porta spesso il nome della spada che Gilgamesh ha scelto di usare. Il suo effetto varia a seconda dell'arma. Se ci sono altri Keyblader nella Quest potrebbe usare il loro attacco senza bisogno di impugnare il Keyblade. (50%)
     
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    Honoka



    Honoka sorrise tra sé e sé, ansimante. Non era affatto abituata a combattere con il Keyblade, né aveva mai impugnato una spada prima d’ora: anche durante il suo periodo da Pretty Cure, aveva sempre combattuto principalmente corpo a corpo, a suon di calci, pugni e man rovesci; e persino dopo essere diventata una maga al servizio di Kyubey, raramente aveva usato il proprio scettro come vera e propria arma contundente. E questo persino Marluxia non tardò a notarlo. La sua forma in effetti doveva davvero essere pessima, per nulla paragonabile ad altri guerrieri che di questo ne avevano fatto la loro arte… Tuttavia, per quanto inesperta con il Keyblade, Honoka sembrava compensare con una forte grinta e determinazione.
    I propri sforzi, infatti, sembravano essere stati ripagati: avvertì la fredda mano della Morte allontanarsi dal proprio collo, fino a svanire senza lasciare alcuna traccia. La maledizione era stata spezzata. Le sembrò di riuscire finalmente a respirare a pieni polmoni, nonostante la fatica e la frenesia del combattimento che rendevano il ritmo del proprio respiro estremamente irregolare. Tuttavia, per essere il suo primo combattimento da prescelta, poteva dire che persino contro nemici tanto difficili se la stava cavando più che bene. Era stanca, ma soddisfatta. Nonostante ciò, sapeva di non potersi permettere di abbassare la guardia nemmeno un secondo.
    Era riuscita a spezzare la maledizione e mettere alle strette l’uomo, che per questo decise di fare finalmente sul serio. Roteò la falce e la piantò in terra; dal terreno emersero lame rosa scintillanti che per poco non tranciarono in due Honoka, ma si limitarono a respingerla per la pura potenza dello spostamento d'aria. La ragazza portò il Keyblade di fronte a sé come a volersi proteggere, mentre il proprio corpo veniva sbalzato all’indietro. Alzò lo sguardo, confusa, mentre osservava Marluxia ergersi su quello che sembrava un trono rosa e argento, dalle sembianze di una donna incappucciata che lei non seppe riconoscere. Come una spettrale mantide religiosa, le sue braccia terminavano in due grandi falci. Honoka lo osservò, inghiottendo a vuoto, intimidita da quella scena. Le mani le tremavano, ma cercò di farsi forza, rafforzando la presa sul Keyblade ed allargando di poco le gambe come a cercare maggiore stabilità sul quel terreno arido, preparandosi mentalmente a riprendere il combattimento.
    Qualcosa di inaspettato però accadde: Marluxia ordinò alla compagna di andarsene, dichiarando che fosse solo d’intralcio. Che fosse una verità, atta a mettere in risalto la pericolosità di quella sua nuova forma, oppure un semplice bluff, poco importava. Ciò che preoccupava la ragazza era proprio la consapevolezza di ciò che avrebbe potuto accadere ai propri compagni con una minaccia del genere a piede libero, specialmente se a loro volta si stavano scontrando con altri nemici di quel calibro. Si voltò verso di lei, ma quella si dileguò senza che potesse fare nulla per impedirlo. Fu in quel momento che realizzò che il Keyblader Novak fosse a terra svenuto. Il suo clone invece stava ancora ingaggiando Kurama in combattimento.
    - Novak-san!- lo avrebbe chiamato, mentre scattava verso di lui per accertarsi delle sue condizioni. Con la coda dell’occhio vide il trono di Marluxia levitare e piroettare, scatenando due nuovi fendenti di energia, stavolta orizzontali e dall’incredibile potenza, qualcosa che non era sicura di poter contrastare. La schivata era l’opzione più sicura: un fendente era più alto di lei, l’altro probabilmente le sarebbe arrivato ad altezza ginocchia, un ostacolo che poteva superare come già aveva fatto molte volte in passato ai tempi dei propri allenamenti di atletica alle superiori che frequentava. Allo stesso modo, infatti, si sarebbe semplicemente lanciata in avanti, in modo che il proprio corpo a mezz’aria si trovasse in una posizione parallela al terreno, cercando ovviamente di calcolare bene le tempistiche dell’attacco. Nulla di nuovo per una nerd come lei, che assieme a Nagisa aveva appreso l’arte dei QuickTime Event all’interno dei videogiochi con cui le due erano solite divertirsi.
    - Stia a terra!- avrebbe provato ad avvisare il Keyblade, nel caso avesse notato il ragazzo risvegliarsi prima che il fendente fosse passato sopra la sua testa. In ogni caso, se la propria schivata fosse riuscita, sarebbe atterrata cercando di rotolare immediatamente, stavolta in una maniera più scoordinata e goffa del solito per via dell’agitazione, ma cercando di conservare comunque il precedente slancio per rialzarsi e raggiungere quindi il Keyblader a terra.
    Il Cuore nell’ampolla brillò sulla punta del proprio Keyblade, mentre il Patto con la Dea si palesava ancora una volta tramite sigilli arcani che si illuminarono sulle proprie mani ed avambracci, gli occhi che si tingevano per un istante di una luce gelida ed azzurrina: una miriade di gocce d’acqua si palesarono a mezz’aria, condensandosi in scie d’acqua che come serpenti andarono a percorrere il corpo del Keyblader, soffermandosi rapidamente sulle ferite per richiuderle, purificarle, e portare via da esse ogni traccia di sangue e sensazione di dolore rimaste.
    Sarebbe stato al suo fianco, finché non si fosse ripreso. Nel frattempo avrebbe ripreso a dare supporto a Kurama, esattamente come aveva pianificato di fare all’inizio del combattimento prima di venir colta dalla maledizione dell’uomo. Ancora una volta, avrebbe prestato la propria forza al guerriero peloso, in modo da potenziarlo e rendere metaforicamente parlando la sua lancia più affilata e perforante. Dal canto suo, lei invece sarebbe rimasta a proteggere il signor Novak. Proprio spostando l’attenzione sul clone di quest’ultimo, avrebbe notato Kurama scagliare delle magie di elemento acqua in direzione del ragazzo, forse come segno per lei di rincarare la dose con le proprie di ghiaccio. Non se lo sarebbe fatto ripetere una seconda volta, ed avrebbe quindi scagliato a propria volta due magie glaciali, per quanto di basso livello: il suo scopo era utilizzare l’acqua come base per congelare al suolo le gambe del giovane sosia di Novak.
    Non si era dimenticata infatti della sua presenza su quel campo di battaglia, ed era ancora intenzionata a capire di più sul ragazzo, semplicemente aveva dovuto rimandare per via della maledizione di Marluxia… Ed ora, se fosse riuscito davvero a bloccarlo sul posto anche solo per qualche secondo, avrebbe provato a parlargli.
    - Si può sapere chi sei tu? Sei davvero la versione del Keyblader Novak quando era stato impossessato da Ansem, oppure…- esitò, cercando di studiarlo ed osservare le sue reazioni. “Anche tu sei un falso?”, avrebbe voluto chiedergli, ma si trattenne. -… oppure sei qualcun altro…?- sarebbe poi riuscita a chiedere infine, corrucciando le sopracciglia in un’espressione vagamente confusa ed interrogativa, studiando chi aveva di fronte, il Keyblade comunque posto davanti a sé in guardia.

    Honoka si avvicina a Riku e nel mentre si lancia in avanti per schivare e lasciare passare i due fasci di energia dovuti alle falciate di Marluxia (Dodge Roll) (1). Se la schivata ha successo, raggiunge Riku e casta Energira su di lui (2) (cura del doppio per via del Patto con Leviathan), dopodiché attiva Nitris Empowered su Kurama di nuovo (1), e cerca di assisterlo con un Double Shot Blizzard su Repliku in combinazione al suo Idro (1). E poi parla. [5/5]

    Honoka Yukishiro
    Keyblader

    Magie Utilizzate: Energira (20 Mana) Double Shot - Blizzard (5 Mana)
    Tecniche utilizzate: Dodge Roll (5 Stamina), Nitris Empowered (15 Mana)

    Salute: Illeso
    Mana: 230-40= 290/320
    Stamina: 105-5= 100/115

    Abilità Passive
    Focus, Magie di tipo Ghiaccio Potenziate (Leviathan).

    Equipaggiamento
    Scettro di Betulla: Un semplice bastone bianco con uno zaffiro incastonato in cima. Lo zaffiro, vero contenitore del suo potere, può essere spostato su altre armi. Potenzia la magia Blizzard facendole infliggere leggermente più danno e abbassandone il costo di 5 al secondo e terzo livello.
    Diadema del Paladino: Ora, il Diadema di Honoka conferisce solo 50 Mana, ma quando lo indossa è anche più resistente ai danni magici, soprattutto quelli da Oscurità, che vengono direttamente dimezzati.
    Cure White, Keyblade.

    Cure White
    Diplomacy - Honoka non genera ostilità e non verrà presa di mira da alcun attacco all'infuori di quelli ad area (solo perché potrebbe esserne indirettamente coinvolta): di fatto, quasi tutti i nemici ignoreranno del tutto la sua esistenza.
    Honoka può assistere gli alleati con Magie di Supporto e Infusioni. Se userà una magia offensiva o se si getterà nello scontro per attaccare o difendere attivamente gli alleati, l'effetto si spezzerà. Perché Diplomacy si riattivi, dovrà allontanarsi di almeno dieci metri e non influire in alcun modo nel combattimento per un Turno.
    Desperate Measures - [30 Mana e 2 Slot azione per Turno]
    Honoka designa il gruppo come bersaglio della propria protezione. Se Diplomacy è attiva, il gruppo infliggerà più danni a tutti i nemici, ad eccezione dei Somebody, che non potranno subire colpi mortali. Se Diplomacy è inattiva, il gruppo subirà meno danni e ad ogni uccisione si curerà di un livello Salute.
    Call to Reason - [50 Stamina dopo il primo utilizzo, 5 Slot Azione]
    Al comando di Honoka, i nemici nel suo campo visivo entro un massimo di 5 metri si congeleranno sul posto, impossibilitati a muoversi. Tutti gli Heartless e gli Unversed coinvolti riceveranno un danno pari al livello della magia Blizzard di Honoka, mentre i Somebody nemici verranno paralizzati e impossibilitati a combattere per tutto il turno successivo. Non influisce sullo stato di Diplomacy.
    Honoka può parlare durante la tecnica.

    Accessori:
    ► Shredded Jeans - Magie & Tecniche di elemento Ghiaccio potenziate
    ► High-top Sneakers - Probabilità di riuscita di schivate e movimenti migliorata
    ► Amore e Desiderio - + 30 Mana
    ► B.H.C.C Tote Bag - + 1 Slot Oggetti

    Borsa Oggetti Consumabili:
    ► Etere
    ► Etere
    ► Etere
    ► Elisir

    Extra
    Sigillo della Pietà - Una grande Dea è misericordiosa.
    Honoka cura i suoi alleati del doppio che dovrebbe fare con le sue magie: i suoi nemici, nel caso, del triplo.
    Promessa delle Meteore: Una stella dorata. Non sembra avere alcuna utilità.

    Tecniche disponibili:
    ♦ Focus
    ♦ Dodge Roll
    ♦ Carica Scivolata
    ♦ Teletrasporto
    ♦ Glide
    ♦ Double Shot
    ♦ Frostbite
    ♦ Velo del Tornado
    ♦ Scan
    ♦ Protezione
    ♦ Shape of Water
    ♦ Nitris Empowered
    ♦ Halos

    Magie disponibili:
    ♦ Fire
    ♦ Blizzard, Blizzara, Blizzaga
    ♦ Thunder
    ♦ Aero, Aerora
    ♦ Idro, Idrora
    ♦ Quake
    ♦ Magnete
    ♦ Stop
    ♦ Haste
    ♦ Reflex, Reflera
    ♦ Protect
    ♦ Shell
    ♦ Energia, Energira
    ♦ Esna
    ♦ Rigene
    ♦ Reiz
    ♦ Lux, Luxra
    ♦ Sancta


    Edited by Ged~ - 10/4/2024, 20:53
     
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    Gli attacchi del giovane Keyblader furono abbastanza da sorprendere il falso Terra. Come sperava, quell'improvvisa dimostrazione del suo potere lo aveva colto impreparato, abbastanza da rendere il suo avversario vittima non solo del fendente fiammeggiante, ma anche della magia che lanciò subito dopo. Nonostante ciò, il suo avversario non tardò a contrattaccare, apparendo alle sue spalle e urlando, frustrato dal fatto che un "marmocchio" gli aveva causato tale danno.

    Nekibi provò a girarsi, contenendo a malapena un'imprecazione. Voleva provare a muoversi via, ma era troppo tardi: Il falso Terra lo aveva incatenato e ancorato al terreno tramite l'utilizzo di qualche abilità, la quale il ragazzo esitava a definire come una semplice magia: Infatti, per quanto provava a muoversi, sembrava veramente impossibile uscire da quella morsa ferrea. Nonostante questo scenario disperato, però, il Keyblader di Shibuya non sembrava estremamente colpito da esso: Infatti, per quanto c'era della paura nei suoi occhi, quella scintilla che era stata riaccesa dal Confine della Creazione era ancora lì, pronta a combattere dopo quello che sarebbe, inevitabilmente, successo a causa del suo Keyblade.

    Ma, a quanto pare, il suo fato non fu così inevitabile. Nekibi non riuscì ad esattamente capire il momento in cui era successo visto che, d'istinto, aveva chiuso gli occhi prima di essere colpito- Ma qualcosa deviò quell'attacco così decisivo. Aprendo gli occhi, il giovane riuscì a notare una figura in un'armatura dorata, con un lungo mantello svolazzante, quasi creando l'immagine di un eroe antico- Cosa che, a giudicare dalla reazione del falso Terra, non poteva essere troppo lontano dalla verità.

    L'armatura spinse via il membro dell'Organizzazione, per poi rivolgersi al giovane stesso, attaccandolo- Ma, nonostante questo gesto, Nekibi non si preparò in difesa, capendo che non aveva intenzioni ostili. Infatti, quello che l'armatura attaccò furono le catene, rotte quasi all'istante dal Keyblade maneggiato dalla misteriosa armatura. Nekibi non osò neanche respirare, limitandosi invece a fissare l'armatura. Dopodiché, quest'ultima si rivelò di non avere un portatore, un dettaglio che avrebbe sorpreso il giovane- Ma quello che lo avrebbe sorpreso ancora di più sarebbe stato il gesto dopo, portando Nekibi ad indossare quell'armatura, manifestando nel suo cuore un singolo ma forte pensiero.

    "...Va bene. E' il minimo che dovrei fare, no?" Mormorò tra sé e sé il giovane Keyblader, quasi divertito dalla svolta degli eventi. Dopodiché, avrebbe tratto un lungo respiro, guardando verso il suo avversario terrorizzato. Non c'era bisogno di dire altro: Se quella persona, la persona da cui aveva ricevuto il compito, aveva detto che spettava a lui, allora avrebbe trattato questo "dono" come una semplice spinta per sconfiggere quel falso- una volta per tutte, costi quel che costi.

    E quindi, Nekibi avrebbe rievocato entrambi i Keyblade. Inizialmente puntati verso il terreno, gli avrebbe entrambi alzati verso il cielo, lentamente compiendo un movimento ad arco per mettersi nella sua solita posa da combattimento. "Spero che sei pronto a mangiare la polvere, dannato falso!" Avrebbe urlato il giovane di Shibuya in chiaro segno di sfida. E da lì, avrebbe iniziato a muoversi, provando a scattare verso la direzione del falso Terra. Nonostante ciò, non avrebbe accorciato molto le distanze- Almeno, non prima di tentare a lanciare un Fira dalla punta del Grievous Desire- Ma non diretto verso il falso, ma verso il terreno davanti a lui.

    Infatti, nel caso ci fosse riuscito, il suo scopo sarebbe stato di creare una nube di polvere, in modo da oscurare, seppur momentaneamente, la vista del suo nemico. Memorizzando la posizione del suo nemico e sfruttando l'accaduto, Nekibi avrebbe dopodiché provato a lanciare il Grievous Desire verso il suo nemico, provando a lanciarlo in modo da far attraversare al Keyblade quella stessa nube per oscurare l'avvicinamento dell'arma, in modo che avrebbe potuto approfittare delle sue prossime azioni.

    Infatti, immediatamente dopo aver provato quell'attacco, Nekibi avrebbe "copiato", in un certo senso, il gesto che quel falso era così propenso a compiere, provando a teletrasportarsi alle spalle del falso Terra, impugnando il Keyblade simile alla Sword of the Phoenix con due mani nel mentre. E, dopo aver fatto ciò, avrebbe infine provato a lanciare una serie di quattro fendenti: Il primo dall'alto verso il basso, il secondo dal basso verso l'alto e gli ultimi due da destra a sinistra, provando a concatenare questi ultimi due in un movimento roteante per mettere più forza dietro i colpi- E, soprattutto, per fare in modo di spingere il suo nemico verso il Grievous Desire, il quale si sarebbe (probabilmente) avvicinato in quel momento per attaccare il falso Terra, così compiendo quell'attacco a tenaglia che aveva (provato) a pianificare.

    Nekibi utilizza un Fira verso il terreno in modo da innalzare una nube di polvere. Dopodiché, utilizza Aerocolpo verso Terranort, lanciandolo attraverso la nube di polvere mentre ne approfitta per utilizzare Teletrasporto, arrivando alle spalle di Terranort per utilizzare Taglio Orizzontale.
    Nekibi Kodounen
    Keyblader

    Magie Utilizzate, con costo: Fira, 5 Mana (20:2 -> 10-5 -> 5, Riduzione Bonus Keyblade + Potenziamento)
    Tecniche utilizzate, con costo: Aerocolpo, 0 Stamina; Teletrasporto, 15 Stamina; Taglio Orizzontale, 5 Stamina.
    Slot Azione utilizzati: 2 (Fira) + 1 (Aerocolpo) + 2 (Teletrasporto) + 2 (Taglio Orizzontale) = 7 Slot.

    Salute: Illeso.
    Mana: 220-5 = 215/235.
    Stamina: 245-20 = 225/310.
    Armatura: 100%

    Abilità Passive
    Focus, Sprint, Turbine Volante.
    Potenziato: Tutte le magie e le tecniche di Nekibi costano la metà di Mana/Stamina. Ha accesso a 7 Slot.

    Cooldown Abilità:
    Sword of the Phoenix: 0/4 Magie lanciate, Firaga non disponibile [CD: 2]
    Sword of the Father: Non attivata [CD: ///]

    Equipaggiamento
    Sword of the Phoenix:
    L'arma di Randy Kodounen, quando era un SOLDIER di terza classe, data a Nekibi per difendere se stesso e la sua famiglia.
    La spada è molto affilata ed anche molto leggera. Precedentemente, la spada era chiamata "Sword of the Phoenix" perché, appena colpita da una magia, andava in cenere e si rigenerava subito dopo. Però, dopo il combattimento contro la Weapon Corrotta, la Sword of the Phoenix è cambiata nella Rivalsa della Fenice, negando l'effetto negativo che aveva precedentemente. Non lo protegge dalle magie, ma reagisce all'uso della magia: Infatti, se intorno a Nekibi vengono lanciate almeno quattro magie nell'arco di dieci turni, potrà usare gratuitamente un Fira (o Firaga, più avanti). L'abilità si ricarica in tre turni. Inoltre, alla Rivalsa della Fenice è legata un'abilità particolare, ottenuta come regalo, il ♦ Dual Wielding (scritta nella scheda).
    Sword of the Father:
    (2 Slot Azione all'attivazione; 3 Turni di Durata)
    Evocando quest'Arma Antica, Nekibi la manifesta accanto a sé senza che ciò influisca sulle abilità del suo Keyblade. La spada si muoverà sempre alle spalle di Nekibi, difendendolo da attacchi a sorpresa e attaccando i nemici che non sono nel suo campo visivo. Può essere infusa. Utilizzabile una volta per combattimento.
    Grievous Desire: Un Keyblade, che Nekibi ha ottenuto nel suo Dive Into the Heart.
    Armatura Keyblader: Un'armatura che Nekibi ha ottenuto durante una battaglia in un mondo innevato.

    Extra
    Tecniche disponibili
    ♦ Focus
    ♦ Sprint

    ♦ Dodge Roll
    ♦ Carica Scivolata
    ♦ Impatto Sonico
    ♦ Glide
    ♦ Superglide
    ♦ Turbine Volante
    ♦ Scatto Aereo
    ♦ Teletrasporto

    ♦ Aerocolpo
    ♦ Dazzling Strike
    ♦ Taglio Orizzontale
    ♦ Shield Blast
    ♦ Shattering Destruction
    ♦ Zantetsuken
    ♦ Shock Chain
    ♦ Ciclone
    ♦ Quick Blitz
    ♦ Sonic Impaler
    ♦ Scatto Glaciale
    ♦ Colpo Tornado
    ♦ Furia Ardente

    ♦ Double Shot
    ♦ Flame Burst
    ♦ Esplosione

    Magie disponibili:
    Fire, Fira, Firaga
    Blizzard
    Thunder, Thundara
    Aero
    Energia, Energira
    Reflex, Reflera
    Stop
    Magnete, Magnetera

    Dark, Darkra, Antima
    Shell
    Protect
    Haste

    Borsa oggetti:
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    Il Teletrasporto le evitò il tentativo di inghiottirla con gli artigli, ritrovandosi a fluttuare in aria e rallentando la caduta. Avendo gli occhi sulla figura in lontananza, inizialmente non si accorse che anche la catena si era spostata assieme a lei, o almeno non finché l'Heartless, con uno strattone, la fece volare leggermente più in basso. Colta alla sprovvista, inizialmente abbassò la testa per capire cosa fosse successo, e notando la catena riuscì a fare due più due. L'Heartless la strattonò ancora più in basso. Le stava facendo lentamente perdere il vantaggio aereo.
    "E lasciami!" Sbraitò, stringendo l'impugnatura del Keyblade e prendendolo un attimo all'inverso, affinché potesse fare maggiore leva. Avrebbe fatto in modo che la catena finisse tra i denti del Keyblade, una miriade di stalattiti che sarebbero apparse come patina, con l'intento di affilare e "seghettare" l'area con tanti piccoli dentini. Avrebbe infine strattonato a sua volta, così che potesse spezzare la catena che le stava impedendo di avanzare ulteriormente, per poi scattare nuovamente in direzione della figura nell'attimo in cui avrebbe sentito la presa allentarsi.
    La voce del ragazzo raggiunse le sue orecchie, un filo di voce talmente basso che le risultava a malapena udibile, ma sufficiente affinché attirasse nuovamente l'attenzione di Yuki. Lo sguardo era vacuo, assente, l'aspetto lo stesso del ragazzo visto poc'anzi combattere contro Nekibi. Solo gli occhi e i capelli risultavano leggermente differenti, e forse anche più... Grande?
    Tuttavia, non vi era più alcun dubbio.
    "Terra!" Urlò di nuovo, tentando di avvicinarsi, di arrivare a sfiorarlo, di destarlo. Che si trovasse all'interno del suo Cuore, quindi? Che quell'Heartless, spinto comunque dalla volontà del Keyblader, l'avesse trascinata fin lì per combattere contro di essa, e liberarlo? "Terra, quel giorno è arrivato! Puoi rimediare agli errori che hai commesso, sei ancora in tempo!" Disse con voce più alta. Incerta che prima fosse stata lei effettivamente a scaturire una qualche reazione, la ragazza tuttavia non si arrese.
    Dopotutto, era la sua testardaggine e perseveranza ad averla portata fin lì, ad essere un vero e proprio punto di forza.
    "Ma prima ho bisogno del tuo aiuto. Finché quell'Heartless oscurerà il tuo cuore, non avrai mai pace!" Gli avrebbe infine allungato la mano libera. Un invito a non arrendersi, a raggiungerla e a combattere per la sua stessa libertà.

    Yuki usa Blizzara (2 slot) sulla catena per cercare di spezzarla, e ritenta lo scatto aereo (1 slot) per raggiungere Terra


    Yuki Lemaire
    Bonus Keyblade
    [Danni magici dimezzati]

    Magie utilizzate: Blizzara (20 Mana)
    Tecniche utilizzate: Scatto Aereo (5 Stamina)

    Salute: Illesa
    Mana: 150/200 (20)
    Stamina: 105/200 (5)
    [Energia: 230/230]
    Slot: [3/5]

    Abilità Passive
    Glacial Strike - La sua innata affinità col ghiaccio si estende fino a tutte le armi che Beira brandisce. Esse infatti diventeranno bluastre e più fredde del ghiaccio stesso, causando così l'equivalente di un'infusione perenne di Blizzard. Nell'attimo in cui attiva la tecnica Ice Slash, tuttavia, questa passiva risulterà disattiva per 1 Turno.

    Equipaggiamento
    Daga dell'Assassino: Le uccisioni effettuate con questo pugnale, e solo con esso, rendono l'utilizzatore invisibile ai nemici per un Turno; gli alleati lo vedranno come una sagoma sbiadita, che può passare facilmente inosservata. Se durante questo Turno di invisibilità il possessore riesce ad uccidere un bersaglio, recupera 30 Stamina. L'invisibilità ha 4 Turni di cooldown, ma se viene effettuata un'uccisione scende a 2.

    Accessori
    Cerchio di Nebbia [Cooldown 2/3]: Un bracciale d'acciaio che conferisce a Yuki la capacità di fare schivate perfette. Quando lo riterrà opportuno, durante una battaglia particolarmente difficile o in una situazione che lo richieda, Yuki potrà fare affidamento sulle proprietà del bracciale e trasformarsi per una frazione di secondo in nebbia vera e propria, evitando qualsiasi danno alla propria persona sia fisico che magico, ad eccezione del Blizzard (punto debole che NESSUNO può sapere se non detto da Yuki stessa). La prima attivazione è gratuita, le successive hanno un costo di mana sempre crescente. Dopo aver usato la schivata, Yuki non può usare alcuna magia difensiva per un turno. Usarne due di fila senza almeno tre turni di stacco potrebbe essere pericoloso.

    Tecniche

    Movimento - Il Keyblade di Yuki si trasforma automaticamente in un mezzo di trasporto che le permette di muoversi velocemente per l'arena. La trasformazione è puramente estetica e non influisce su Slot, schivate ed altro.

    Formchange - (2 Slot, 30 Stamina): Il Keyblade di Yuki si trasforma in una simil-frusta, che può raggiungere il nemico da lontano. Yuki colpisce il suo avversario dalle due alle sei volte, rimanendo abbastanza lontana da impedire ai nemici di raggiungerla e facendo enormi danni fisici.

    Ultima Cannon - (3 Slot, 30 Stamina, 1 Turno di ricarica): Il Keyblade di Yuki si trasforma in un grosso cannone: da esso parte un potente attacco energetico che fa danni disastrosi.

    Lingering - (5 Slot all'attivazione, 50 Stamina):
    Effetto passivo - Una volta per combattimento, Yuki viene avvolta da una luce rossastra: entrando in uno stato di Berserk, fa danni in più per tre turni ed è quasi invulnerabile per uno.
    Effetto attivo - In uno dei tre turni di durata, Yuki si getta sul nemico, falciandolo con il suo Keyblade e lanciandosi immediatamente via. Quest'azione viene ripetuta per cinque volte, fino a quando la ragazza non si riposizione dove vuole sul campo di battaglia.

    Cleaving Whirlwind - Beira può girare su se stessa fino a cinque volte, infliggendo sempre più danni se sta attaccando un nemico singolo e respingendo qualsiasi nemico non riesca a uccidere se sta attaccando più bersagli. Al costo di 5/10/20 Energia, Beira può infondere questa Tecnica con Blizzard. (Festività in ritardo - Christmas Town)

    Tecniche offensive:
    - Aerocolpo
    - Shield Blast
    - Dazzling Strike
    - Shattering Destruction

    Tecniche elementali:
    - Scatto Glaciale
    - Lotus Congelato
    - Zantetsuken

    Tecniche di movimento:
    - Dodge Roll
    - Glide, Superglide
    - Scatto Aereo
    - Teletrasporto
    - Carica Scivolata
    - Impatto Sonico
    - Turbine Volante

    Magie
    - Tutte le magie di Primo Livello
    - Thunder, Thundara
    - Aero, Aerora
    - Fire, Fira
    - Reflex, Reflera
    - Blizard, Blizzara, Blizzaga


    Temporaneamente disattivate
    (Fortitude: +Danno Tecniche)
    Warframe:
    Ice Slash - Beira è ora in grado di incanalare quel ghiaccio in un unico, concentrato attacco, e di scagliarlo contro i nemici dinnanzi a sé. Ogni 2 Turni, Beira sarà capace di rilasciare un taglio particolarmente più potente e più ampio del normale al costo di 10 Energia. All'impatto, esso sarà in grado di rallentare e/o congelare i nemici seduta stante per un totale di 1 Turno, rendendolo vulnerabile alle magie di tipo Fire e agli attacchi fisici.
    Il range di quest'abilità è di 2 metri dalla forma di un semi cerchio.
    Durata: Istantanea
    Durata debuff: 1 Turno
    Tempo di carica: 3 Turni
    Costo: 10 Energia

    Ice Wave - L'incanalamento del ghiaccio ha ora un impatto magico. Al costo di 30 Energia anziché 10, Beira potrà rilasciare tutta l'energia precedentemente incanalata nelle sue armi. Anziché eseguire un fendente dinnanzi a sé, Beira conficca la propria arma a terra e rilascia una potente onda che si estende fino a 5 metri. Essa farà barcollare i nemici fino a eventualmente farli cadere e/o respingere, mentre all'impatto il nemico subirà ingenti danni di tipo Blizzard pari al livello di magia di Beira (Blizzard/Blizzara/Blizzaga) e i suoi movimenti risulteranno particolarmente più rallentati per al massimo 2 Turni.
    Durata: Istantanea
    Durata debuff: 2 Turni
    Tempo di carica: 3 Turni
    Costo: 30 Energia


    Edited by Tomori_16 - 10/4/2024, 18:16
     
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