Sussurri nel Buio

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Keyblader
    Posts
    900

    Status
    Anonymous
    Il bombardamento di magie lanciato dai suoi alleati fu devastante, ma non per il loro nuovo nemico. Infatti, il SOLDIER notò velocemente il bagliore delle scaglie, ma non avrebbe capito cosa rappresentava quella luce fino a quando non era partito l'attacco...O meglio, il contrattacco, scaturito da tutte le magie lanciate verso il serpente. Sono nel momento in cui il tempo al di fuori della barriera si rallentò il SOLDIER riuscì a capire cosa era successo- E prima che potesse alzare lo scudo, o anche un'altra magia, in difesa per quello che sarebbe inevitabilmente arrivato, la creatura avrebbe rilasciato il resto delle magie accumulate, riflettendole sulla barriera- Così distruggendola.

    E così, Randy venne sbalzato via. Tentò di mantenere l'equilibrio, almeno abbastanza per permettersi di rallentarsi con lo scudo- Ma che ci fosse riuscito o meno, il suo tragitto sarebbe durato molto meno del previsto- E molto meno rispetto alle persone fuori dalla barriera. "Tch- Che mostro problematico." Mormorò tra sé e sé il soldato di Midgar, scuotendo leggermente la testa come per riprendersi. Avevano appena avuto accesso a tutto quel strabiliante potere magico ed il primo e vero proprio ostacolo che stavano affrontando le rifletteva? Che tragedia- O forse commedia? Dopotutto, il SOLDIER raramente utilizzava la magia.

    In ogni caso, ascoltò le parole di Gariad, dando un momentaneo sguardo al destino di Ged e Yoru, i quali stavano venendo lentamente avvolti nell'oscurità. Questa era la seconda volta in cui veniva diviso da quel mago: In quel momento, giusto per scherzo, si chiese se la prossima volta che avrebbe sentito del mago, avrebbe cercato di tradire il gruppo per la propria salvezza...Ma, considerando le parole del "bambino", chissà se l'avrebbe rivisto?

    "Che offerta allettante." Commentò il SOLDIER, ghignando brevemente alle ultime parole di Gariad. Per quanto avrebbe voluto accettare un'offerta del genere, il suo sarcasmo era apparente: Lasciarsi trascinare nell'oscurità per andare in chissà quale posto- o peggio, venir divorato da quel serpente- era l'ultima delle opzioni che avrebbe preso. Non gli importava se non avrebbe cambiato qualcosa- Anzi, non gli importava affatto di cambiare qualcosa. In quel momento, voleva soltanto garantire la propria sopravvivenza- E per farlo, avrebbe dovuto ammazzare quel serpente.

    Velocemente, Randy avrebbe puntato la mano- momentaneamente libera dopo aver affondato la Gunblade nel terreno- verso il serpente. Considerate le sue proprietà riflessive, voleva sapere se erano perennemente attivate e non qualcosa che poteva disattivare a volere- Perciò, prima che chiunque altro avrebbe provato ad attaccare la creatura, Randy avrebbe provato a lanciare un Energira verso il corpo della creatura, cercando di direzionare la magia in modo da mirare alle persone più lontane (e, per estensione, non visibili) da parte sua...Ma, nel caso questa cosa avesse avuto successo in primo luogo, dubitava che sarebbe stato lui ad avere il controllo della magia.

    In ogni caso, avrebbe provato a riprendere la Gunblade, per poi provare correre verso il serpente, attualmente girato verso Eileen. Il SOLDIER non si preoccupò minimamente della salvezza della Keyblader: Pensava che era abbastanza capace di levarsi di mezzo da quell'attacco, anche con le limitazioni causate dalla magia del tempo. Perciò, appena si sarebbe avvicinato abbastanza, Randy avrebbe provato a velocemente lanciare una serie di quattro fendenti verso il corpo del serpente: Da sinistra a destra, da destra a sinistra, per poi concludere con un fendente dall'alto verso il basso, ripetendolo con un movimento roteante. In tutto ciò, Randy avrebbe anche provato ad attivare il meccanismo della Gunblade, in modo da far esplodere ogni fendente e provocare ancora più danno di quanto stava già cercando di arrecare.

    Dopodiché, il SOLDIER avrebbe provato a scattare nuovamente, in modo da provare ad affondare con più forza la Gunblade nella carne del serpente. Come per gli attacchi precedenti, nel caso di successo, avrebbe provato a riattivare per l'ennesima volta il meccanismo della Gunblade, in modo da arrecare più danni e rendere più facile il recupero dell'arma, in modo da permettergli di scattare, così tentando di allontanarsi il più possibile dall'area del serpente, in modo da evitare possibili contrattacchi. Infine, con l'ultimo proiettile rimasto nel caricatore, Randy avrebbe provato a cambiare la forma dell'arma, tramutandola in una pistola, con cui avrebbe sparato un colpo sopra il mostro- E che, a sua volta, si sarebbe diviso in dieci pezzi diversi.

    Randy prova a curare Netami con Energira in modo da riflettere l'effetto curativo sui suoi alleati, cercando di fare questa azione prima che tutti gli altri iniziano le proprie. Successivamente, si muove verso Netami, utilizzando Taglio Orizzontale per lanciare una serie di colpi, utilizzando il meccanismo della Gunblade per farli esplodere. Dopodiché tenta di utilizzare Dazzling Strike, riposizionandosi via dal serpente per infine utilizzare Flak Bullet.
    Randy Kodounen
    Combattente / Tiratore

    Magie utilizzate, con costo: Energira, 20 Mana (costo ridotto ad Energia).
    Tecniche utilizzate, con costo: Taglio Orizzontale, 10 Stamina; Dazzling Strike, 15 Stamina; Flak Bullet, 20 Stamina.
    Slot Azione utilizzati: 2 (Energira) + 1 (movimento) + 2 (Taglio Orizzontale) + 1 (Dazzling Strike) + 1 (Flak Bullet) = 7 Slot.

    Salute: Illeso.
    Mana: 20-20 = 0/80.
    Stamina: 150-45 = 105/200.

    Abilità Passive
    ///

    Equipaggiamento
    Caliburn-Gunblade: La spada lunga che Randy aveva quando era un SOLDIER di Seconda Classe, ricostruita in una Gunblade. Oltre ad essere indistruttibile come prima, ha delle ulteriori funzioni: Ora, Randy può caricare dei colpi in un caricatore dentro la spada per causare delle piccole esplosioni alla punta di essa, per causare più danni all'impatto. In alternativa, può velocemente cambiare la modalità di Caliburn per renderla una spada corta e che spara veri e propri proiettili dalla punta, facendola sembrare più una pistola.
    Phoenix Guard 2.0: Lo scudo che Randy aveva quando era un SOLDIER di Seconda Classe, ricostruito in uno scudo più resistente. Nonostante sia un po' più pesante di prima, lo scudo, oltre a funzionare da uno scudo portabile, può anche estendersi ad uno scudo a torre, che si può fissare sul terreno per essere più stabile nel parare.


    Extra
    Tecniche disponibili
    ♦ Sprint

    ♦ Dodge Roll
    ♦ Turbine Volante

    ♦ Dazzling Strike
    ♦ Aerocolpo
    ♦ Shattering Destruction
    ♦ Taglio Orizzontale
    ♦ Shield Blast
    ♦ Zantetsuken

    ♦ Flak Bullet
    ♦ Blazing Cannon
    ♦ Dusk Shot


    Magie disponibili:

    Fire, Fira
    Blizzard
    Thunder
    Aero

    Energia
    Reflex, Reflera
    Stop, Stopra
    Magnete

    Borsa oggetti:
    -x2 Granpozione
    -x1 Etere
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Keyblader
    Posts
    999
    Location
    Il Castello Bianco che Non (Dovrebbe) Esiste(re)

    Status
    Offline
    Non capiva.

    Volò, schiantandosi al suolo e trascinandosi con stridii acutissimi lontani da quel nemico.

    Non riusciva a capire.

    Volò, oltre la barriera di Yoru, oltre le teste dei suoi alleati. Provò a rialzarsi, facendosi leva con il proprio Keyblade. Parlò, si mosse per poterlo aiutare, per poterlo salvare.

    Non riusciva proprio a capire.

    Nonostante le condizioni pietose, nonostante fosse stata ridotta ad uno straccio, il suo pensiero era rivolto a lui.
    “Ti prego. Sii gentile con noi. Voglio… Voglio solo conoscerti senza dover lottare contro i tuoi incubi, amico mio…”
    Nonostante Yoru lo stringesse, scuotesse per poter fargli dire qualcosa, comprendere quale fosse la verità, nulla sembrava poter smuovere quell’espressione dolente e malinconica che si ritrovava. Rimaneva lì, fermo, ad assorbire qualunque cosa gli dicesse senza batter ciglio, senza affermare alcunché.
    E questo, Hikari, non riusciva proprio a capire.
    Nessuno vi ha chiamati qui.
    Sussultò, colta alla sprovvista dalla freddezza delle sue parole, vedendo come non la stesse minimamente osservando. Era come se fosse lei lo spettro del passato, dispersa e lontana da tutti loro, come se non avesse minimamente parlato.
    Ma… Cosa stai-
    Più cercherete di risalire, più soffrirete.
    Come in incubo, Yoru venne inghiottito da una voragine oscura ai suoi piedi. Provò a sporgersi per prenderlo, ma questa si chiuse rapidamente. A nulla valse richiamarlo e quando si voltò verso Gariad questi sembrava scomparso. Ma lo sentì nuovamente parlare, lo sentì dichiarare che non sarebbe valso nulla. Che la loro presenza lì, quel giorno, non aveva significato.
    Ma allora perché erano giunti a vedere quei ricordi? Se il ragazzo stesso non era stata la causa di quell’incontro, chi lo era? Forse il suo sesto senso aveva avuto ragione ed era nuovamente Pitioss la causa di tutto? Eppure Eileen l’aveva sigillata, tempo fa, l’avevano combattuta e sconfitta nuovamente.
    Barcollò, ancora dolorante, osservando come gli effetti delle magie si erano, bene o male, ripercossi su chiunque l’avesse usata contro la creatura che stavano affrontando. Si domandava cosa fosse: non un simbolo suggeriva l’appartenenza a Heartless o Nessuno, tanto meno quella maschera le comunicava qualcosa. Eppure era così convinta che ci fosse un simbolismo che le stesse sfuggendo in quel momento, qualcosa di importante che non sapeva che avrebbe potuto cambiare le sorti di quella battaglia.
    Se solo ci fosse stato suo fratello lì. Forse si sarebbe sentita più al sicuro, forse avrebbe avuto una testa in più con cui ragionare. Si sentiva ancora così aliena in mezzo a tutti loro. Scosse il capo. No, Yami avrebbe certamente aiutato, ma doveva riuscire a trovare un modo da sola per potersi far strada in quella faccenda. Quelle persone dipendevano da lei tanto quanto lei dipendeva da loro.
    Avrebbe valicato la barriera che la divideva dal resto del gruppo, alzando la propria arma, ancora rallentata dall’attacco di quella creatura. Improvvisamente, sentì nuovamente le forze tornare in lei, una magia familiare che permeava tutto il suo corpo donandole velocità. Si voltò verso Kyla, annuendo appena, capendo che oltre a quella magia voleva darle un’ulteriore mano. Sarebbe corsa fra di loro, aiutata dalla velocità aumentate ed avrebbe preso la boccetta della Granpozione per sé, bevendola velocemente per poter ristorare le proprie energie.
    Ce la possiamo ancora fare!” Disse a gran voce, puntando il Keyblade verso il serpente gigante. “Eliminiamo questa lucertolona e recuperiamo Y- Aspetta, ma dov’è Ged? Ma anche lui?! Mendokuse!
    Con un breve balzo ed evitando in alcun modo di intromettersi nei punti di attacco di Randy, avrebbe colpito dall’alto con una rapida stilettata il corpo del serpente, penetrando il più in fondo possibile nel corpo della creatura. Successivamente, sarebbe balzata nuovamente, questa volta sulla testa, aggrappandosi saldamente all’elsa del Keyblade e spingendo sempre più in fondo con l’arma. Sperava in questo modo di farle chiudere in anticipo ed aiutare maggiormente Eileen ad evitare la morsa del serpente. Per potersi riposizionare al meglio, sarebbe scivolata lungo la spina dorsale della creatura, colpendo tre volte lungo i lati della figura squamosa, per poi balzare all’indietro e riunirsi al gruppetto che si era formato.

    Hikari usa la Granpozione di Kyla, Shattering Destruction due volte sul corpo ed infine sulla testa ed infine Dazzling Strike per poter riposizionarsi ed allontanarsi da Netami. In tutto questo spera di non essere di intralcio agli altri.


    Hikari Ayazaki
    Keyblader - Guardian of Dreams
    Magie Utilizzate: Aero, Thunder, Thunder turno precedente
    Tecniche utilizzate: Carica Scivolata turno precedente, Shattering Destruction, Dazzling Strike
    Slot Azione Utilizzati: Shattering Destruction x2 (2) + Dazzling Strike (1) + Sip di Granpozione (1) = 4/4

    Marchi Attivi:

    Salute: Illesa, ma sempre saffi(r)ca
    Mana: 130/160 ( Aero, Thunder, Thunder turno precedente - 30)
    Stamina: 255/300 (Carica Scivolata (Con Colpo) turno precedente - 10, Shattering Destruction (30), Dazzling strike (5))

    Magie:
    - Tutte le magie base
    - Dark
    - Haste
    - Thundara
    - Thundaga
    - Aerora
    - Aeroga


    Tecniche:
    - Dodge Roll
    - Glide
    - Impatto Sonico
    - Carica Scivolata
    - Quick Blitz
    - Shock Chain
    - Sonic Impaler
    - Colpo Tornado
    - Sprint
    - Teletrasporto
    - Dazzling Strike
    - Turbine Volante
    - Shattering Destruction
    - Spark Dive
    - Double Shot


    Accessori:
    Mr. Mew Hoodie: Una felpa dal materiale estremamente resistente: indossarli mitiga il danno ricevuto da magie e tecniche di elemento Lux


    Altre armi:
    Katana of the Warrior (2 Slot Azione) - Quando Hikari evoca quest'Arma Antica, essa si sostituisce al suo Keyblade, del quale Hikari può comunque utilizzare tutte le proprietà. L'arma porta Hikari a vibrare un poderoso fendente ampio 180°, che falcia tutti i nemici dinanzi a lei in un semicerchio o infliggendo danni considerevoli. Utilizzabile una volta per combattimento.


    Passiva Keyblade:
    Tempest Assault: Quando Hikari colpisce i nemici con il Keyblade o con Thunder, li "marchia" per tre Turni. Colpire gli stessi nemici con altri attacchi, Tecniche o Magie di Tuono per altre due volte farà esplodere il marchio, facendo danno da Thundaea e stordendo il nemico per due Turni se non lo uccide


    Attiva Keyblade:
    Enveloping Thunderclap
    2 Slot Azione


    Se un alleato è in grave pericolo, ad esempio se è Gravemente Ferito o in procinto di ricevere un attacco mortale, Hikari può precipitarsi al suo soccorso in un tonante scatto, a qualunque distanza si trovi a patto che sia visibile. L'alleato verrà avvolto da un bozzolo di danni Thundara che respingeranno la maggior parte degli attacchi nemici, e Hikari arriverà subito dopo (sempre nell'arco dello stesso turno), infliggendo danni da Thundara/Thundaga a seconda della gravità delle ferite dell'alleato. La maggior parte dei nemici viene respinta dalla potenza del colpo, mettendo quindi l'alleato di Hikari in sicurezza.
    La Tecnica è gratis la prima volta, dopodiché costerà 30 Stamina per ogni utilizzo.


    Sizzling Afterimage
    5 Slot Azione


    Hikari fa appello alla magia del Tuono, scattando in una direzione entro un massimo di cinque metri e travolgendo un nemico a gran velocità. Se colpisce può lanciarla di nuovo su un altro bersaglio o sullo stesso fino ad altre quattro volte (cinque attacchi in totale), che lasciano ognuno un'immagine residua nel punto dove ha colpito. Le immagini rimangono per i due turni successivi e Hikari può scegliere di scambiarsi con una sola di esse in caso di pericolo; tutte quante esploderanno al turno finale infliggendo danni da Thundara in un'area di tre metri ciascuna, Thundaga se almeno tre aree si incrociano.
    Per ripetere questa Tecnica, Hikari dovrà spendere 20 Mana per scatto.
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar


    Group
    Somebody
    Posts
    1,610
    Location
    Seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino

    Status
    Anonymous
    Le magie di tutti quanti bersagliarono inesorabilmente il serpente, che Kyla notò non preoccuparsi troppo di provare a schivarle, ma senza attualmente dargli troppo peso. La barriera di Randy reggeva, per sua fortuna, e con lei anche Korax sembrò approfittarne subito, affinché non venissero ulteriormente trascinati all'interno di quel vortice.
    Purtroppo per loro, tuttavia, non tutti sembrarono volersi difendere all'interno di una barriera magica, e la conseguenza, quella che peggio temeva Kyla, fu devastante. Il Tornado trascinò tutti a parte Randy e lei, attirandoli a sé e scagliandoli lontani, mentre tutte le loro magie furono rispedite ai mittenti. La barriera del SOLDIER non durò molto a lungo, sbalzando infine anche loro due all'indietro, seppur non così bruscamente come avvenne per i suoi compagni.
    E non era tutto, ovviamente.
    Quel ragazzino, Gariad, non aveva affatto l'aria innocente che aveva mostrato fino a poco, non li osservava uno ad uno come aveva fatto in precedenza. Sembrava quasi un'altra persona, un altro essere, agli occhi di Kyla inumano. Non comprendeva affatto il perché finora Hikari ed Eileen lo avessero trattato con riguardo, nell'attimo in cui aveva iniziato a mostrare quella facciata per Kyla poteva già essere più che morto.
    Osservò Ged e Yoru venire inglobati dal terreno, trascinati in una pozza Oscura di cui non si vedeva il fondo e impossibile da schivare, o da rallentare. Il piromane, per giunta, come se fosse abituato a quel triste destino, per poco non lo vide chiudere gli occhi in un veloce e interrotto sospiro seccato.
    First time? Forse per lui no.
    Sospirò anche lei, scrollando le spalle. Dubitava, ora come ora, che si trovassero in un effettivo passato, quanto più in un lontano ricordo. Forse le memorie proprio di quel ragazzino? E se, a discapito di quanto visto finora, i suoi intenti non fossero in realtà così pacifici come volevano credere quelle altre due Keyblader? Per un attimo, nella sua testa, volle sperare che una volta tanto non fossero così ottimiste e speranzose, ma che guardassero più la realtà dei fatti.
    Quel ragazzino non voleva aiutarli.
    Rallentati da una magia temporale lanciata dal serpente, alcuni dei suoi compagni sembrarono limitati nei loro movimentati.
    "Allettante? Ma se fino a un attimo fa volevi convincermi ad aiutare sto villaggio." Due orologi sarebbero apparsi sulle teste di Hikari e di Bastien, con l'intento se non altro di dargli qualche istante in più per eventualmente colpire o aiutare i più bisognosi, scambiandosi con loro un veloce sguardo di intesa, come a volerli rassicurare che quell'orologio, che prese velocemente a ticchettare e a "velocizzare" le ore, fosse opera sua. "Sii coerente, ormai se devi opporti a questa ingiustizia fallo fino infondo." Lasciò quindi che si avvicinasse all'attacco, mentre lei evocò un'ultima tecnica. Un cerchio sopra il serpente sarebbe stato sufficiente ad Eileen a comprendere di cosa si trattasse, seppur stavolta la ragazzina la cercò immediatamente con lo sguardo, sguardo pregno di veleno e disprezzo. Le fece il segno del taglio sul collo, della serie che se avrebbe riprovato ad attaccarla con uno dei suoi fulmini, la vittima del suo cerchio non sarebbe di certo stato il serpente a sto giro.
    Frugò infine nelle sue tasche, lanciando in aria la boccetta con quel contenuto viscoso verde in aria, come se fosse già consapevole che Hikari, la ragazza che aveva aiutato un attimo fa, l'avrebbe presa al volo per poterne usufruire. Il suo sguardo, tuttavia, ne approfittò per guardarsi brevemente attorno, come alla ricerca di quello stupido ragazzino, ormai adocchiato come fonte di tutti i suoi problemi.

    Kyla lancia un (not)Doubleshot Haste su Hikari e Bastien (4 slot, +2 Turni a Hikari e Bastien). Punta il Keyblade contro il serpente e lancia Frost Proxy su di lui (2 slot), per poi infine lanciare la Granpozione a Hikari (1 slot).


    Kylaa
    Bonus Keyblader
    Bonus Mago

    Magie Utilizzate: Haste x2 (40 Mana)
    Tecniche utilizzate: Frost Proxy (20 Stamina)

    Salute: Illesa
    Mana: 165/275 (40)
    Stamina: 115/140 (20)
    Slot Azione: 7/7

    Abilità Passive
    Kyla è resistente a tecniche e magie di elemento ghiaccio, non può essere congelata e bloccata dalla magia di questo elemento dei nemici, e usa la metà del Mana per usare le tre magie di tipo ghiaccio. Tuttavia, il fuoco le provoca il doppio dei danni in più rispetto alle altre persone.

    - Focus

    Magie
    - Double Shot
    - Tutte le magie di primo livello
    - Fire, Fira
    - Blizzard, Blizzara, Blizzaga
    - Stop, Stopra
    - Reflex, Reflera
    - Haste
    - Dark, Antima

    Tecniche
    Tecniche di movimento
    - Dodge Roll
    - Glide, Superglide
    - Teletrasporto
    - Carica Scivolata

    Tecniche elementali
    - Frostbite [30 Stamina, 3 Slot]
    - Flame Burst [40+10/15 Stamina per ogni Sfera ma non oltre 5, 4 Slot]
    - Esplosione [30 Stamina, 3 Slot]

    Tecniche Keyblade
    Warping Transfer: Kyla può lanciare il Keyblade, che agirà come il suo disco permettendole di tele-trasportarsi sulla sua posizione. All'arrivo, il Keyblade emetterà un'onda di ghiaccio che farà danno da Blizzard ai nemici intorno.
    Può essere usato solo una volta per Turno, ma non ha costo in Slot Azione.

    Frost Proxy: 2 Slot Azione, 20 Stamina dopo primo utilizzo
    Kyla marchia un nemico, facendogli apparire addosso un cerchio di ghiaccio. Per i 2 Turni successivi, il bersaglio prenderà tutti i danni al posto di Kyla. Se in quel lasso di tempo il bersaglio muore, Kyla viene curata di 1 Livello Salute.
    Si può concatenare a Warping Transfer.

    Fatal Freeze: 5 Slot Azione, 50 Stamina dopo primo utilizzo
    Quando dà il colpo di grazia a un nemico, Kyla può scatenare intorno a sé un'onda di ghiaccio che congela e danneggia tutti i nemici con danni pari al suo livello nella magia del Ghiaccio. La maggior parte dei nemici rimane congelata per tre Turni. I nemici congelati che muoiono in quel lasso di tempo. possono attivare l'effetto di cura di Frost Proxy.

    Extra
    Borsa consumabili: Etere x2, Granpozione x1


    Edited by Tomori_16 - 5/4/2024, 11:52
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Somebody
    Posts
    3,441
    Location
    Ianua!

    Status
    Offline
    Bastien guardò con determinazione il serpentone senza prestare la minima attenzione a ciò che stava accadendo intorno. Poi, ad un certo punto, alzò un sopracciglio rivolgendosi a Ged.

    Non ti sembra che diventi sempre più grande e vicino?
    Perché a me sì.
    .
    .
    .
    Merde.


    Bastien fu colpito con una violenza inaudita dopo essere stato trascinato verso il centro gravitazionale del serpente. Forti correnti magiche e colpi fisici cominciarono a diffondersi da quella creatura. Ignorando la presenza di chi, probabilmente, non avrebbe nemmeno dovuto esistere in quel momento e in quel luogo, attaccava privo di ogni empatia apparente ma con la crudeltà tipica di chi è dotato di ragionamento, rendendolo estremamente pericoloso. Forse avrebbe perseguitato chi era già in una situazione scomoda, forse avrebbe cercato di indebolire ulteriormente coloro che non erano ancora stretti da una morsa mortale. Di una cosa però il Tricheur era sicuro: doveva agire rapidamente ed evitare una fine spaventosa per coloro che avevano creduto in lui.

    Lo schianto non fu una passeggiata, ma considerando dove si trovava, Bastien ringraziò la sua buona stella. Percepì qualcosa da parte di Ged, ma l'impeto con cui tutto si consumò rese difficile un dialogo privo di fraintendimenti; fortunatamente arrivarono alcuni messaggi che non necessitavano spiegazioni. Erano inconfondibili. Prima l'Amateur lo rimise in sesto grazie al fuoco, cosa mai vista prima, poi un'altra ragazza, invero un po' bisbetica, lo aiutò parzialmente liberandolo dal giogo temporale di quella creatura.

    Mannaggia, mannaggetta... ma vostra mamma non vi ha insegnato a non fidarvi degli sconosciuti che vi offrono le caramelle? Che razza di beota si preoccupa così tanto di un lestofante chesi è sempre dichiarato tale.


    Disse mentre muoveva le braccia in modo aerobico dopo essersi staccato dal muro contro cui era finito. Si liberò dei detriti e dal nulla tirò fuori un mazzo di carte. Ne estrasse cinque in modo apparentemente casuale. Erano carte in pessime condizioni; alcune quasi distrutte e altre certamente non nuove di zecca.


    Tu, tu... tu, tu e tu, anche se devi imparare a non dire parolacce.


    Indicò le carte, le quali raffiguravano una sorta di disegno caricaturale di alcuni dei presenti. Tutti coloro selezionati avrebbero potuto sentirsi rinvigoriti e pieni di forza. Bastien decise di ripagare la fiducia accordatagli con il suo incantesimo di cura più potente. Qual modo migliore per trasmetterlo se non attraverso il legame indissolubile che le carte hanno col destino? Magicamente, le cinque carte in mano al giovane occitano tornarono intatte, alcune con sguardi di sfida ed evidente voglia di riscatto. Sussurrò a quella con Ged sopra:

    Amateur, ti ho ripagato il debito, ora torna in te stesso, che c'è da tappare la bocca a un tipo logorroico più di me.

    Bastien usa energiga su Ged, Yoru, Eileen, Hikari e Korax.


    Bastien "Le Tricheur" Desmari

    Mago di supporto/Combattente

    Magie Utilizzate: Energiga
    Tecniche utilizzate: /
    Salute: Illeso
    Slot Azione: 3/4

    Mana: 155/220
    Stamina: 70/70

    Equipaggiamento:

    Coltello a farfalla e numerose lame lanciabili.


    Magie Apprese:

    -Energia; Energira; Energiga
    -Stop
    -Magnete
    -Reflex
    -Reiz

    Tecniche:

    -Shape of Water
    -Dodge Roll
    -Double shot
    -Nitris Empowered
    -Scan
    -Tectonics
    -Focus
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Somebody
    Posts
    567

    Status
    Anonymous
    Korax

    <> ...Ahio. <>
    Era la barriera più potente che avesse mai creato in vita sua. Una che difficilmente avrebbe replicato, in futuro! E non era comunque bastata. Frantumata e spazzata via come un castello di sabbia dalla marea in arrivo. Pure lui finì per volare via da li, finendo per schiantarsi e demolire metà edificio vicino a lui, schiena a terra ed espressione più infastidita che dolorante, fin troppo abituato ad avere lividi e schiaffi sul muso per provarne un reale dolore. Ed ovviamente, poteva fin troppo chiaramente udire la voce dei propri compagni in difficoltà, ma anche di quel bestione tutt’altro che simpatico, ergersi e minacciare ognuno di loro con un discorso… che invero, non riuscì ad attecchire più di tanto nello Zora. E non per una classica “volontà” da cavaliere o paladino! Bensì per tutto ciò quello in cui ha combattuto e ha creduto fin a quel giorno. Per i propri valori, per ciò che lui stesso rappresentava nel cuore e nell’animo.
    “Lasciarsi andare. Nulla che si potesse fare.” Quante volte lo aveva sentito dire? Quante volte lui stesso aveva scacciato quei dubbi per lasciar spazio a ghigni, sorrisi ed eroismo spontaneo? Tante. Troppe. Era diventata la sia seconda natura… ed ora, un essere del genere voleva spezzare tutto questo? Sarebbe già diventato un Heartless anni e anni fa, se si fosse lasciato andare in passato.

    Si rialzò, senza dir nulla se non un profondo sbuffo. Poteva percepire l’influenza curativa del Tricheur rinvigorirlo, ma anche il pericolo generato dal loro nemico, e dunque… tornò sulle zampe, iniziò ad approcciarsi senza troppa remora al rettile e si concesse solo un momento. Un attimo, per poter intervenire per ultimo in quell’imminente sequenza di assalti, così che non potesse intralciare a nessuno con la propria mole. Una preparazione che lo portò ad osservare la mano destra, il palmo, chiudendola e aprendola un paio di volte mentre rievocava un ricordo. Prezioso e caro, per un’idea che avrebbe “preso in prestito” da qualcuno che aveva conosciuto di recente. Una follia, ma così perfetta per lui… e per lo Squalo!
    <> Heh. Dopo te offro na carbonara, pischè. <>
    Ovviamente. Dunque, piuttosto che far esplodere interamente le sue Scie di magie come aveva fatto finora… si concentrò per evocarle per se stesso. Grande, divisa in due, quanto bastava per generare grandi sfere di fuoco nelle mani per poi portarle dietro di sé, nel momento stesso in cui il suo intero assetto si preparò a balzare. Un salto, che venne dunque potenziato e guidato da una vera e propria esplosione alle spalle, così da poter velocizzare anche una mole generosa come la sua a sufficienza! Un tentativo di lanciarsi a palla di cannone sulla loro nemesi con una lodevole spinta propulsiva, pronto a sfidarla a tu per tu piuttosto che a scappare con la coda fra le gambe!

    Prima volta che lo provava, e doveva dire che con tutta probabilità la velocità era notevole! Ed era perfetta per portare una gamba in avanti ed in prima linea, così che potesse schiantarsi ferocemente sulla guancia di Netami con tutta l’ira che solo un bestione come lui poteva esercitare. Ne ci andava leggero, dato che lo avrebbe ovviamente proseguito, fino a farlo impattare e strusciare direttamente sul pavimento per… metri e metri, a provar ad aggravare ulteriormente il tutto. Come se non bastasse però, continuò a mantener l’inerzia tirando dritta la schiena, portando ora in avanti le mani ed incombendo su di lui, pronto a scatenarsi senza alcun freno o limite!
    <> NIENTE CHE POTEMO FA!? TE PIACEREBBE! RAAAAH! RAAAH RAAAH!. <>
    E via! Avrebbe continuato così, con grida altisonanti e fin troppo cariche di entusiasmo, scagliando pugni su pugni alternati e rapidi, pesanti e dolorosi, ancora sul brutto muso del serpente troppo cresciuto. Uno, due, arriverebbe almeno a cinque, con l’ultimo che punterebbe a farlo direttamente interrare al suolo! Doveva ammetterlo… lo stile di Katsuki era decisamente divertente, quando si lasciava andare in quel modo.


    Alzandosi e accettando le cure, si slancia con forza con la spinta di un Firaga Katsuki-Style (3), per poi atterrare di calcio su Netami e scagliare altri 5 cazzotti pesanti sul muso, sfruttando tutto il tempo inerzia e velocità. (5 e 7)
    496aa557cd89a6ce5ffda7e205bf970a


    Korax
    Bonus Lottatore

    Magie Utilizzate: Firaga (3 Slot, 10 Mana)
    Tecniche utilizzate: Channeling (2 Slot, 20 Stamina), Channeling (2 Slot, 20 Stamina)
    Oggetti utilizzati: //

    Salute: Illeso
    Mana: 20/50
    Stamina: 35/130

    Abilità: Scie di mana

    Equipaggiamento: //

    Extra: Coda e Zanne

    Oggetti&Equip Usati: //
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Il Buoi oltre la Siepe

    Group
    Keyblader
    Posts
    3,437

    Status
    Anonymous
    La magia di Volt venne rilanciata all'indietro, insieme alle magie di tutti gli altri li presenti: l'effetto fu devastante e Volt letteralmente volo' sulle mura, quasi come se fosse un uccello. Cerco'di arrestare il suo lancio ma riusci' solo ad aggrapparsi per non continuare a cadere, rimanendo penzoloni da uno spuntono.
    "...Porca troia." Si lascio' sfuggire, e non solo perché stava facendo la bandierina al vento. La sua forza, oltre che nella velocita', si basava praticamente per intero sull'uso dell'elemento elettro... un elemento magico. Non si doveva essere dei geni per capire che usare delle magie nuovamente su quel serpente sarebbe stata una cattiva idea. Spero' solo che I suoi compagni l'avessero capito, perché non c'era alcun modo per cui lui potesse comunicarlo.
    Cerco' di tirarsi su, poi prese fiato (metaforicamente parlando, si intende), più che altro pee cercare di capire la situazione. Era finito abbastanza lontano... e non poteva contare sul suo elemento. Tempo di improvvisare.
    Sfruttando la sua solita velocita', sarebbe scattato giu' dalle mura in balzo dandosi lo slancio. Il suo obiettivo non era volare, ma cadere - la Skana pronta a cadere con lui sul serpente, da sopra.

    Carica scivolata in salto + affondo dall'alto
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Il Guardiano della Luce.


    Group
    Keyblader
    Posts
    6,344

    Status
    Anonymous
    Svelato l'inganno, compresa la debolezza del nemico, i naufraghi ancora in possesso delle proprie capacità si lanciarono in un'offensiva spietata. Il tentativo del Serpente di uccidere Eileen in un singolo colpo non andò a buon fine, e non solo perché le provvidenziali cure di Bastien la rimisero in sesto, ma anche perché con le poche mosse a propria disposizione la Keyblader riuscì a guadagnare un punto più sicuro. Il Serpente non sembrava intenzionato a mollare la presa, e con una traiettoria arcuata stava già cercando di raggiungerla.
    Ci pensarono tutti gli altri a fermarla.
    Randy con colpi di spada che esplodevano all'impatto, in una pioggia di fiamme che coprirono l'avvicinarsi furioso di Korax; lo Zora tempestò di pugni la serpe tra grida di battaglia, mentre anche Hikari si scagliava sul mostro in un turbinio di potenti attacchi e Volt giungeva dall'alto, la skana sguainata per tentare un colpo definitivo. Sopraffatto dal contrattacco, il serpente poté solo subire i colpi, frustò e si dimenò, allontanando da sé Hikari e fiondandosi su Randy, ma fu rallentato dal concludersi dell'attacco di Korax. La serpe sibilò, irata e vendicativa, in carca di bersagli, ma la skana di Volt e il colpo finale di Hikari furono su di lei, trapassandole il capo.

    La maschera si spezzò con uno schiocco secco, e il mondo si dissolse come inchiostro nell'acqua.




    Quando riaprirono gli occhi, non furono più a Ortus. In effetti, era impossibile capire dove si trovassero. Era una stanza, una bella stanza calda e confortevole, con un camino che scoppiettava allegramente davanti a una soffice poltroncina. C'era un dolce profumo, e qualcosa in quella stanzetta dava a tutti loro la sensazione di essere non lì, ma nel luogo che più di tutti potessero chiamare 'casa'.
    Un serpente dormiva sulla poltroncina. Percepì la loro presenza, sollevò la testolina affusolata e si acciambellò di nuovo. Al suo posto, comparve una ragazzina. Aveva lunghi capelli rossi e rivolse loro uno sguardo malinconico.

    Tra le mani reggeva la maschera del Serpente.

    "Tanto tempo fa, c'era un ragazzo il cui nome è stato dimenticato.
    Viveva una vita semplice, finché fuoco non cadde dal cielo.
    Fu catturato. E per la prima volta nella sua vita, era tutto solo..."


    La ragazzina si alzò, col capo chino. Senza guardarli in viso, porse la maschera verso di loro.




    La caduta di Yoru e Ged durò per poco, o per molto, sarebbe stato impossibile da dire. Qualsiasi piano, qualsiasi tentativo di comprendere cosa stesse accadendo o cosa stessero combattendo, fu spazzato via da un singolo, feroce colpo di frusta. Entrambi lo avvertirono sulla schiena; e quel dolore fu così forte per entrambi da costringere i loro occhi a tornare a vedere.
    Intorno a loro, una fredda caverna affollata del ticchettio di picconi e dal tintinnio delle catene. L'impalcatura che li sovrastava, la miseria che li circondava nei volti smunti e dagli occhi vuoti di decine di prigionieri come loro, comunicava loro che si trovavano in una sorta di miniera. Tra le mani potevano sentire entrambi il legno nodoso e scheggiato di vecchi picconi. Vestiti con nient'altro che stracci, non avevano neppure le scarpe ai piedi. Al collo e alle caviglie avevano freddi e pesanti anelli, legati a spesse catene che impedivano loro di scappare. E anche se avessero provato, non ci avrebbero messo molto a capire che mancava qualcosa.

    La magia non era ancora tornata.

    "Per quanto tempo volete rimanere ancora imbambolati? AL LAVORO!" Gridò un uomo, un'Ombra in armatura meno pesante rispetto a quelle dei razziatori, ma ben bardato e con una mazza alla cintura. Alzò di nuovo la frusta per colpire Yoru.
    "NO! FERMO!" Gridò una voce familiare; la frusta colpì al viso un ragazzino dell'età di Yoru, scaraventandolo a terra. Non avrebbero tardato a riconoscere la figura magra e pallida di Gariad. Impossibile capire da quanto tempo fosse lì, ma era più scheletrico di prima, il volto scavato, la pelle secca. "Sono stanchi..." Biascicò.
    "Ancora lo straccione di Ortus. Mi è sfuggito." Disse un'altra guardia mentre sopraggiungeva verso di loro. Si chinò e afferrò Gariad per i capelli. "Sai che ti dico, lucetta? Mi hai stancato." Disse fissandolo con disprezzo. Gli occhi dell'uomo luccicavano di disgusto, e aveva fiere corna sul capo che non poteva coprire neppure con l'elmo, tirò Gariad in piedi e lo spintonò così forte che per poco non lo fece cadere di nuovo. "E' di nuovo l'ora della disciplina. L'ultima volta sei svenuto dopo dieci frustate, vero?" Gariad emise un tremito, ma non disse nulla.
    "Ti offro la cena se riesci a farlo stramazzare dopo cinque. E una birra se lo ammazzi." Ridacchiò la guardia che aveva frustato Yoru e Ged.
    "Lo farei volentieri. Ma il raid a Ortus è stato troppo vistoso, per un po' dobbiamo tenerci cari questa massa di parassiti. Avanti!" Latrò a Gariad. "Porta quei due. Chissà che vedere pezzi del loro amichetto attaccati alla frusta li stimoli a non battere la fiacca." Si allontanò da loro,
    La guardia si mosse per staccare le catene da una lunga sbarra che correva per tutta la grotta. Ognuno aveva una sua catena personale, che si divideva in tre tronconi per congiungersi agli anelli a piedi e collo. La guardia prese le catene di Ged e Yoru e li strattonò con violenza. "Sbrigatevi. O al palo ci finirete anche voi."





    La Quest verrà aggiornata il 2 Aprile.
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Keyblader
    Posts
    1,549

    Status
    Anonymous
    Si era avvicinato a Yoru in cerca di uno scambio di informazioni che potesse aiutarlo a decifrare la situazione in cui erano capitati, il che poi aveva condotto invece il giovane ad intraprendere una lunga serie di ragionamenti ad alta voce, come era solito fare. Ciò che però non si aspettò, fu proprio la reazione del ragazzino che aveva di fronte.
    Aveva imparato a studiare i comportamenti degli altri esseri umani ed il modo in cui essi reagivano, per poi usarlo come metro di giudizio per capire se una propria azione fosse risultata strana o fuori posto per quest’ultimi. Era un argomento che aveva iniziato a trovare abbastanza interessante, il che a ben pensarci andava nettamente in contrasto con la propria mentalità di inizio viaggio, quando il mago andava in giro per i mondi a professare di odiare gli esseri umani, nonostante lui fosse di fatto uno di essi. Era passato così tanto tempo da allora, e molte cose erano cambiate… Certo, non credeva per questo che certi suoi comportamenti fossero necessariamente sbagliati, solo diversi. Analizzare le reazioni dei propri interlocutori spesso lo aiutava a comprendere più della società, ed in contrapposizione, anche più di se stesso.
    La reazione esagerata di Yoru, quindi, giunse come una sorta di campanello di allarme per Ged, che davvero non credeva di aver commesso nessun errore in quella interazione. I rapporti interpersonali erano qualcosa di assai complicato e sfuggente, qualcosa che lui faticava a capire davvero. Cercò di analizzare le proprie azioni, le parole usate, mentre il ragazzino si sfogava davanti a lui. Non capiva. Che c’entrasse la sua giovane età? Che i bambini richiedessero un trattamento diverso rispetto agli adulti? Non ne capiva molto, e mancava completamente dell’esperienza necessaria in materia: se solo Félix non fosse scomparso dopo il loro ritorno da Burgess, forse a quest’ora avrebbe capito un po’ di più su come approcciarsi a ragazzini del genere.
    Che seccatura. Non che ci fosse molto altro da fare in quella situazione. Yoru non poteva di certo parlare in quelle condizioni, né tantomeno scambiare con lui le preziose informazioni di cui aveva bisogno. In quello stato emotivo poi c’era il pericolo che non fosse poi in grado di reagire con prontezza ad eventuali minacce, e da morto di certo non sarebbe stato di grande utilità come mago.

    Ged sospirò, seccato.

    Non era proprio bravo con quelle cose. Sopportò comunque gli insulti che stava ricevendo: aveva capito abbastanza degli altri per capire che quella intensa reazione emotiva fosse dovuta ad altro, e che quindi non avrebbe dovuto prendere sul serio le parole pronunciate in quello stato. Tuttavia non capì se la domanda che gli pose fosse retorica o meno. Immaginava potesse essere un ottimo spunto di riflessione…
    In effetti, non conosceva granché di Yoru. Lo aveva incontrato la prima volta a Radiant Garden durante il proprio tirocinio, aveva aiutato Serena a guarirlo dalle ferite che si era procurato nella sua rocambolesca fuga da Atlantis, e proprio in quel mondo invaso da Heartless era ritornato a combattere proprio insieme a quel ragazzino. Non sapeva granché di lui, a parte il fatto che fosse un ottimo mago per l’età che si ritrovava. E solo in quel momento, dopo lo sfogo emotivo, Ged realizzò che forse Yoru fosse nuovo agli orrori della guerra e situazioni a rischio di morte… In effetti, non conosceva affatto il suo passato. Nel dubbio, decise di rispondere comunque alla sua domanda, incapace di comprendere se fosse retorica o meno.
    - Abitudine, immagino.- disse secco e conciso, forse apparento in netto contrasto con la verbosità dimostrata fino a poco prima. In situazioni del genere, allo stregone mancavano le parole. Non riusciva a capire cosa fosse giusto dire in contesti simili, ed il fatto di trovarsi davanti ad un ragazzino così piccolo aggiungeva solo un ulteriore livello di difficoltà…
    Ogni tanto si dimenticava quanto la propria infanzia non fosse stata decisamente “normale”, se si poteva usare un simile termine. E nemmeno il proprio presente non era che fosse tanto più semplice, non con una guerra di mezzo. La propria psicoterapeuta ogni tanto doveva aiutarlo a mettere le proprie esperienze nel giusto contesto: quello che per lui poteva sembrare la “normalità”, per qualcun altro poteva non esserlo… o peggio, risultare un inferno.
    Aveva passato gran parte della propria infanzia in una famiglia disfunzionale e subendo continui abusi fisici e psicologici. Il suo ex-Maestro era uno degli attuali Tredici di Fastus. Aveva preso lui ed il suo unico amico come allievi, solo per poi ingannarli e giocare con le loro vite rovinandole irrimediabilmente. Jodey era quasi morto, e lui era stato spinto indirettamente a bruciare i propri stessi genitori. Da allora aveva vissuto per le strade, mendicando e rubando come un comune ladruncolo. Era sopravvissuto in qualche modo per ben otto anni al lungo assedio di Malefica, e solo l’anno dopo che questo era finito, Ged si era deciso finalmente a scappare dal proprio mondo riuscendo per puro caso a sbloccare un varco oscuro —non si ricordava in effetti il momento preciso in cui il suo Cuore aveva effettivamente ceduto all’Oscurità— per poi scoprire che era solo finito in guai ben peggiori… E da allora la guerra di Fastus era iniziata, e lui stesso si era ritrovato a combattere più volte in prima linea, diventando uno stregone di prim’ordine ed un punto di riferimento per molti. Era più volte finito ad un passo dalla morte, od a destini ben peggiori come nel caso di Pitioss… Aveva commesso crimini orribili, ucciso delle persone, eppure era ancora lì, acclamato come un eroe all’insaputa di tutti. Aveva persino tentato il suicidio… Si domandava cosa avrebbe pensato uno come Yoru della propria vita. Decise comunque di non subissarlo con la propria storia, era chiaro che non lo avrebbe aiutato in alcun modo.
    - Ho vissuto gran parte della mia vita in guerra, finendo ad un passo dalla morte quasi ogni giorno.- decise di riassumere quindi, per quanto fosse un resoconto molto minimizzato delle proprie esperienze, ma immaginava che al ragazzino servisse un po’ più di contesto per cui decise di provarci comunque. - Vivendo a questo modo, ho imparato ad accettare di poter morire in qualunque istante. Per cui, quando una situazione del genere si presenta, riesco a mantenere la calma e pensare in modo lucido ad una possibile soluzione. Andare nel panico complicherebbe solo le cose.- spiegò atono, come se stesse semplicemente dando voce a qualcosa di ovvio e scontato.
    Tralasciò completamente le implicazioni che poteva avere il fatto di abituarsi ad eventi del genere, e la desensibilizzazione che ne conseguiva. Non era una risposta emotiva “normale”, né qualcosa che ci si volesse augurare: abituarsi a situazioni mortali e potenzialmente traumatiche era triste, quasi disumano, come se la propria vita non avesse valore in principio. Non era sicuro di poter affermare di disporre di un chissà quale attaccamento alla vita, a ben pensarci. Vedeva quelle situazioni pericolose solo come un complicato problema da risolvere per il puro piacere intellettuale. Sopravvivere significava vittoria, morire equivaleva alla propria sconfitta. Se fosse successo, avrebbe accettato la cosa come parte del gioco, esattamente come quando a Burgess la prigionia di Ailani lo aveva spinto a tentare il suicidio, incapace di trovare via di fuga e dichiarando quindi apertamente di essere in scacco matto.

    Un violento colpo di frusta lo colpì alla schiena, risvegliando i suoi sensi.

    Il dolore si propagò rapido dal punto in cui aveva subito la sferzata al resto del proprio corpo, che avvertì bruciare come coinvolto da un improvviso incendio. Strinse i denti per sopportare il dolore, ma le sue braccia tremavano visibilmente. I propri occhi saettarono ovunque alla ricerca di informazioni e del loro possibile carnefice. Si trovavano in una fredda caverna, sovrastata dal tintinnio di picconi e catene, il legno nodoso e scheggiato che avvertiva tra le proprie mani.
    Questo era dove erano stati condotti i prigionieri.
    Il tessuto ruvido degli stracci con cui era vestito irritava la sua pelle come fuoco vivo, ed il freddo e la pesantezza degli anelli di metallo che portava al collo e le caviglie lo rallentavano, impedendogli di fuggire per via delle spesse catene ad essi collegate. Stavano probabilmente vivendo un altro dei ricordi di Gariad, assistendo quindi a ciò che doveva essere successo dopo che le Ombre avevano conquistato il villaggio. E di fatto, il ragazzino in questione non tardò ad arrivare.
    Ged alzò lo sguardo su l’uomo vestito in armatura nera, così simile ai razziatori che avevano attaccato il villaggio di Ortus nel ricordo precedente. Era la prima volta che osservava uno dei quegli esseri da vicino. Se solo fosse stato in grado di usare la magia, avrebbe altrimenti provato ad analizzare le sue Scie di Mana per cercare di vedere più affondo sulla natura delle Ombre. Perché uno di loro possedeva corna ed altri tratti animaleschi? Cosa li differenziava dagli esseri umani, e perché venivano definiti in quel modo? Il loro Cuore era forse fatto di completa Oscurità? Avrebbe voluto analizzarli prima, purtroppo aveva sempre lasciato quel compito a Bastien per via della sua maggiore dimestichezza con un incantesimo del genere. A ben pensarci, se loro erano considerati ombre, significava che gli altri esseri umani simili a loro fossero luci…? Così li aveva soprannominati uno dei loro carcerieri. Il ragionamento poteva forse applicarsi quindi anche per loro? Gariad, e con esso quindi anche gli altri Keyblader dell’Era delle Favole che avevano salvato da Pitioss, avevano forse il Cuore completamente di Luce…?
    Le cose nel frattempo si stavano mettendo male. Il ragazzino dai capelli argentei stava venendo portato via dalle Ombre per essere frustrato, ed i suoi aguzzini non sembravano particolarmente interessati alla sua incolumità, minacciando di ucciderlo se questo fosse stato il caso. E lui e Yoru avrebbero dovuto assistere alla scena.
    Ged non era preoccupato, non troppo almeno. Proprio ora che avevano capito si trattasse di ricordi, la volontà di salvarlo dalle sue sofferenze era venuta un po’ meno, forse per via della consapevolezza che questo non avrebbe affatto cambiato le cose… o forse non era così? La loro interferenza aveva fatto comparire quello strano serpente gigante che non era presente nei ricordi di Gariad. Forse era stato un prodotto proprio della loro interferenza. Forse era quella la strada giusta, e magari a furia di insistere e modificare il passato, avrebbero creato abbastanza anomalie da scuotere le fondamenta stessa di quell’Incubo. Valeva la pena provare?
    Per fare ciò, avrebbero dovuto trovare un modo di evadere. Le loro catene al momento erano tenute in mano ad una delle Ombre, e non più collegati quindi alla lunga sbarra che percorreva le pareti della caverna. Se fossero riusciti a far perdere la presa al loro carceriere, forse avrebbero avuto una possibilità di tentare la fuga… Tuttavia il vero problema erano proprio quelle Ombre, armate di tutto punto, mentre loro erano inermi e senza magia. Lui in particolare non era nemmeno così forte fisicamente, anzi, non lo era affatto. E sentiva che in quel ricordo, la propria forma fisica fosse persino più indebolita, come se il proprio corpo si fosse adeguato al lungo periodo di prigionia degli altri presenti, facendolo apparire persino più magro e denutrito di quello che era in realtà. In quel modo, in uno scontro fisico a viso aperto, lui non avrebbe mai vinto. Sarebbe sicuramente morto, oppure sarebbe stramazzato al suolo per via delle frustrate… Un destino che avrebbe volentieri evitato.
    Si lasciò strattonare con violenza, seguendo tacitamente l’uomo.
    Forse avrebbe avuto un’occasione più avanti, doveva tenere gli occhi aperti.
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Il cavaliere della luce

    Group
    Keyblader
    Posts
    1,270
    Location
    Radiant Garden

    Status
    Anonymous
    Eileen Walker

    Aveva pensato per un attimo di parare il morso di quel enorme serpente, mettendo il suo Keyblade tra le sue fauci. Tenendolo in quella maniera bloccato quanto bastava per dare i suoi compagni il tempo di colpirlo. Si accorse però che il morso di quel serpente era veramente molto ampio e il suo Keyblade troppo corto. Purtroppo non si era armato di Keyblade spadone come il fratello, oppure di lancia Keyblade come Zoroark, che aveva intravisto ottenere il Keyblade proprio quel giorno. In effetti si chiedeva perché il suo Keyblade aveva quel aspetto? Era una maga, si sarebbe aspettata una specie di bastone come Keyblade...non una specie di spada corta. Beh, in fondo aveva sempre combattuto con armi vere e proprie e non solo di magia, come facevano Ged o Yoru per fare un esempio. In ogni caso aveva un Keyblade troppo corto. Quindi un po' per sicurezza personale e per far felice il fratello, che in quel periodo era fin troppo preoccupato (e per delle buone ragioni) per la sua incolumità o per meglio dire per le sue azioni spericolate . Infatti aveva deciso alla fine la strategia più semplice e sicura, ciò sparire il prima possibile da davanti al nemico, per evitare quel colpo che l'avrebbe uccisa. Era riuscita nel suo intento ed era fuggita da quel attacco, ma il serpente non volle mollarla. Lo vide infatti cambiare immediatamente traiettoria, per cercare di raggiungerla. Fortunatamente però i suoi compagni fecero in modo di bloccarlo, cosa che gli fece fare un sospiro di sollievo prima di rialzarsi e mettersi nuovamente a combattere. Aveva notato proprio in quel momento, che le sue ferite erano state guarite. Infatti riusci a muoversi senza provare dolore o particolari fastidi, ma non sapeva chi ringraziare. La sua percezione era stata pesantemente rallentata ed era più concentrata sul serpente. Non sapeva chi l'aveva aiutata o comunque non ne poteva essere certa, ma lo ringraziava in ogni caso.
    In quel momento tutti si erano precipitati all'attacco e avevano danneggiato la maschera della creature, innescando un qualcosa che non riusciva a spiegare. Però ammetteva con un certo terrore, che si sentiva quasi sbalzata nuovamente per le stanze senza senso di Pitioss o tra i ricordi dei caduti. Ovviamente era la sensazione a ricordarglielo, ma la situazione era totalmente diversa...anzi per certi versi più confusa. Comunque quando la maschera si spezzo, tutto muto.
    - Ci risiamo...- Aveva borbottato brevemente Eileen un po' seccata, mentre riapriva gli occhi e vedendo che erano in un luogo totalmente diverso da precedente. Non erano più ad Ortus infatti o quanto meno non erano più in mezzo alla città. Si erano risvegliati in una bella stanza, calda e confortevole. Era ovviamente diversa per arredamento e stile, ma gli sembrava di essere a casa. Non parlava però della sua casa a Shibuya, oppure l'appartamento che condivideva con Gilbert o quello con Evan. Si sentiva davvero a casa, alla casa che abbittava prima del attacco dei Heartless. Quel odore dolce che c'era nell'aria gli ricordava tanto, la torta di mele che cucinava sua madre. Comunque cerco di ignorare quella piacevole e malinconica sensazione, perché una figura si trovava di fronte alloro. Una ragazzina dai lunghi capelli rossi, che Eileen non potte non pensare fosse adorabile. Gli ricordava un po' Shyvana per via di quel bel colore di capelli che aveva. Noto che in quel momento aveva in mano una maschera, una maschera da serpente, anzi del serpente. Infatti sembrava identica a quella della creatura che avevano affrontato. Chiaramente erano collegate.

    "Tanto tempo fa, c'era un ragazzo il cui nome è stato dimenticato.
    Viveva una vita semplice, finché fuoco non cadde dal cielo.
    Fu catturato. E per la prima volta nella sua vita, era tutto solo..."


    Era ovvio stava parlando di Gariad. Ci stava raccontando la sua storia. In effetti quello più che il passato, sembrava un racconto immutabile. Un racconto con un finale già deciso e che non potevano cambiare. In effetti era veramente come essere tornata a Pitioss. Magari stavano solo dormendo da qualche parte, mentre vivevano un sogno che non potevano controllare. Comunque Eileen guardo la maschera un po' dubbiosa. Non era sicura di volerla prendere, ma soprattutto la stava analizzando. Infatti ripensando al suo Tuffo nel cuore e soprattutto ai ricordi di Pitioss, gli torno in mente Ava. Anche lei aveva una maschera, anche se la sua era di una bella volpe, ma la maschera del serpente e della volpe sembravano vagamente simili. Come se fossero state fatte dalla stessa mano, dallo stesso artista intagliatore.
    - Se prendiamo la maschera...vedremo un altro ricordo di Gariad, vero? Non puoi dirci perché siamo qui? Volete che lo aiutiamo? - Aveva chiesto Eileen usando il plurale, aspettandosi che non sarebbe stata l'unica mascherata che avrebbero incontrato. In fondo se la sua idea era giusta, probabilmente avrebbe potuto rivedere Ava...ed era particlarmente desiderosa di vedere lei. Infatto Ava gli aveva dato il suo compito e c'erano molti punti ciechi su di lei e la sua storia. Comuque prima di prendere la maschera aveva un altra domanda, decisamente più importante.
    - Dei nostri compagni sono spariti...Gariad li ha portati da un altra parte. Puoi dirmi dove sono finiti? - Aveva chiesto alla bambina in fine, con tono dolce e gentile di una madre per certi versi. Non si aspettava però una risposta. Comunque i suoi compagni se avrebbero voluto, avrebbero potuto prendere in tutta tranquillità la maschera. Lei non l'avrebbe presa. Troppo occupata a pensare e a far domande alla fanciulla che avevano di fronte.

    Yoru Valentine

    Aveva sbottato urlando nervoso nei confronti di Ged, che sembrava però essere rimasto solamente seccato dalla cosa. Questo qui è idiota o cosa?. Aveva pensato Yoru in quel momento, poco prima che lo stregone iniziasse a parlare...di nuovo, ma sta volta per rispondere alle domande del giovane mago. In quel momento Yoru capi una cosa, mentre Ged stava parlando, aveva capito...che non glie ne fregava nulla di qualche che stava dicendo. Rivoleva solo indietro la sua magia e smettere di cadere nel vuoto cosmico. Yoru infatti stava cercando di risvegliare le sue linee di mana, attingendo alla magia dentro di se. Sembrava però non esserci niente. Non riusciva minimamente a sentirle, nemmeno fosse diventato un non adepto. Un vero e proprio incubo. Non aveva nulla contro i non adepti o contro coloro che non erano in grado di usare la magia in generale. Semplicemente Yoru amava troppo la magia, ci aveva dedicato la sua breve vita ed era stata la magia a salvarlo. Non solo dai mostri, dalla noia e cosi via, ma proprio dalla disperazione. La magia non era qualcosa che lo incuriosiva e basta, un modo per ottenere potere o chissà cos'altro. Nella magia ci vedeva arte, creazione e meraviglia. Ora però gli era stata portata via a causa di Gariad, che li aveva buttati li per chissà quale ragione. Voleva eliminarli? Allora perché non lasciarli insieme agli altri a combattere quel serpente? In effetti chissà che stava succedendo agli altri in questo momento. Non era il momento per pensare a loro a dirla tutta, ma gli venne naturale pensare a loro e a quella terribile creatura. In effetti il serpente...aveva qualcosa di familiare. Marcel aveva accennato qualcosa su un serpente e qualche altro animale. Comunque sia si volto un attimo verso Ged. Non era stato troppo ad ascoltarlo, troppo impegnato a pensare ad altro in quel momento. Aveva capito comunque il discorso e forse poteva dire che gli dispiaceva per lui, ma una risposta a tutto quel discorso gli venne naturale.
    - Guarda che era una domanda retorica! Volevo solo stessi zitto e mi lasciassi pensare a come uscire da questa situazione di merda! - Aveva detto di botto in quel momento, proprio quando la caduta sembrava star per terminare. Non aveva idea di quanto tempo fosse passato, minuti, secondi o ore. In ogni caso la caduta non sembro veramente terminare, per come se si era convinti di star cadendo nel vuoto. Come se erano bloccati ad immaginarsi tutto e al primo intervento esterno, si stavano risvegliando all'improvviso. Un po' come un sogno ad occhi aperti.
    - Cazzo! - Aveva detto stringendo i denti per il dolore Yoru, quando la frustata lo aveva preso alla schiena. Un risveglio decisamente rapido e pieno di dolore. Non era un dolore a lui sconosciuto. In effetti per quanto mille volte più forte, visto che era stato colpito da una frusta, era stato preso già a bastonate ai tempi dell'orfanotrofio. Non gli erano mai rimaste ferite indelebili da quei tempi, ma simi colpi alle spalle non erano nuovi per lui. Yoru infatti era stato preso per lo più alla sprovvista dal colpo di frusta, che veniva da un oscuro. Uno dei bastardi che avevano attaccato il villaggio di Gariad. Quella era la prima volta che ne vedeva uno da vicino in effetti, tralasciando quando aveva visto il ricordo di Gariad. Non vedeva particolari differenze, anche se c'erano.
    - Che cazzo succede? - Aveva detto Yoru abbastanza confuso e timoroso in quel momento, notando che era incatenato e vestito in modo diverso. Sembrava quasi che erano stati catturati dagli oscuri e che erano diventati suoi schiavi. Era qui che avevano portato Gariad? Quando avevano visto il primo ricordo in effetti, Gariad era stato portato via vivo dagli oscuri. Probabilmente come succedeva in diversi momenti della storia, dopo una battaglia alcuni sopravvissuti venivano venduti come schiavi o usati per altro. In quel caso loro erano stati presi e buttati in una miniera. Non sapeva cosa volevano che estraevano, ma in tutta onesta non gli interessava. Voleva uscire il prima possibile di li. Una nuova frustata però stava arrivando per colpirlo, ma qualcuno fermo l'oscuro.
    - Gariad...- Aveva detto Yoru guardando malamente il ragazzino che sembrava decisamente più smagrito e malconcio ora, come se era li da diverso tempo e che si era fatto anche conoscere. Aveva salvato Yoru da una frustata, ma al ragazzo questo non importava. Quello non era il vero Gariad. Era solo un ricordo della vita di quello vero. Il vero Gariad o Marcel, era quello che li aveva buttati li e che aveva tolto loro la magia. Yoru non lo avrebbe perdonato. Era tanto arrabbiato con lui da non accorgersi di quanto stava soffrendo il ragazzo in quel momento, soprattutto ora che aveva preso le loro difese. Gli oscuri avevano fatto anche un inquietante scommessa su di lui. Yoru non sorrise, ne senti felicità nascere nel suo cuore. Dubitava Gariad sarebbe morto in quel momento. Sicuramente la sua vita non poteva finire li dentro, c'era qualcos'altro in serbo per loro. Non aveva idea di cosa potesse essere e in tutta onesta, non voleva saperlo. Voleva però uscire di li, levarsi quelle catene e trovare un modo per tornare a casa. Dovevano però fare qualcosa alla svelta. Uno degli oscuri infatti li strattono per portarli a vedere l'esecuzione di Gariad.
    - Ehi insetto a stecco...dobbiamo fare qualcosa. Se cambiamo il corso del tempo, come l'ultima volta...probabilmente avremmo una possibilità di uscire di qui. - Aveva detto a Ged avvicinandosi a lui e con una voce bassa, per non farsi sentire dalla guardia. Yoru ebbe un paio di idee e tutte e due consistevano a sfidare le guardie. Non sapeva però quale delle sue fosse peggio. Una era sfidare la guardia chiedendo in pratica di fare lui per primo il lavoro sporco, magari per far scattare il cambiamento proprio in quella maniera. Tradito dalle persone che ha provato ad aiutare...ma l'idea era parecchio orribile persino per lui, in più dubitava sarebbe cambiato qualcosa.
    - Lui...vuole essere salvato, ma non è possibile...- Aveva pensato Yoru avendo una piccola rivelazione, ripensando a quello che era successo al villaggio. Gariad desiderava venir salvato, non li aveva richiamati li, ma aveva chiesto loro aiuto mostrando loro la visione. E proprio quando l'avevano aiutato, era apparso il serpente ed era apparso l'altro Gariad..quello vero. L'idea non gli piaceva per nulla, ma forse avrebbe funzionato...almeno sperava.
    - EHI! Figlio di puttana in armatura! Quel tipo non reggerebbe nemmeno la prima frustata...perché non te la prendi con me? Il colpo che mi ha dato prima non mi ha fatto nemmeno il solletico...almeno se mi farai uscire un lamento, sembreresti meno una nullità! - Yoru aveva detto quelle parole con una totale falsa sicurezza, infatti era terrorizzato, magari lo avrebbe anche convinti e sarebbe sembrato davvero spavaldo e determinato...ma in realtà era terrorizzato e si era già un po' pentito di quell'idea di merda che aveva avuto. Però doveva reggere il gioco...doveva ottenere un cambiamento o una possibilità, una distrazione. Una qualsiasi cosa gli avrebbe permesso un cambiamento. Magari se c'erano altre persone li vicino, avrebbe fatto partire un rivolta. Gli serviva una qualsiasi possibilità.
    Una cosa era certa doveva continuare la recita. Non era detto che agli insulti, le ombre non si sarebbe scagliate su di lui per menarlo. Non era detto che non si sarebbe beccato un altra frustata in piena faccia sta volta. Doveva però reggere la botta e dimostrarsi forte. Come quando all'orfanotrofio l'insegnate lo puniva davanti ai suoi compagni, che volevano farsi quattro risate sulla sua sofferenza...ma cercava di trattenere le lacrime e i lamenti, per non dargliela vinta.

    Edited by Key xD - 1/4/2024, 10:57
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Keyblader
    Posts
    900

    Status
    Anonymous
    Lo sguardo celato del SOLDIER si rivolse per un breve momento verso l'unica seguace di Fastus lì presente, poco dopo che gli rivolse la parola...Ma non diede una risposta, limitandosi a sospirare in un modo non dissimile da uno dei maghi che era scomparso. Come se incitato dalle parole della ragazza- o, molto più probabile, come per farle capire che non aveva un senso per il sarcasmo- la figura del cavaliere si fiondò sul serpente. I suoi attacchi furono veloci e violenti, ed il suo ultimo sparo aiutò quel pesce troppo cresciuto nella sua serie di pugni.

    Non ci volle molto tempo per far capire al serpente che doveva cambiare bersaglio- E, per sfortuna, la creatura decise di bersagliare proprio il cavaliere. In tutta risposta, Randy avrebbe alzato lo scudo, pronto ad indietreggiare nuovamente, sperando nel frattempo che la sua difesa sarebbe bastata per rallentare il serpente...Ma nulla di ciò fu necessario: Infatti, con i colpi da parte di Korax, Hikari e Volt, riuscirono a sconfiggere quel mostro. Il SOLDIER non ebbe tempo di pensare ulteriormente alla stranezza di quel combattimento: Il mondo cambiò alla rottura della maschera, la quale annunciò- in un certo senso- la loro "vittoria".

    La stanza in cui si ritrovarono portò con sé una strana impressione, come se quel luogo fosse un posto sicuro e felice- In altre parole, Randy si sentì a casa. Nonostante ciò, non avrebbe potuto affrontare quella specie di sentimento con molta felicità. Al contrario, si sentì amareggiato: Dopotutto, quella sensazione di essere a casa- con tutti i sentimenti che avrebbe potuto portare- era ormai un sogno lontano, qualcosa che non avrebbe potuto riottenere, ormai fin troppo afflitto dalla realizzazione di quanto fosse irredimibile per ritornare ad un posto che definiva "casa".

    Perciò, il SOLDIER non esità ad ignorare quei sentimenti, portandolo inevitabilmente ad osservare il serpente sulla poltroncina- Che, a sua volta, venne rimpiazzato dalla figura ragazzina, la quale estese la stessa maschera che si trovava sul volto del serpente. Non ci volle molto tempo per portare il SOLDIER a pensare che il serpente e quella ragazzina, in qualche modo, erano connessi da qualcosa- Forse potevano anche essere la stessa entità. Ma se, tra le due opzioni, quest'ultima era quella vera, allora...

    "...L'ennesima da aggiungere ad una lunga lista." Pensò tra sé e sé il SOLDIER di Midgar, guardando altrove per un semplice momento, portando una mano davanti alla bocca- O meglio, la parte dell'armatura che avrebbe dovuto rappresentare la bocca. Nel suo stato attuale, era ben disposto ad uccidere gente come le Ombre, le quali cercavano di affliggere sofferenza sugli altri...Ma un essere come quel serpente- quella ragazzina- aveva una scelta in tutto ciò? O ancora peggio: Avevano forzato loro su di lei la scelta di combattere, con la loro interferenza?

    ...C'erano, secondo il SOLDIER, ancora molte domande irrisolte su tutto questo. Ma anche con tutte quelle domande, avrebbe potuto tranquillamente giustificarsi dicendo che, se erano veramente nel passato o qualche specie di effimero ricordo, quella ragazza doveva essere già morta da tempo...Ma anche con una scusa del genere, il guerriero non l'avrebbe utilizzata per rassicurare la sua mente. No, come per il resto delle sue vittime, non aveva il diritto di farlo- La sofferenza di ogni sua uccisione, giustificata o meno, doveva per forza appesantire quella sua mente dannata. Quel peso, dopotutto, era tra i pochi modi in cui le vittime dei suoi massacri potevano rimanere tranquilli- Tranquilli del fatto che la sua vita non sarebbe mai più stata felice.

    "Tch." Mormorò il SOLDIER, distogliendosi da quei pensieri per concentrarsi sulla situazione attuale- E, per estensione, preparandosi all'ennesima battaglia che, molto probabilmente, avrebbero dovuto affrontare (almeno, nel caso la teoria di Eileen fosse giusta). Avrebbe, dopodiché, provato a ricaricare la Gunblade, nel frattempo allontanandosi giusto di un paio di passi dal gruppo- E, per estensione, dalla ragazza con la maschera. Con quel gesto, il SOLDIER voleva in parte intendere che non era interessato a quella maschera- E dall'altra parte, "rassicurare" il gruppo che non si stava preparando a fare azioni avventate, come ricaricare l'arma per utilizzarla contro la ragazzina. Per quanto sarebbe stato "divertente" vedere tutti i loro volti ad una reazione del genere, il SOLDIER avrebbe invece scelto il silenzio, pronto a lasciarsi trascinare da quella strana "corrente" per l'ennesima volta.

    Randy ricarica la Gunblade, muovendosi leggermente via dal gruppo .
    Randy Kodounen
    Combattente / Tiratore

    Magie utilizzate, con costo: ///.
    Tecniche utilizzate, con costo: ///.
    Slot Azione utilizzati: 1 Slot (ricarica).

    Salute: Illeso.
    Mana: 0/80.
    Stamina: 105/200.

    Abilità Passive
    ///

    Equipaggiamento
    Caliburn-Gunblade: La spada lunga che Randy aveva quando era un SOLDIER di Seconda Classe, ricostruita in una Gunblade. Oltre ad essere indistruttibile come prima, ha delle ulteriori funzioni: Ora, Randy può caricare dei colpi in un caricatore dentro la spada per causare delle piccole esplosioni alla punta di essa, per causare più danni all'impatto. In alternativa, può velocemente cambiare la modalità di Caliburn per renderla una spada corta e che spara veri e propri proiettili dalla punta, facendola sembrare più una pistola.
    Phoenix Guard 2.0: Lo scudo che Randy aveva quando era un SOLDIER di Seconda Classe, ricostruito in uno scudo più resistente. Nonostante sia un po' più pesante di prima, lo scudo, oltre a funzionare da uno scudo portabile, può anche estendersi ad uno scudo a torre, che si può fissare sul terreno per essere più stabile nel parare.


    Extra
    Tecniche disponibili
    ♦ Sprint

    ♦ Dodge Roll
    ♦ Turbine Volante

    ♦ Dazzling Strike
    ♦ Aerocolpo
    ♦ Shattering Destruction
    ♦ Taglio Orizzontale
    ♦ Shield Blast
    ♦ Zantetsuken

    ♦ Flak Bullet
    ♦ Blazing Cannon
    ♦ Dusk Shot


    Magie disponibili:

    Fire, Fira
    Blizzard
    Thunder
    Aero

    Energia
    Reflex, Reflera
    Stop, Stopra
    Magnete

    Borsa oggetti:
    -x2 Granpozione
    -x1 Etere
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar


    Group
    Somebody
    Posts
    1,610
    Location
    Seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino

    Status
    Anonymous
    Il destino nelle mani di quei ragazzi era strano ed imprevidibile, e oramai per Kyla era un dato di fatto. Trascinati all'interno di un passato di cui si conosceva poco e niente, con solo misere e insignificanti bricioline da seguire e tante, troppe domande a cui tutt'ora non si era data una risposta. Si sentiva trascinata in qualcosa che, non potendo comprendere, la faceva lentamente impazzire e la portava a rispondere chiudendosi a riccio, soffiando a chiunque osasse avvicinarsi. In mezzo a persone in teoria nemiche, che diamine ci stava facendo ancora lì? Perché non scappare, o nascondersi? Perché attaccare quelle Ombre, se nemmeno lei poteva giudicare se quello che stavano facendo era giusto o sbagliato?
    Rispose con un sopracciglio inarcato allo sguardo dell'uomo, appunto non avendo compreso che le sue parole prima erano sarcastiche, né comprendendo adesso cosa volesse da lei. Dopotutto, per degli occhi ancora così giovani e, infondo, ingenui come i suoi, il mondo ancora le sembrava tutto molto più bianco e nero di come fosse in realtà.

    Le sue magie furono essenziali per aiutare gli altri a riprendersi dalle magie riflesse dal serpente, dando così la possibilità a Bastien di curare chi ne aveva bisogno, mentre a Hikari il movimento necessario per arrivare a sferrare il colpo di grazia alla bestia. Non esattamente contenta di aver effettivamente contribuito a quello scontro, ma poteva effettivamente fare altrimenti? Non aveva idea di dove fossero finiti Ged e Yoru, e nonostante non gliene fregasse un fico secco delle condizioni di quei due, si chiese soltanto dove potessero essere stati trascinati.
    La teoria del passato iniziava a vacillare, vi erano troppi fattori strani ed insoliti avvenuti nell'arco di poco tempo, soprattutto quanto accaduto su Ged e Yoru. Non comprese il motivo per cui vennero trascinati via, ma vedendo che anche quel ragazzino era scomparso, pensò che o erano stati rapiti, o quel ragazzino li aveva trascinati con sé. Non poteva comunque dedurre molto altro.
    Anche perché, nell'attimo in cui la maschera del serpente si spezzò sotto la mole di attacchi degli altri, il mondo sembrò cambiare radicalmente.

    Riaprì gli occhi inspirando improvvisamente, come se si fosse appena risvegliata da un terribile incubo, guardandosi immediatamente intorno e riconoscendo di non essere più all'interno del villaggio. Per dirla tutta, era un luogo che non aveva mai visto prima e che non aveva modo di conoscere, ma di cui percepiva una strana sensazione nel petto. Un tepore confortevole, il crepitio del camino un rumore bianco in sottofondo, le veniva quasi voglia di rannicchiarsi da qualche parte a dormire un po'. Recuperare tante di quelle ore arretrate di sonno da far invidia agli automi.
    E poi Dem si stupiva e si chiedeva il perché di quelle sue terribili occhiaie.
    Si rialzò e si sistemò a fatica, osservando in silenzio il serpente - lo stesso contro cui avevano combattuto un attimo fa - trasformarsi in una ragazzina dai lunghi capelli rossi. La favola che iniziò a raccontare le fu tremendamente familiare, portandola a sussultare e indietreggiare lentamente, scuotendo visibilmente la testa e guardandosi in giro, come a voler studiare più a fondo quella stanza. A chi appartenesse, che genere di libri poteva trovare se ce n'erano presenti in stanza, e la tipologia di mobili. Rudimentali e in legno come quelli del villaggio? Oppure più sofisticati, più elaborati?
    Alla proposta di prendere la maschera, Kyla sbuffò.
    Oh, ne aveva fin sopra i capelli.
    Strabuzzò gli occhi nel constatare che né Eileen né Randy sembrarono particolarmente stupiti di tutto quello che stava accadendo, e questo portò Kyla ancora più vicina al bordo di un baratro. No, tutta quella tranquillità e pace dei sensi non aveva neanche un briciolo di senso! Un attimo fa erano in un villaggio, ora erano davanti una tizia che non aveva mai visto in vita sua, che proponeva di prendere a caso una maschera e aveva iniziato a raccontare a mo' di favola il passato di un ragazzino di cui sì e no sapeva il nome? Dove erano gli Heartless, il Maelstrom, tutti gli altri, Demarquer, le Isole??
    Iniziando a respirare sempre più a fatica, l'unica cosa a cui riusciva a pensare in quel momento, era prendersi una boccata d'aria.
    O almeno, far credere al suo cervello che quella sarebbe stata effettivamente una boccata d'aria. Poiché oramai non si sarebbe stupita troppo se d'un tratto si risvegliasse sulla spaggia, constatando di aver condiviso un brutto incubo assieme a tutti questi presenti.
    Ignorò la ragazza, ignorò le domande di Eileen, ignorò la Gunblade di Randy. A passo spedito e pesante, cercò di dirigersi verso l'uscita di quello stramaledetto salotto, la sensazione di calore e di tepore che via via si affievoliva. Del resto, era una sensazione che non aveva mai avuto modo di provare prima d'ora, si trattava di qualcosa di estraneo e sconosciuto. Quasi le dava fastidio, come se qualcuno o qualcosa la stesse obbligando a sentirsi al sicuro in un luogo dove erano tutto tranne che al sicuro.
    Voleva tornare nel mondo che conosceva, voleva tornare indietro. Stranamente le mancava la sensazione di sabbia che s'insinuava nei suoi stivali, per quanto prima delle Isole del Destino non aveva mai avuto modo di provare.
    Nell'attimo in cui appoggiò il palmo sul pomello per l'uscita, tuttavia, un lungo e incessante brivido le percorse la schiena. I peli su braccia e gambe si rizzarono, come a volerla avvisare dell'imminente pericolo. Che ci fosse qualcosa oltre quella porta su cui quella ragazza non poteva avere controllo? Era per questo che lì dentro si sentiva così al sicuro, ma nell'attimo in cui aveva osato avvicinarsi all'uscita, aveva sentito quella terribile sensazione?
    Provò ad affacciarsi alla finestra poco più in là, ma più guardava l'esterno, e più le veniva un capogiro. Ma che diamine-
    "Fammi uscire..." Disse, a voce inizialmente bassa. Il suo sguardo passava prima sulla ragazza, il tempo di riprendersi, per poi guardare nuovamente fuori il più a lungo possibile. O almeno, finché la testa glielo consentiva. "Voglio uscire di qui! Non mi interessa di questo Gariad, né di questa maschera! Racconta la favola a loro, io voglio tornare sulla stramaledetta spiaggia!" Sbraitò, stavolta, il respiro sempre più affannoso, irregolare. Da sempre aveva odiato la sensazione di essere chiusa in gabbia, quel posto di certo non veniva risparmiato. Grazie al cielo non aveva nessuno che la inseguiva incessantemente, anche se più venivano trascinati all'interno di quel folle sogno, e più aveva la sensazione che, prima o poi, avrebbero avuto qualcuno o qualcosa di immenso ad inseguirli.

    Kyla sclera e, in preda a un attacco di panico, cerca di uscire e chiede alla tipa sempre di uscire. Fuck this shit I'm out


    Kylaa
    Bonus Keyblader
    Bonus Mago

    Magie Utilizzate: ///
    Tecniche utilizzate: ///

    Salute: Illesa
    Mana: 165/275
    Stamina: 115/140
    Slot Azione: 7/7

    Abilità Passive
    Kyla è resistente a tecniche e magie di elemento ghiaccio, non può essere congelata e bloccata dalla magia di questo elemento dei nemici, e usa la metà del Mana per usare le tre magie di tipo ghiaccio. Tuttavia, il fuoco le provoca il doppio dei danni in più rispetto alle altre persone.

    - Focus

    Magie
    - Double Shot
    - Tutte le magie di primo livello
    - Fire, Fira
    - Blizzard, Blizzara, Blizzaga
    - Stop, Stopra
    - Reflex, Reflera
    - Haste
    - Dark, Antima

    Tecniche
    Tecniche di movimento
    - Dodge Roll
    - Glide, Superglide
    - Teletrasporto
    - Carica Scivolata

    Tecniche elementali
    - Frostbite [30 Stamina, 3 Slot]
    - Flame Burst [40+10/15 Stamina per ogni Sfera ma non oltre 5, 4 Slot]
    - Esplosione [30 Stamina, 3 Slot]

    Tecniche Keyblade
    Warping Transfer: Kyla può lanciare il Keyblade, che agirà come il suo disco permettendole di tele-trasportarsi sulla sua posizione. All'arrivo, il Keyblade emetterà un'onda di ghiaccio che farà danno da Blizzard ai nemici intorno.
    Può essere usato solo una volta per Turno, ma non ha costo in Slot Azione.

    Frost Proxy: 2 Slot Azione, 20 Stamina dopo primo utilizzo
    Kyla marchia un nemico, facendogli apparire addosso un cerchio di ghiaccio. Per i 2 Turni successivi, il bersaglio prenderà tutti i danni al posto di Kyla. Se in quel lasso di tempo il bersaglio muore, Kyla viene curata di 1 Livello Salute.
    Si può concatenare a Warping Transfer.

    Fatal Freeze: 5 Slot Azione, 50 Stamina dopo primo utilizzo
    Quando dà il colpo di grazia a un nemico, Kyla può scatenare intorno a sé un'onda di ghiaccio che congela e danneggia tutti i nemici con danni pari al suo livello nella magia del Ghiaccio. La maggior parte dei nemici rimane congelata per tre Turni. I nemici congelati che muoiono in quel lasso di tempo. possono attivare l'effetto di cura di Frost Proxy.

    Extra
    Borsa consumabili: Etere x2, Granpozione x1
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Somebody
    Posts
    3,441
    Location
    Ianua!

    Status
    Offline
    Con le gambe in spalla, Bastien provò inizialmente a tornare vicino ai suoi compagni. Fu scagliato così lontano da non avere una chiara idea di tutte le evoluzioni fatte. Si guardò intorno perplesso, ma non riuscì a individuare né l'amateur né il bambino sboccato.

    Un'impercettibile smorfia di sconforto gli comparve in viso per un solo momento, per poi abbandonarsi alla più totale indifferenza. Stavano bene, probabilmente; il Tricheur aveva scommesso su Ged e il Tricheur non perdeva mai le proprie scommesse.

    La furia del combattimento esplose divampando in modo ancora più violento. Quello che Bastien riuscì a vedere furono solo gli ultimi istanti di vita di quel serpentone che tanto lo annoiava. Bene, una scomodità in meno. Ghignò il giovane di New Orleans.

    Improvvisamente lo scenario cambiò. In un modo vagamente cartonesco o perlomeno così gli apparve; d'incanto si ritrovò in una stanza, e ciò meravigliò non poco il ciarlatano. Sentì qualcosa di caldo, un fuoco scoppiettante che confortava le sue stanche membra. Si avvicinò al fuoco cercando riparo, guardando con la coda dell'occhio il serpente prima e la bambina poi. Un verso di stizza gli sfuggì.

    "Dove sono gli altri? Non puoi non saperlo."

    Di Gariad e di questa bizzarra avventura, al Tricheur infischiava ben poco. Doveva sapere dove si trovava in questo momento Ged e non intendeva ottenere una risposta sibillina da un oracolo. Notando infine la maschera, Bastien si voltò di scatto. A passi lunghi e distesi si precipitò verso la ragazzina, guardandola con sospetto.

    "Cos'è quest'affare? Cosa dovremmo vedere?"
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Il Buoi oltre la Siepe

    Group
    Keyblader
    Posts
    3,437

    Status
    Anonymous
    La lama calo' sul serpente e poi... ci fu il nulla. La creatura, il villaggio attaccato, quel posto così pieno di tragedia svani'... lasciando il posto ad altro, inspiegabilmente, in quella giostra di misteri.
    Il luogo intorno a Volt non era chiaro, preciso - vedeva quel salottino eppure anche le pareti rocciose della sua grotta, il pavimento del dojo, era tutto così lontano, distante... divenne, poi, un salotto comunque familiare, di una casa modesta. Volt non aveva ricordi di cosa potesse essere, eppure era così... così...
    Si guardo' intorno, la Skana pronta ad agire, ma non c'erano più rischi in quel luogo. Solo tanta confusione. E Volt
    comprendeva i sentimenti dei suoi compagni: erano stati gettati in una "favola", come aveva detto Kyla, senza tanto senso, perché raccontava qualcosa di estraneo a tutti loro - anche se tre di quei ragazzi avevano riconosciuto Gariad, e anche Volt, forse...
    Ma il loro mondo, il loro universo era in pericolo, e Beira...? Abbandonata a sé stessa, al pericolo, quando Volt aveva deciso di uscire dal suo isolamento solo ed esclusivamente perché non voleva più vedere uno degli altri Warframe morire? No, doveva andarsene. Qualsiasi cosa stesse succedendo li, ora che si era reso conto che non c'erano davvero abitanti in pericolo, non lo riguardava. Si volto', volle andare verso la porta come Kyla...
    Ma poi la vide.
    Si volse verso di lei, il petto che si riempiva di emozioni sconosciute, passate, che cos'era quel magone, quell'affetto? "Mi..." Ma il suo nome scivolo' via dai suoi pensieri come soffioni al vento. Le si avvicino', quasi ignorando le sue parole nonostante in realta' le stesse solo categorizzando per il dopo, ora troppo concentrato su di lei, quasi in trance. Le sue dita si sporsero verso la maschera, quasi la sfiorarono...
    Si ritiro', sussultando, l'incantesimo come rotto. Non sapeva cosa stesse succedendo, ma... "Penso... che sia per qualcun altro." Borbotto', facendo un passo indietro. "Non è..." Le parole quasi gli morirono in gola.
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Somebody
    Posts
    567

    Status
    Anonymous
    Di rado si sforza così tanto, pur di riuscire a spuntarla contro un nemico come quello. Eppure non si è risparmiato. Non ci è andato minimamente leggero! E alla fine, la sua raffica è stata sufficiente per aprir le sue difese e fargli subire l’ultimo attacco necessario a farlo cadere, una volta per tutte!
    <> BELLA LI! ...Eh? <>
    Non ha nemmeno il tempo di festeggiare però, non in quelle condizioni almeno. Solo quello per adocchiare tutti gli alleati per poi… svanire. In un nuovo salto chissà dove, in chissà quale angolo del tempo e dello spazio, al punto da non riuscir più facilmente a distinguere i due. Almeno… finché non si ritrova all’interno di una stanza calda ed accogliente, assieme a tutto il gruppo e ad un individuo mai visto prima d’ora. O una ragazza per meglio dire, in compagnia di un serpente che… potrebbe essere familiare. Forse. Chissà!

    Di certo preferisce i viaggi con i propri Portali oscuri, che in quel modo, ha quasi la nausea e deve prendersi un attimo per riprendersi, dandosi dei sonori schiaffetti sulle guance e precedenza alle domande degli altri, giuste e precise a modo loro. Percepisce anche un po’ di difficoltà da due di loro, Kyla e Randy in primis, per questo vorrebbe forse metterci una propria buona parola per migliorare la situazione. Per quanto possa farlo un bestione dalla strana parlantina come la sua almeno.
    <> Beh… nun c’ho capito quasi na mazza di quello che è successo, ma se c’avemo altre cose da menà, dimme dove… e c’annamo. Su! <>
    Per ora non sta considerando la maschera – dovrebbe? È importante? Forse si? Quesiti che devono ovviamente passare in secondo piano, almeno per il momento. Piuttosto, da li, procede a voltarsi poi verso la ragazza più ribelle, schiarendosi un attimo la voce come per fermarla, o quantomeno attirare l’attenzione.
    <> Ao. Vedila così. Prima menamo ciò che ce sta da menà, prima potemo torna indietro, no? Daje, avemo bisogno de tutti. Anche te, bella. <>
    L’ultima volta che ha etichettato “bella” qualcuno, ha apprezzato. Spera che ora sia lo stesso, nonché di fare da collante per tutti.
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Il Guardiano della Luce.


    Group
    Keyblader
    Posts
    6,344

    Status
    Anonymous
    La ragazzina non li guardava in viso, rimaneva con la maschera fra le mani tese, il capo chino. Era gracile, minuta, eppure nessuno di loro poté pensare che fosse debole. Un fantasma del passato, un ricordo, un'illusione, forse tutte e tre le cose o forse nessuna. Lei era parte di ciò a cui stava assistendo, della storia che, loro malgrado, erano costretti a vivere.
    Ma perché?
    Se non per modificarla, se non per influire in qualsiasi modo, perché? Sarebbero davvero stati solo spettatori?

    "Potete solo andare avanti, fino a tornare indietro." Disse la ragazzina. La sua voce era poco più di un sussurro, eppure udibile. Sollevò lo sguardo, e scoprirono che sarebbe stato difficile ricordare il suo viso. Non riuscivano a distinguerne chiaramente le fattezze. Solo Volt, se avesse avuto il coraggio improvvisamente necessario per ricambiare il suo sguardo, avrebbe potuto distinguerla nitidamente. Mosse un passo verso il gruppo, e mise la maschera tra le mani di Randy. Il suo sguardo gli avrebbe fatto ricordare molto. Tutto, ancora una volta. Non per farlo impazzire, ma per accendergli una scintilla dolente nel petto. "Per quanto muti la pelle, un serpente non può cambiare forma." Disse, e si allontanò da loro.

    La porta che Kyla stava cercando di aprire scattò. Si sarebbe aperta da sola, lentamente, come sospinta da una mano gentile. La ragazzina si allontanò da loro, e chiuse gli occhi. "Proseguite. O, se preferite, rimanete con noi. Qui, nel ripetersi disperato dell'ira."

    Non avrebbero ottenuto le risposte che cercavano. Ma forse le avrebbero trovate, oltre la porta.




    Le parole di Yoru ebbero l'effetto di far voltare Gariad, inorridito; ma i loro aguzzini si scambiarono uno sguardo divertito. La guardia che teneva le catene si voltò verso il ragazzino e lo colpì in pieno con un manrovescio, coperto del guanto ferrato; Yoru sentì distintamente l'impatto del guanto ferrato sullo zigomo, un dolore lancinante gli attraversò il collo e la schiena, fino a rimbombargli nella testa.
    "Ne abbiamo uno resistente." Commentò l'Ombra. "Bene, Lucetta. Pare che avrai compagnia."
    "No... lui... lasciatelo stare...!" Pigolò Gariad, inascoltato.

    Furono portati in un cortile, sotto gli occhi degli altri minatori. Erano tanti, incatenati e denutriti, e c'erano anche molti soldati con le armi sguainate. Gariad e Yoru furono legati ad un palo, le schiene rivolte ai loro aguzzini, senza potersi muovere. Entrambe le guardie tirarono fuori le fruste: Ged fu lasciato apparentemente da solo, ma vicino a lui c'era un'altra guardia. Non era una situazione a cui potessero ribellarsi.
    "CHE VI SIA DI MONITO!" Ruggì la guardia con le corna, godendosi gli sguardi spauriti dei prigionieri.

    Le fruste schioccarono sulle loro carni. Gariad, forse nel tentativo di far forza a Yoru, resse fino a che resse pure lui; tredici frustate si abbatterono sulle loro schiene. Quando Yoru perse infine i sensi per il dolore, Gariad lo seguì poco dopo.

    Si risvegliarono quella notte. Tutti e tre erano stati rinchiusi in una celletta; erano ancora incatenati e un misero pasto avrebbe a malapena saziato la loro fame. Ged era l'unico ad essere rimasto sveglio. Lo avevano rimesso a lavorare, per poi gettarlo nella celletta dove i due giacevano ancora addormentati e feriti.
    Quando Yoru riaprì gli occhi, si trovò davanti Gariad, con gli occhi infossati che luccicavano per le lacrime. "Perché l'hai fatto...?" Domandò, tirando su col naso.

    Erano entrambi pallidi, lividi per il sangue perso e le ferite. Era passata un'intera giornata, nulla sembrava cambiato. Gariad singhiozzava in silenzio, troppo spaventato persino per farsi sentire. "Mi dispiace." Biascicò, asciugandosi le lacrime. "Se non mi intromettevo ora... voi..."
    Di più non riuscirono a capire, solo balbettii fra i singhiozzi.
    Che cos'avrebbero dovuto fare?


    La Quest verrà aggiornata il 16 Aprile.
     
    Top
    .
73 replies since 12/2/2024, 22:14   1148 views
  Share  
.